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Misty prende fiato e continua il suo racconto.
-Bhe, io e Liam abbiamo iniziato ad uscire e a fare... cose. Lui mi faceva sentire bella e speciale e non riuscivo a dirgli di no.- La capivo in pieno- Poi un giorno ho visto Helenia e Liam baciarsi davanti all'ingresso di scuola. "Ci siamo messi assieme" mi ha confessato lei quando le ho chiesto spiegazioni, "È da un po che usciamo e ha detto che per me prova qualcosa di vero e che vuole stare assieme ufficialmente". Questo è tutto ciò che ha detto la mia ex migliore amica per scusarsi di essere andata, anzi, di essersi fidanzata col ragazzo che mi piaceva, con il quale sapeva che avevo un rapporto non solo platonico.

Una lacrima le scende sulla guancia e le passo un fazzoletto per soffiare il naso.

Sono allibita.
Sto a bocca aperta senza riuscire ad emettere un fiato.
-Che gran put***a! Mi dispiace davvero.
È l'unica cosa che riesco a dire una volta riconquistato l'uso della parola.
-Non preoccuparti.
Dice lei, sforzandosi miseramente di fare un piccolo sorriso.
-L'ha pagata con gli interessi.
-Cosa vuoi dire?
-Quando si sono lasciati lei è rimasta sola, senza ragazzo e senza amiche. Sta col nostro gruppo solo per abitudine e nessuno la sopporta. La sua unica consolazione è stare avvinghiata a Liam e farsi usare da lui quando gli fa comodo. Anche se tutti sanno che lui va con mille tipe e che ormai lei non gli interessa per nulla.
La sua affermazione mi ferisce ma non posso darlo a vedere.
-Non so che dire. Non pensavo che una persona potesse essere capace di tanto.
-Già neanche io... Ma quest'anno mi riprenderò ciò che è mio. Ho intenzione di riconquistare Liam, a partire da domani sera.

L'aria mi si blocca nei polmoni.
Ero convinta che dopo tutta quella storia la cotta le fosse passata ma a quanto pare non è così.
Alla mia nuova amica piace l'unico ragazzo che mi sia mai interessato.
Quella si che è una tragedia.
-Comunque scusami, ti ho interrotta prima. Cosa mi dovevi dire?
Non posso più raccontarle di me e Liam dopo tutto ciò che ho saputo.
Rovinerei la nostra amicizia e soprattutto le spezzerei il cuore.
-Niente, non ricordo.

Mento per l'ennesima volta.

~~~

È sabato sera ed i preparativi per la serata sembrano essere durati ore fra trucco, parrucco e attesa del nostro accompagnatore.

Finalmente scendiamo dalla macchina di Jamie che ci sorride dopo averci aperto la portiera.
La casa è grande, abbastanza isolata e circondata da un giardino alberato in cui decine di coppie sono impegnate a fumare, limonare e avvinghiarsi nell'oscurità offerta degli alberi.

Ho la sensazione di stare facendo qualcosa di sbagliato, di infrangere la fiducia di mia madre che sicuramente sarà beatamente a casa pensandomi nel divano di Misty a guardare un film.
Non le ho mai disubbidito in questo modo prima d'ora e se ne verrà a conoscenza finirò sicuramente in punizione a vita.

La mano di Misty si intreccia alla mia e mi distrae dal senso di colpa.
- Quelli sono i tuoi amici?
Chiede indicando un gruppo di tre persone che sembrano smarrite di fianco alla porta d'ingresso.
Riconosco la chioma bionda di April e il sorriso di Dylan.

Quando ho detto loro del piano hanno subito riconosciuto la genialità di Misty e, superata l'iniziale delusione per il non poterci preparare assieme, si sono dimostrati talmente entusiasti da riuscire a soffocare ogni mio dubbio e perplessità.
Bhe, almeno fino ad ora.

Mi faccio guidare da Misty verso l'ingresso.
-Ciao ragazzi.
Dice lasciando la mia mano.
Poi avvicinandosi pericolosamente a Dylan aggiunge con fare ammiccante:
-Come va Dyl?
Dyl? Come mai tutta quella confidenza? Il suo piano non era conquistare Liam?
Bha, che strano.
-Bene dai, siete bellissime stasera ragazze.
Risponde lui con fare lusinghiero.

In effetti Misty ha fatto un gran lavoro sia su di sé che su di me.
Per lei ha scelto un vestito leggero bianco, quasi trasparente e per me ha riservato un vestitino rosso attillato.
Sembriamo un angelo e un diavolo.
Entrambe abbiamo arricciato i capelli e su suo consiglio ho scelto un paio di semplici scarpe basse nere.
A suo dire, durante la festa, avrei rimpianto le sneakers se avessi messo scarpe alte e vista la mia poca confidenza con tacchi ho deciso di fidarmi.

Mi sento molto piu grande, più adulta e attraente e visto lo sguardo con cui mi aveva guardata Jamie quando eravamo salite in macchina devo sembrarlo davvero.
Sento una mano sulla mia spalla.
-Andiamo a prendere da bere.
Mi dice Jamie nell'orecchio.

Dentro la casa il rumore è assordante, non tanto per la musica quanto piuttosto per gli schiamazzi.
Ma la cosa peggiore è il fumo.
Dense e acri nuvole bianche annebbiano ogni sala rendendo ogni respiro soffocante.

Jamie mi conduce in cucina (probabilmente era già stato in quella casa visto il passo sicuro) e ci prepara due drink.
-No io non bevo grazie.
-Oh avanti! È leggero fidati.
Non voglio sembrare la rompiscatole di turno ma non mi sembra il caso che beva neanche lui visto che è il nostro passaggio.
-Non pensi sia meglio rimanere sobri al volante?
Chiedo cercando di distrarlo dalla mia reticenza verso l'alcol.
La sua faccia si fa divertirà.
-È succo tranquilla. E comunque anche il tuo drink non mi farebbe niente da tanto che è leggero. Se non lo vuoi però non sei costretta a berlo.
-Magari più tardi.
Dico in palese imbarazzo cercando di declinare il drink nel modo più gentile possibile.
-Bene allora andiamo.
E sorridendo mi porta in una stanza in cui la musica è più intensa.

Le luci sono soffuse e alcuni piccoli strobo illuminano di diversi colori la stanza.
Inizio a muovermi tentando di superare l'iniziale imbarazzo e lentamente mi faccio prendere dalla musica.
Non ho mai ballato ad una festa ma sento come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se io fossi nata per quello.
Il mio corpo si muove in sincronia con quello di Jamie che mi guarda con gli occhi lucidi di desiderio accarezzandomi il fianco.
La sua mano è forte e mi stringe saldamente mentre ancheggio in mezzo alla pista.
Sento che, da bravo gentiluomo sta cercando di frenarsi ma capisco che i realta vorrebbe molto di più.
Sono improvvisamente consapevole della brama che prova verso di me ed anch'io in quel momento la sento, un impulso carnale che ti spinge a fare cose che normalmente non faresti.

Sono improvvisamente consapevole della brama che prova verso di me ed anch'io in quel momento la sento, un impulso carnale che ti spinge a fare cose che normalmente non faresti

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IT'S ME (storia di una folle scalata verso la popolarità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora