Capitolo tredici:"Sei fantastico, okay?"

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Ragazzuole, sto scrivendo una nuova ereri, per saperne di più leggete le note a fine capitolo.

Entrai in classe tutto sudato e con il fiato corto, per l'ultimo tratto di strada avevo dovuto correre dato che, come sempre, ero in ritardo.
<Jaeger, per questa volta sarò buona, ma la prossima volta che arrivi in ritardo non ti faccio entrare. Jean Kristen?> stavano facendo l'appello.
Sgattaiolai al mio posto vicino a Levi, <È assente> sentii dire a Marco, strano, faccia da cavallo si assentava raramente.
<Buongiorno, Eren> mi salutò il corvino, non lo sentivo dal giorno prima, senza farsi vedere dalla professoressa, poggiò per qualche secondo la sua mano sulla mia, sorrisi a quel gesto, <Ciao, Levi> allargai ulteriormente il mio sorriso.
<Ti va di uscire oggi?> sapevo già la risposta alla sua domanda, ma volevo farlo stare un po' sulle spine, <Forse si, forse no> risposi vago, per poi girarmi verso la professoressa.
<Che vuol dire?> era davvero divertente questo giochetto, mi passai un dito sul mento fintamente pensieroso, girai la testa verso di lui, <Tu fatti trovare al parco vicino casa mia alle 16:30, e io deciderò se venire o no> conclusi soddisfatto.
Il corvino roteò gli occhi, <Se non vieni ti vengo a prendere a casa.>

<Mikasa perché non è venuto Armin?> chiesi alla ragazza, dopo aver sostenuto un lungo interrogatorio riguardante la mia lunga assenza.
<Non lo so, credo non stia bene, ieri era strano, con la testa da un'altra parte> sospirai, sarei dovuto essere più presente.
<Credi che potremmo fare qualcosa per lui?> chiesi io, <Non credo, sai che Armin ci dirà tutto solo e soltanto quando non riuscirà più a tenere insieme tutti i pezzi> fu lei a sospirare questa volta.
<Oi moccioso> che voce soave...
<E tu che ci fai qui nano?> chiese irritata la corvina, <E a te che importa? Vado dove voglio> loro si che erano maestri di gentilezza.
<Andate sempre molto d'accordo a quanto vedo...> nessuno dei due mi ascoltò davvero, erano troppo presi dal guardarsi in cagnesco.
<Mi chiedo con che coraggio tu ti faccia ancora vedere da Eren, nano traditore> sbraitò furiosa Mikasa, avevo dimenticato di raccontarle che io e Levi ci eravamo riappacificati, o meglio, non avevo avuto il tempo di dirglielo.
<Ma che cazzo vuoi? Stupida spia> rispose abbastanza adirato il corvino, <Pensavi che non gli avrei detto nulla mentre tu ti scopavi un'altra? Qui l'unico stupido sei tu> sbottò la mia migliore amica, le cose si mettevano male, da che parte dovevo stare?
<Glielo avrei detto io, stupida bambina impicciona> Mikasa sgranò gli occhi dalla rabbia, <Bugiardo! Non lo avresti mai fatto!> Levi strinse i pugni, <Che ne sai tu di me?!> nel frattempo una folla di persone si era riunita intorno a noi tre, maledizione.
<Ne so abbastanza da dire che tu lo stai facendo soffrire con i tuoi stupidi giochetti! Lo hai visto? È magrissimo, ed è colpa tua!> la corvina continuava ad urlare, dov'era Armin quando serviva?
<Colpa mia? Ma cosa cazzo dici?> anche il corvino aveva iniziato ad alzare di parecchio la voce, le cose sicuramente non si mettevano bene, dovevo intervenire, ma cosa potevo fare? Mettermi da quei due sarebbe stato come mettersi tra due lupi in procinto di sbranarsi.
Intanto la lite tra i due non voleva saperne di cessare, <Tu sei completamente pazza! Non ti sopporto più! Sei una mocciosa senza un briciolo di cervello. Ti devi staccare da lui, adesso sta con me, e tu non sei né la sua fidanzata né sua madre, non sei nessuno e allora non mi rompere le palle> la corvina aprì la bocca indignata, poi assottigliò lo sguardo, <Io sono la sua migliore amica! Sto con lui da sempre, sei tu il nuovo arrivato, sei tu a farlo soffrire!> il corvino avrebbe sicuramente voluto ribattere ma non glielo permisi, <Ragazzi smettetela!> allontanai i due che erano pericolosamente vicini, <Sono stanco di vedervi litigare ogni cazzo di volta che vi parlate, trovate una soluzione e se non riuscite proprio a comportarvi civilmente ignoratevi.>
Detto questo me ne andai a casa mentre i due Ackerman mi guardavano dispiaciuti.

I want himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora