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È sera ormai e la situazione a casa si sta facendo sempre più tesa.

-Perché non posso andarci scusa?!
-Non usare quel tono con me! Sei ancora troppo piccola per delle feste!
-Ma non è una festa! Te l'ho già spiegato! È una serata fra pochi amici. Saremo massimo una decina!
Provo a mentire spudoratamente.
-No, no e ancora no. Non chiedermelo più. E prova ad alzare ancora la voce con me e ti ritroverai in punizione senza cellulare.
Questa situazione non va affatto bene.
Scaravento il piatto vuoto dentro al lavello rischiando di romperlo e corro su per le scale, sbattendomi ogni porta alle spalle.

Perché tutti gli altri possono andare ed io no?
Devo sempre fare la figura della sfigata di turno, quella che non può mai andare alle feste perché la mammina non vuole.
-Perché, perché, perché!
Grido per l'esasperazione con la faccia premuta contro il cuscino.
Non solo farò la figura della bambina ma anche a Dylan, Bonny ed April tocchera saltare la festa visto che quella inviata sono io.
Come farò a dirglielo?
Sono tutti così felici.
"JessicaLaGuastafeste" questo sarà il mio nuovo soprannome.

~~~

-Allora? Parla.
Mi incita Dylan durante il pranzo.
Tre paia di occhi mi fissano in trepida attesa incupiti da un velo di preoccupazione.
Cerco un modo carino per addolcire la pillola ma non mi vienein mente niente.
-Non so come dirvelo ragazzi... Il fatto è che mia madre mi ha proibito di andare alla festa sabato e quindi mi toccherà saltare.
-Nooo Jess! Ma senza di te sarà una noia assurda!
-Sveglia April,- le rispose Bonny alzando gli occhi al cielo- senza di lei non si va a nessuna festa. Noi non siamo invitate.
-Cazzo è vero.
Sputa April rendendosi conto che la nostra serata perfetta è completamente andata in fumo.
-Mi dispiace ma non posso farci niente.- Rispondo con faccia triste.- Ho provato in tutti i modi a convincere mia madre ma non c'è stato verso.

Dylan è il più calmo.
-Dai non fa niente. Ci guarderemo un film tutti assieme, almeno non staremo da soli.
Lo ringrazio mentalmente per aver risollevato la situazione e la nostra serata.
-Grande idea Didino.
Dice Bonny dandogli una pacca sulla spalla.
-Didino?
La guardiamo tutti ad occhi sgranati.
Il primo a scoppiare a ridere è lo stesso Dylan, seguito a ruota da tutte noi.
-Didino! Ahahah! Sarà il tuo nuovo soprannome.
Strilla April praticamente soffocando.
-Oh sento cielo... Non ci pensate neanche. Vi prego non chiamatemi così. Ahah!
-Troppo tardi Didi.
Rispondo io.

Stiamo ridendo come dei pazzi, non riesco neanche più a respirare, sono tutta rossa e con gli occhi che mi piangono .
Spostao lo sguardo sul prato e vedo una figura sinuosa che si muoveva sorridendo verso di noi.
-Ehi Misty!
-Ciao straniera. A che ora devo passare da te oggi.
-Facciamo 4.30?
-Perfetto, a dopo. Ciao ragazzi!
Dice allontanandosi.

Sul nostro tavolo cala un silenzio imbarazzante.
-Misty ci ha appena salutate!- Dice April esaltata interrompendo il silenzio- E si vedrà con Jess questo pomeriggio!
-Non è che posso aggiungermi?
Interviene Dylan con sguardo malizioso.
-Che schifoso pervertito!
Rido dandogli un pugno sulla spalla.

-Ma lo capisci che è più di una semplice uscita fra amiche?
Guardo April scioccata non capendo il senso di quella frase.
-È la tua opportunità di entrare nell'elitè! E quindi anche la nostra...
Roteo gli occhi e rido di quella sciocca idea ma ormai la tensione di sta facendo strada dentro di me.
Che sia davvero la mia occasione?

Sì lo è. E non posso permettermi errori.

IT'S ME (storia di una folle scalata verso la popolarità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora