Capitolo dieci: Circo.

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<Due biglietti per lo spettacolo delle 21:30> disse Levi tenendo la testa bassa e prendendo i soldi, <Sono 34€ per i posti normali e 44€ per i posti davanti, quale preferite?> Levi non ci pensò più di tanto, <I posti in prima fila> allungò il denaro alla ragazza e con i biglietti in mano ci avviammo verso il tendone principale.
<Potevo pagare io, dopo ti restituisco i soldi> prendemmo posto in prima fila, i posti erano numerati, ma fortunatamente ci erano capitati i posti migliori.
<Non ci pensare neanche, è un appuntamento questo e visto che ti ho invitato io, pago io> il corvino dovette alzare un po' la voce per farsi sentire, il circo si stava riempendo velocemente.
Sbuffai, ma non risposi piuttosto presi la sua mano e aspettammo insieme l'inizio delle spettacolo.
La maggior parte delle luci si spensero, e la voce di un uomo si diffuse nell'intero tendone, <Benvenuti signori e signore nel nostro magico circo, il Titan!> l'uomo fece una pausa veloce, <Ma cos'è questo rumore che si sente? Ovviamente è l'unica ed inimitabile, Hanji Zoe!!!> urlò il clown per poi sparire in uno sbuffo di fumo. Quel circo era favoloso.

<Lo spettacolo è stato fantastico!> urlai io in preda all'euforia, Levi invece continuava a camminare con le mani in tasca, per niente contento.
<Levi, che hai fatto?> chiesi piano, non volevo scatenare l'ira del corvino, che in tutta risposta girò la testa da un'altra parte.
<Dai, non fare così! Sarei io a dover essere geloso, hai fatto colpo su quella ragazza del circo, quella bionda un po' bassa, quando ti ha visto la devi averla colpita talmente tanto con la tua bellezza che ha strabuzzato gli occhi e per poco non sbagliava il numero!> sorrisi tentando di far fare lo stesso al corvino, non ero affatto arrabbiato, sapevo che Levi era bello e che quindi attirava su di se l'attenzione degli altri, e poi, quella era una ragazza e Levi non ne era attratto, almeno credo...
<Figurati, ti starai sbagliando...> mormorò il corvino, avrei volto rispondere, ma venni interrotto da una voce squillante, assottigliai lo sguardo e tesi le orecchie, non avevo mai sentito quella voce, ma avevo visto quella donna, quella era Hanji Zoe!
<Levi! Fermati ti prego! Fatti salutare!> il corvino si tese come una corda di violino e spostando velocemente lo sguardo da me alla donna, chiuse il mio braccio in una morsa e tentò di spronarmi nel camminare.
Avanzammo verso l'uscita della recinzione a grandi falcate, ma nonostante tutto, fummo raggiunti da quella furia con gli occhiali e una coda sfatta, si parò davanti a noi e iniziò ad ansimare per lo sforzo, poggiando una mano sul suo fianco e una sulla spalla del corvino, tentando di trattenerlo.
<Finalmente ti ho trovato! È da molto che non ti fai sentire! Eravamo tutti molto preoccupati, ci hai fatto prendere un bello spavento, comunque il passato è passato, lasciati abbracciare!> senza dare tempo al corvino di rispondere, e neanche di respirare, si fiondò su di lui stringendolo in un abbraccio incredibilmente stretto.
<Quattrocchi, mollami subito!> tuonò il corvino, dopo qualche secondo la sua richiesta fu accolta.
<Vedo che non sei cambiato di una virgola, meglio così, Levi senza ciclo non è Levi> disse la donna con l'aria di chi la sa lunga, io scoppiai a ridere beccandomi un'occhiataccia da parte del corvino.
<E questo bel giovanotto chi è?> la voce delle donna ora era abbastanza maliziosa, ancora una volta non riuscii a rispondere, <Lui? Nessuno di importante, si chiama Eren Jaeger> lo guardai con un misto di delusione e tristezza, cosa potevo aspettarmi da lui? Proprio nulla.
<Sei sempre troppo cattivo! Lo vedi che faccia ha fatto?> lo sguardo del corvino si posò per qualche secondo su di me, ma nelle sue iridi non lessi nulla che potesse anche solo sembrare tristezza, rimpianto o anche solo scuse.
<Comunque, come facevi a sapere della mia presenza qui?> acido come sempre, <Beh, me lo ha detto Petra, ora è andata ad avvisare tutti gli altri, saranno molto felici di vederti!> concluse la donna con un sorriso.
<Eccoli stanno arrivando, e tu non tentare di scappare!> l'occhialuta riacciuffò Levi per la maglietta, per poi mettergli un braccio sulle spalle per evitare ulteriori fughe, io nel frattempo mi sentivo sempre più di troppo.
Arrivarono anche tutti gli altri e iniziarono ad abbracciare Levi, festeggiando il suo "ritorno".
Sarei voluto sprofondare.
Tentai più volte di attirare su di me l'attenzione del corvino, ma oramai, era stato totalmente assorbito da quell'orda di persone dai vestiti buffi e trucchi stravaganti.
A dirla tutta mi facevano male i piedi, ed ero abbastanza stanco, però avrei aspettato Levi, casa mia era molto distante da dove mi trovavo.
Intanto la folla era sparita, in effetti era passata più o meno un'ora dalla fine dello spettacolo, decisi che mi sarei seduto su una panchina non molto distante da dove mi trovavo, mi buttai a peso morto e osservai Levi stranamente felice (il che vuol dire che non era apatico come sempre) circondato da quelli che avevo capito essere suoi amici.
Quella ragazza di prima, quella bionda e bassa, però non ne voleva sapere di lasciarlo, e lui non faceva nulla per allontanarla. Che rabbia.
Mi avvicinai al gruppetto e poggiai una mano sulla spalla del corvino per attirare la sua attenzione.
<Levi, non vorrei metterti fretta, ma io dovrei tornare a casa> tutti si zittirono, non mi sembra di aver detto qualcosa di strano, o sbaglio?
<Vai allora> disse con fare ovvio, <Ma casa mia è molto distante...> mi morsi l'interno guancia imbarazzato, <Allora? Camminare non ti farà male, mangi molto e finirai con l'ingrassare se non fai attività fisica, moccioso lo sai che non voglio avere una palla di lardo al mio fianco> alcuni risero sotto i baffi, io mi limitai allo sbattere le palpebre più volte, mentre Hanji guardava torva Levi, io lo salutai mestamente e me ne andai, non valeva la pena litigare con lui, lo avevo capito anche io, un moccioso con la testa calda.

Arrivai a casa quasi due ore dopo, bagnato e triste, mio padre era in casa ma data l'ora era sicuramente a dormire.
Il freddo di dicembre mi era entrato fin dentro le ossa, e sicuramente mi sarei preso un bel raffreddore, come se non bastasse il freddo avevo beccato anche la pioggia, fortunatamente ero riuscito a ripararmi sotto un balcone.
Misi i vestiti bagnati a lavare e infilai i pantaloni del pigiama, mi guardai allo specchio, ero davvero ingrassato? Beh, mangiavo molto, ma non credevo troppo, evidentemente mi sbagliavo, ultimamente avevo mangiato molte schifezze, prima mia madre faceva di tutto per farmi mangiare cose salutari, adesso non ci pensava più nessuno alla mia alimentazione.
Decisi che mi sarei messo a dieta e che avrei tentato di mangiare in modo più salutare, Levi mi aveva detto chiaro e tondo che non voleva avere a che fare con me nel caso fossi ingrassato.
Misi anche la maglia del pigiama e mi infilai nel letto, sperai di trovare un messaggio da parte di Levi ma non fu così, un po' deluso spensi il telefono e la luce e tentai di addormentarmi.
Perché ero così triste e deluso?

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