-Siamo tutti troppo legati a qualcuno- disse freddamente.
-Ognuno di voi rischia di morire per salvare un altro e, se muore, quell'altro starà male e rallenterà tutto il gruppo-
Nessuno osò fiatare. Da un lato aveva ragione. Ma cos'avrebbero potuto fare?
-Se volete sopravvivere, ognuno deve andarsene per conto proprio, come farò io. Che seguiate il mio consiglio o meno, mi importa poco- continuò la giovane donna e, senza dir niente, si alzò e se ne andò.
-Che pensi quel cazzo che le pare. Insieme copriamo più terreno ed è più facile sopravvivere. Non ci capisce nulla- sbottò Caleb rifiutandosi di ammettere che sarebbe morto per salvare Jude.
-Dici?- chiese Nathan.
-Fin'ora chi cazzo vi ha salvato il culo?-
-Touchè-
-Restare tutti però è effettivamente svantaggioso. Quindi ci dividiamo in gruppi più piccoli- intervenne Jude e Caleb, poggiando la testa sulla sua spalla, lo scrutò come a capire se fosse una cosa giusta o meno.
-Si. Esatto- mormorò piano, riflettendo attentamente.
-Siamo un numero pari, e possiamo benissimo dividerci in quattro gruppi da quattro- disse Martina scrutando i presenti.
-Caleb, Jude, David e Joe. Axel, Shawn, Mark e Nathan. Gazelle, Torch, Byron e Hera. Xavier, Jordan, Marty e io- aggiunse Celia.
-Dividerci, si. Ma per far cosa esattamente?- chiese Axel.
-Esatto. Non abbiam...- continuò Mark ma venne interrotto dalla radio.
-Ogni programma è stato interrotto per trasmettere in diretta lo scienziato Greensleeves, unico sopravvissuto tra i suoi colleghi dopo la creazione di un virus-
-Grazie. Salve ai pochi non infetti, se ce ne sono. Gli ''zombie'' che si aggirano per tutto il Giappone altro non sono che persone infette. Il virus creato da me e i miei colleghi è causa di un esperimento fallito. Ma fortunatamente ho già un antidoto che va solo finito. In breve tutti torneranno normali. Ci vorrà non più di una settimana-
-È consapevole di aver messo a rischio la popolazione mondiale?-
-Come ho già detto, è tutto causa di un esperimento fallito. Sono consapevole dei danni e posso assicurare che io e i miei colleghi, non appena torneranno normali, ripagheremo tutti-
Tutti smisero di dar retta alla radio e si guardarono.
-E chi è morto per mano nostra o altrui? Come pensano di ripagar loro?- chiese Hera freddamente.
-Non possono. Sono morti per colpa loro- disse Byron spostandosi i capelli dal volto.
-Colpa loro? Non mi risulta che siano stati gli scienziati a sparare e uccidere- commentò Gazelle.
-Noi non sapevamo nè che fossero vivi nè che potessero guarire- obbiettò Jordan come a giustificarsi.
-Ma li abbiamo comunque uccisi...- mormorò Shawn.
-Tu non dovresti fare i salti di gioia? Aiden è vivo, no?- chiese Joe.
-Se non è stato ucciso da qualcun altro non infetto...-
-Non essere pessimista. Sono certo che sta bene a parte l'infezione- disse Mark.
-Una settimana...- mormorò Martina lasciandosi cadere all'indietro.
-Dobbiamo aspettare un'altra fottuta settimana prima che tutto torni alla normalità-
-Sempre se quello scienziato da strapazzo riesca a far funzionare l'antidoto- fece notare Hera, ottenendo uno scappellotto da Byron.
-Non portare spurchia- disse solo il biondo.
-Quindi... Tornando al discorso di prima... Per cosa dovremmo dividerci?- cambiò argomento Nathan.
-Non credo che qui ci sia cibo e acqua a sufficienza- disse Jude.
-Infatti non c'è un cazzo qui- disse Torch.
-Quindi da domani un gruppo resta qui, uno cerca cibo, uno acqua e l'altro va a in ricognizione casomai troviamo qualcun altro vivo. Ora ho sonno quindi notte- finì Martina stendendosi sul letto di Gazelle che prontamente la spinse giù.
-Ma uffa-
-Il letto è mio-
-Dormi col tulipano-
La ragazza si beccò uno scappellotto sulla nuca e ridacchiò.
-Dormiamo tutti, ma uno deve fare da guardia. Ci diamo il cambio ogni ora- disse Caleb e tutti acconsentirono.David stava andando nell'altra stanza per chiedere a Jude di dargli il cambio ma non appena superò leggermente la porta si bloccò. Il rasta era steso sul divano, i capelli sciolti, la schiena leggermente incurvata verso l'alto. Caleb era a cavalcioni su di lui, il volto del più piccolo tra le mani mentre si baciavano dolcemente. Il punk scostò con la mano un dread dal volto di Jude, approfittandone anche per accarezzargli teneramente la guancia. Quando si staccarono il castano poggiò la fronte su quella del minore mentre sorrideva di cuore. David era certo di non averlo mai visto sorridere così, né tantomeno sorridere in nessun altro modo che non sia un ghigno.
-Sei preoccupato?- chiese Caleb.
-No, e tu?-
-Con te? Per niente-
-Da quando sei dolce?-
-Chiudi quella boccaccia-
-Fammela chiudere tu-
-Con piacere piccolo-
I due tornarono a baciarsi e David dovette ammettere che fossero davvero carini insieme. Tornò nell'altra stanza, decidendo che un'oretta in più di guardia non l'avrebbe ucciso.
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Survived~FudouKidou
FanfictionSopravvivere. Ecco ciò che dovranno fare. Tre universi paralleli, tre differenti sventure. Riusciranno i nostri amici a sopravvivere a tutte e tre? O qualcuno ci abbandonerà?