Jude si svegliò quando smise di sentire il corpo di Caleb aderire al suo. Si mise a sedere, guardandosi intorno. Il castano non era in camera. Controllò l'orologio, e notò che erano le dieci del mattino. Non dormiva mai così tanto. Di solito non era mai così a suo agio da dormire così. Che sia stato a causa di Caleb...? Beh, il castano gli piace e tanto. Quindi era plausibile. Si alzò e si vestì, per poi raggiungere gli altri nell'altra stanzetta. C'era un silenzio tombale. Martina e Caleb si davano le spalle, segno che avessero litigato. E se non si parlavano per un litigio, doveva essere grave. Guardò David, che in risposta alzò le spalle.
-Ci dite per cosa avete litigato?- chiese Gazelle.
-No!- dissero in coro, fulminandosi con lo sguardo.
-Invece si. Che è successo?- intervenne Celia, guardando i due.
-Hai presente che stamattina ti dissi che avevo visto una certa cosa? Ecco. Lui non mi spiega un cazzo- sbuffò la ragazza, che fece sospirare la migliore amica.
-Caleb cattivo- borbottò infatti la giovane Hills.
-Quindi Marty fa come al solito la ficcanaso?- riassunse Torch.
-Si- dissero in coro i due Stonewall.
Tutti sospirarono sconsolati. Quei due erano impossibili.
-Qualcuno dovrebbe andare in superficie a vedere se trova qualcosa di utile- cambiò discorso Xavier.
-Di certo non da solo- aggiunse subito Jordan.
-Due al giorno... - commentò Martina pensierosa.
-Torch e Gazelle oggi, poi Xavier e Jordan, Mark e Nathan, Axel e Shawn, Byron e Hera, io e te, Caleb e Jude- continuò il suo discorso mentale Celia.
-Esattamente- confermò la minore.
Nessuno ebbe nulla in contrario.Era il settimo giorno, e toccava a Jude e Caleb andare a cercare risorse. Dalla prima notte in poi, avevano iniziato a dormire sempre abbracciati. Era il loro piccolo segreto. Jude con la schiena che aderiva al petto di Caleb. Il castano che restava sveglio e controllava se aveva un incubo o meno. Non lo prendeva mai in giro e, quelle rare volte in cui il rasta si svegliava spaventato, lo aiutava anche se a modo suo. Non ne avevano ancora parlato, nemmeno una volta. Semplicemente, lo facevano e fine. Ma Jude voleva capire perché il maggiore lo aiutasse così. E avrebbe iniziato il discorso proprio in quel momento, mentre giravano per una città devastata, da soli.
-Perché la notte mi aiuti?- chiese a bruciapelo. Caleb non sapeva dargli risposta. Perché, semplicemente, non riusciva a restar fermo senza far nulla. Si sentiva in dovere di aiutarlo. Voleva davvero aiutarlo.
-Se ti dicessi la verità, non ci crederesti-
-Mettimi alla prova-
-La verità è che non so neanche io perché ti aiuto. Semplicemente voglio aiutarti e mi sento in dovere di farlo-
Non disse completamente tutto. Non gli avrebbe rivelato che era innamorato di lui. Non ora, almeno. Jude non disse niente. Non aveva compreso appieno la risposta. O almeno, non l'ultima parte. Non capiva come potesse sentirsi in dovere di aiutarlo. Perché provava quel senso di protezione nei suoi confronti? Proprio non capiva. E il rasta odiava non capire.
-Ma guarda guarda chi altro è sopravvissuto- disse qualcuno, interrompendo il suo fiume di pensieri. Quella voce... Non poteva essere davvero lui... E invece...
Jude cercò in tutti modi di restare impassibile, e all'inizio ci riuscì anche.
-Lasciami stare, Dark- disse, mentre anche Caleb si accorgeva della presenza dell'uomo. Il castano era dall'altra parte, e Ray non si era minimamente accorto di lui.
-Altrimenti che mi fai?- chiese divertito, avvicinandosi al rasta che, di conseguenza, indietreggiò fino a sbattere contro un cumulo di macerie. Dark gli levò gli occhialini e li lanciò via, rompendoli, e con essi se ne andarono anche la sicurezza e l'impassibilità di Jude che iniziò a tremare. Le mani dell'uomo andarono sotto la sua maglietta e gli graffiarono il corpo, facendo gemere il minore di dolore. Con lo sguardo cercò gli occhi di Caleb, che però non era più lì. Se n'era andato. L'aveva lasciato con Dark, pur sapendo cosa sarebbe successo. Lacrime calde bagnarono il volto del rasta, che aveva subito pensato all'abbandono del compagno e a ciò che gli avrebbe fatto Dark. Ma si sbagliava. Infatti Ray si bloccò di colpo, svenendo. Dietro di lui c'era Caleb con un martello preso chissà dove. Lo lasciò cadere e si avvicinò subito a Jude.
-Andiamo via, subito- disse prendendolo distrattamente per mano e trascinandolo via. Non tornarono al bunker. Troppo distante. Si allontanarono semplicemente dall'uomo. Quando Caleb fu certo di essersi allontanato abbastanza, si bloccò e guardò Jude che per tutto il tragitto aveva guardato in basso, tremante, e con le lacrime agli occhi.
-Jude...- sussurrò il castano, non sapendo che dire. Vederlo così lo uccideva. Avrebbe tanto voluto far qualcosa, ma il suo buon senso era in conflitto con l'orgoglio. Ma, alla fine, il suo buon senso fu sostenuto dal suo cuore, così lo abbracciò teneramente. Il rasta rimase sorpreso, ma ricambiò subito. Nascose il volto contro il suo petto, senza smettere di piangere e tremare. Però pian piano si rilassò, sia grazie alle carezze che il castano gli stava facendo sui capelli sia perché, anche se non ne capiva il motivo, tra le sue braccia si sentiva al sicuro, si sentiva protetto.
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Survived~FudouKidou
FanficSopravvivere. Ecco ciò che dovranno fare. Tre universi paralleli, tre differenti sventure. Riusciranno i nostri amici a sopravvivere a tutte e tre? O qualcuno ci abbandonerà?