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Attraverso la casa per cercare Jamie. Ho bisogno di un passaggio a casa, subito.
La gente mi fissa con pietà e si scansa per evitare di essere bagnata.
Sono diventata lo zimbello della festa.
Gurado nella sala con le luci strobo, l'ultimo punto in cui io ed il mio amico ci siamo visti ma ovviamente non lo trovo così salgo su per le scale e mi infilo nel primo bagno libero.

"Le feste sono uno schifo, l'adolescenza è uno schifo, io sono uno schifo" penso guardando allo specchio i capelli bagnati ed impiastricciati per la lacca ed il trucco sbavato.
Le lacrime continuano a scendere e mi accascio a terra scossa dai singhiozzi.
Sento il frastuono fuori dalla porta e lì, chiusa in bagno, mi sento come isolata in una bolla solo mia, dalla quale nessuno può percepire il mio dolore.

La sofferenza non è tanto per il fatto di essere stata umiliata davanti a tutti ma per lo sguardo di Liam.
Lui era a mezzo metro da me eppure non aveva mosso un dito per aiutarmi.
Probabilmente Sarah è la sua nuova conquista e magari sono venuti alla festa assieme.
Bhe con lei non si vergogna a farsi vedere di sicuro, non come con me, che sono il suo piccolo segreto.

Mi sento così stupida nel continuare a provare sentimenti per lui nonostante tutto quello che è successo.
Eppure non riesco proprio a far tacere il mio cuore che ogni volta che lo vede iniziava a battere sempre più forte.

Levo le scarpe ed alzandomi a fatica vado a svuotare l'acqua nel lavandino.

Fortunatamente io e Misty avevamo deciso di prendere un unica borsa in cui avevamo messo tutti i portafogli e cellulari, almeno così il mio telefono era stato risparmiato da una morte certa.
D'altro canto però in quel momento un telefono sarebbe stato davvero utile per chiamare Jamie e chiedere di accompagnarmi via da lì.

Mi sento vuota, infreddolita e abbandonata.
Chissà cosa stanno facendo i miei amici in questo momento e chissà cosa sta facendo Liam...
Le lacrime riprendono a scorrere pensando a lui e a Sarah assieme, a quello che probabilmente avevano già fatto e a quello che sicuramente stavano facendo in quel momento.
L'idea delle labbra di lei sulla sua bocca si fa strada come un incubo nella mia mente minacciando di lasciare un immagine indelebile.
Sono perfetti l'uno per l'altra: bellissimi, stronzi, spietati.

Il rumore della maniglia che si abbassa mi risveglia dal mio incubo e mi volto di scatto trattenendo il respiro.

-Buon Dio Jess. Stai bene?
Liam irrompe nella stanza e mi abbraccia prima che possa oppormi, penetrandomi le narici con un forte odore di fumo.

Le sue braccia sono così calde e mi fanno sentire al sicuro.
-No, non sto bene Liam.
Urlo soffocando le lacrime che minacciano di ricominciare a scendere.
Tento di allontanarlo per cercare di non infradiciargli la felpa e i jeans ma la sua stretta si fa ancora più forte e protettiva.
-Non mi allontanare, ti prego. Lasciami qui ad abbracciarti.
Mi sussurra con tono supplichevole.

Inizio a provare una sensazione di torpore.
Le sue braccia sembrano fatte apposta per stringermi e proteggermi e mi fanno dimenticare tutto il resto.
-Mi dispiace un sacco per prima. Avrei voluto fare qualcosa, anzi avrei potuto fare qualcosa, ma ero sconvolto. Non sapevo cosa fare o dire.
Le parole gli escono strascicate, non so se per l'alcool che gli scorre in corpo o per la vergogna del suo gesto.

Si stacca leggermente da me per osservare la mia reazione poi continua:
-Non me lo sarei mai aspettato da Sarah, di solito è una ragazza davvero gentile. Se non le avessi sentire con le mie orecchie non avrei mai creduto che quelle parole fossero pronunciate da lei.

Ed ecco che il mio mondo mi sta crollando nuovamente addosso.
Il ragazzo che mi fa battere il cuore e la mia bulla personale sono amici, anzi probabilmente qualcosa di più.
Che ironia la sorte.
-Bhe, non so da quanto vi conosciate voi ma quelle parole io me le sarei aspettate da una come lei.
Rispondo piccata.
-In che senso da una come lei?
Chiede avvicinando la faccia alla mia, facendo arrivare assieme alle parole un forte odore di birra.
Che sia davvero ubriaco?
-Nel senso, dalla tipica bella ragazza che si diverte nel tormentare quelli più brutti o impopolari di lei.

Mi stringe i polsi e mi fissa dritto negli occhi cercando di leggermi dentro.
-È questo che pensi?
Le sue iridi verdi mi mandano in confusione.
-S-sì...
Balbetto.
-Jessica Ghibli sei la ragazza più bella ed interessante che io abbia avuto il piacere di conoscere. Non pensare minimamente di essere brutta perché non lo sei affatto.

Sì, è decisamente ubriaco.
La mia faccia deve essere una maschera di stupore per cui continua, cercando di convincermi.
-Pensi che io ti avrei baciata al campo estivo se tu fossi brutta? No Jess, non lo avei fatto. Pensaci bene, io e te non ci conoscevano e perciò non potevo essere attratto da te come persona a quel tempo.
Il cuore inizia a battere all'impazzata minacciando di sfondare il petto.
-E adesso lo sei?

Non risponde, lascia che sia un bacio a parlare.
Perme le sue labbra contro le mie con forza e disperazione, senza infilare la lingua dentro la mia bocca,
mantenendo le labbra sigillate in modo che da farmi sentire tutto il sentimento che ha detto di provare.
Sa di fumo e la birra ha lasciato una scia dolciastra sulle sue labbra.
Le farfalle nell stomaco iniziano a volteggiare e metto le mani dietro al suo collo per non farlo allontanare.
So che non era giusto, che Misty si fida di me e che mi sto comportando da pessima amica con la prima persona che si sia aperta completamente a me ma non riesco a fermarmi.
Ci siamo solo io e Liam e sembrava che nulla di tutto il resto importi.

-Da quanto tempo le cose vanno così fra te e Sarah?
Chiede staccandosi da me, lasciando sulle mie labbra il ricordo della morbidezza delle sue.
-Non saprei, non l'avevo mai vista prima dell'inizio della scuola ma non è la prima volta che la sento dire cattiverie gratuite su di me.
Il suo sguardo si fa triste.
-Mi dispiace davvero. Proverò a parlarle per capire cosa le passi per la testa.
-Da quanto tempo uscite?
Mi esce dalla bocca prima che possa fermarmi.
Mannaggia la mia lingua lunga.
D'altronde però, se voglio sapere la verità, il momento giusto per chiederglielo è sicuramente mentre è ubriaco.
Si sa, "vino veritas" o in questo caso "vodka e birra veritas".

La sua faccia si fa scioccata e corruga la fronte con fare perplesso?
-In che senso scusa?
Mi scappa una risata.
-Dai Liam, non sono mica scema. Siete palesemente venuti alla festa assieme e tenevi in mano il suo drink. Ci arrivo anch'io a capire l'ovvietà dei fatti. Inoltre dici di conoscerla così bene...
-Ferma un attimo.- Mi zittisce allontanandosi di un passo- Tu pensi davvero che ti avrei baciata se tra me e lei ci fosse qualcosa?

Non rispondo.
So dei suoi precedenti con Misty ed Helenia ma decido di fare finta di niente.
-No Jess!- Risponde scioccato con gli occhi lucidi vedendo che rimango muta- Non c'è niente fra me e lei e non ci sarà mai niente!
-Ah sì?
-Sì, è mia sorella cazzo.
Risponde ridendo infilandosi la mani nei capelli.

Hey! Io ci metterei un bell' #figuradimerda ahah.❤❤❤

Domani esce la nuova puntata di Riverdale col nostro Cole, emozionati? Io sì ahah😍😍😍

IT'S ME (storia di una folle scalata verso la popolarità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora