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-La tua camera è... monumentale.
Dice Misty gironzolando per la mia stanza.
Si guarda attorno toccando la maggior parte dei miei oggetti personali ad occhi sgranati.
Non so se sentirmi lusingata o infastidita.
Fortunatamente si ferma, smettendo di mettere mano ovunque.
-Pensa a come sarebbe giocare a nascondino in questa casa..
Dice ridendo.
-Non me ne parlare, quando ero piccola ci giocavo sempre con mio padre. Duravamo delle mezz'ore a cercarci.
-Che figata. Gli altri rimarrebbero a bocca aperta.
E così dicendo si siede a fianco a me sul letto.

-Allora... Ho visto del tenero oggi fra te e Jamie o mi è solo sembrato.
Rido di gusto
-Ti è solo sembrato. Senza alcun dubbio.
Alza gli occhi al cielo.
-Sisi, questa non me la racconti. Ti sbavava addosso!
Ah, allora Bonny non è l'unica a cui è sembrato.
-Ma cosa stai dicendo! Te sei completamente fuori di testa.
-Sarà. In ogni caso, che sia lui il tuo Romeo o sia qualcun'altro, sicuramente domani sera alle festa farai colpo.
Evidentemente Jamie le aveva detto del mio invito.
Deglutisco abbassando lo sguardo.
So che se racconterò la verità sul fatto che non posso andare alla festa sembrerò una sfigata ma d'altronde non posso neanche dire che ci andrò.
Guardo quei grandi occhi così simili ai miei che mi fissano in attesa.
Misty è sempre stata così gentile con me.
Non è la ragazza che tutti descrivono.
È simpatica e disponibile, mi fa sentire ascoltata.
Così, senza rendermene conto, mi ritrovo a raccontarle tutta la verità, dalla litigata con mia madre e alla mia segregazione.

La mia ospite ascolta attentamente il racconto senza interrompermi.
Poi inaspettatamente aggiunge:
-Ti capisco. I miei non sono severi ma da quando in prima ho perso l'anno sono diventati sempre più apprensivi. Per un certo periodo mi hanno proibito di uscire anche durante il giorno. Solo dopo che quest'anno è arrivata la mia promozione al secondo anno sono diventati più indulgenti.
Racconta tutto questo ad occhi bassi, senza incrociare il mio sguardo.
Per un attimo ho paura che stia per piangere ma poi risolleva lo sguardo e sul suo viso di dipinge un sorriso.

Sento il rumore dell'auto di mia madre sul viottolo di ghiaia.
È tornata in anticipo.
Corro alla finestra per controllare che sia lei, anche se so che nessun'altra auto entrerebbe del grande cancello di ferro.
Misty, che non si è accorta del rumore, rimane perplessa dal mio spostamento e si alza a sua volta per controllare cosa stia guardando.
-È tua madre?
-Già proprio lei.
La coprotagonista del mio racconto è appena arrivata.

Improvvisamente la faccia di Misty cambia e sul suo volto di dipinge un espressione fra il divertito ed il folle.
-Ho appena avuto un idea.- Sorride fra sé è sé- Seguimi!
Non ho neanche il tempo di reagire che lei è già sgusciata fuori dalla mia camera correndo giù per le scale.
Sento i tonfi dei suoi passi sul parquet e la porta d'ingresso che si chiude.
La raggiungo appena in tempo per vedere una scena che mi lascia allibita.
-Salve!- Dice Misty stringendo la mano di mia madre. -Io sono Misty, una compagna di scuola di Jessica e lei deve essere la signora Lovelace presumo.
Mia madre è una maschera di stupore.
Non l'ho avvisata dal fatto che avrei avuto ospiti e sicuramente dopo mi fara una bella ramanzina.
Nonostante ciò sembra davvero compiaciuta per le buone maniere dimostrate dalla mia nuova amica.
-Ciao Misty, sì sono la mamma di Jessica. È un vero piacere conoscerti.
-Volevo farle i complimenti per la casa, non ne ho mai vista una più bella. Deve essere molto antica.
-In effetti è di metà settecento. Ha una storia davvero affascinante. Ti va di fermarti a cena? Così potremo conoscerci meglio e magari ti racconterò qualche aneddoto sulla casa.

Cosa sta succedendo?
Non ho mai visto mia madre così orgogliosa della nostra casa.
E da dove le è uscita fuori tutta quella gentilezza?
Non che mi dispiaccia dell'invito a cena per Misty ma almeno avrebbe potuto prima chiedere con me!

-Mi dispiace ma mia madre a quest'ora starà già cucinando, avrei dovuto avvisarla prima. Comunque grazie davvero per l'invito.
-Nessun problema, le amiche di Jess sono le benvenute.
E questa frase in quale rivista per casalinghe l'ha trovata?
-Grazie ancora. Ah, prima che mi dimentichi vorrei chiederle se Jessica può rimanere a dormire da me domani sera, pensavamo di guardare un film.

Cosa. Sta. Succedendo.
Troppe cose inaspettate.
Perché Misty ha chiesto a mia madre se posso andare da lei senza neanche invitarmi prima?
E soprattutto salterà davvero saltato la festa di sabato solo perché a me non è permesso andarci!
Wow. Questo sì che è un comportamento da amica.
La mia faccia deve essere sconcertata perciò cerco di darmi un contegno e di mostrarmi il più seria possibile.

Mia madre si ferma a riflettere pensierosa.
-Ci saranno i tuoi genitori in casa?
-Si certamente, se vuole li può chiamare. So che hanno piacere di conoscere i genitori della gente che frequento.
Mia madre non aspetta altro e sicuramente se non glielo avesse proposto Misty avrebbe chiesto lei stessa di conoscerli.
-Fantastico grazie. Allora non c'è nessun problema. Adesso vado a preparare la cena. È stato un piacere conoscerti Misty.
-Buonaserata signora Lovelace!

La trascino su per le scale.
-È stato davvero strano sussurrai.
-E non sai ancora cosa ti aspetta... Mi sa che dovremo trovarti un vestito per la festa.

CIAO A TUTTI BELLA GENTE!
FURBA MISTY NON TROVATE?
AVETE MAI USATO QUESTA SCUSA O ALTRE PER ANDARE A BALLARE?
SONO CURIOSA DI SENTIRE COME FACEVATE VOI.
COMMENTATE CON LE VOSTRE TATTICHE GENIALI.😘😘😘😘😘❤❤❤

IT'S ME (storia di una folle scalata verso la popolarità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora