25

320 55 28
                                    

Alcune settimane sono ormai passate e la metà di ottobre è giunta.
Fortunatamente a Riverdale il clima è mite come sempre, non sopporterei mai di vivere in uno di quei posti in cui è sempre nuvoloso o in cui la pioggia rende ogni giornata grigia.

Mi fermo al confine alberato del parco a nord della città, al confine con la foresta.
Scendo dalla bici, la parcheggio contro un muretto legandola a un lampione e controllo il telefonino per vedere se gli altri sono già arrivati.
Nel tempo trascorso dalla festa ho legato ancora di più con i miei nuovi amici e questo weekend abbiamo deciso di vederci al parco per poi andare a mangiare un paio di hamburger e fare quattro chiacchiere.
Un vero sollievo visto che di feste ne avrei avuto abbastanza per un pezzo.

Dal giorno dei messaggi i miei rapporti con Liam sono stati praticamente assenti.
Ci scambiamo qualche saluto di cortesia quando ci troviamo in presenza di altri, ma nulla di più.
Sembriamo due perfetti sconosciuti.
Il bello è che lui non pare minimamente dispiaciuto per aver troncato ogni rapporto e questa sua indifferenza è la cosa che mi distrugge di più.
Mi manca il suo odore di tabacco, il suo tocco caldo, il modo in cui mi guarda facendomi sentire speciale...
Ma è giusto così e devo farmene una ragione.

Inoltre non ho avuto ancora il coraggio di dire a Misty la verità su ciò che è successo la sera della festa.
D'altro canto lei non sembra più tanto presa da Liam visto che da quella fatidica sera è stata sempre attaccata a Dylan e a me.
Mi infastidisce vederli così affiatati visto il sacrificio che ho fatto stando lontana da Liam per non ferirla.

Che vogli far ingelosire il suo primo amore provandoci con Didi e fingendo indifferenza?
Sicuramente più tardi le parlerò per chiarire la situazione.

Attraverso il prato e mi avvio verso la zona nascosta dai cespugli in cui si la vegetazione si fa più fitta.
Bonny, April, Misty, Dylan e Jamie si sono già sistemati e quest'ultimo sta chiudendo un cannone mentre Misty ripone con cura le cartine e i filtri nello zaino dell'amico.
Saluto tutti e mi siedo fra April e Jamie, senza preoccuparmi di sporcare i jeans chiari con l'erba morbida.

-Ragazzi, ieri è stato un disastro.
Inizia Misty mettendosi le mani davanti alla faccia, scuotendola in segno di disperazione.
-Cos'è successo?
Chiede Bonny preoccupata.
-Ieri ho presenziato alle selezioni delle cheerleader. Non avete idea di che disastro siano le nuove reclute. Tra quelle che abbiamo visionato fino ad ora ce ne saranno una o due che si muovono in modo decente.- Risponde sospirando.
Scoppiao tutti a ridere per la serietà con cui prende la cosa.
-Cosa ridete! La situazione è pessima! La maggior parte della squadra si è diplomata l'anno scorso e non abbiamo abbastanza ragazze con cui fare le piramidi.
-Dai, non preoccuparti. Vedrai che per la fine della selezioni avrai talmente tante reclute da poterti permettere delle riserve.
Interviene Jamie cercando di risollevare la situazione.
-Sarà... Voi venite vero ragazze?
Chiede guardando me, April e Bonny.
-Non penso di essere adatta.
Risponde Bonny a testa bassa, probabilmente pensando al suo fisico.
In realtà non è affatto grassa, ha molte curve ma sono tutte al posto giusto.
-Scherzi? Saresti perfetta con la divisa!- Interviene April tirandole su il morale- Nessuna scusa, andremo tutte!
- Meno male, grazie ragazze.
Risponde Misty commossa.
Non sono molto convinta della decisione di April ma preferosco tacere per non rovinare la felicità delle mie amiche.

In quel momento il mio stomaco iniziò a brontolare, producendo rumori equivoci e molesti.
-Fame?
Chiese Jamie sorridendo, allontanandosi il cannone dalla bocca per passarlo a Dylan.
-Da morire. Quando andiamo a cena? Chiedo impaziente.
-Stiamo aspettando che questo- dice indicando il fumo che esce dalla bocca di Dyl- faccia effetto. E poi mancano ancora gli altri. Ma se hai fame io e te possiamo già andare in là a prendere i posti.- Aggiunge in modo premuroso accarezzandomi una mano con la punta delle dita.

Quel gesto inaspettato e dolce mi fa sorridere e battere il cuore.
Lo guardo e io suoi occhi mi mandano in confusione facendomi dimenticare momentaneamente la sua risposta.
Cosa mi sta facendo...
Mi stringe la mano e il mio cuore accelera vorticosamente.
Sorrido involontariamente e poso lo sguardo sugli altri per assicurarmi che, presi dai loro discorsi, non si siano accorti della scena.

Fortunatamente sono ancora concentrati a parlare delle selezioni e a fumare e nessuno ha notato la mano di Jamie ancora posata sulla mia.

Mi riscuoto dai miei pensieri, rendendomi improvvisamente conto delle parole del biondino accanto a me.
-Chi è che stiamo aspettando scusa?

IT'S ME (storia di una folle scalata verso la popolarità)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora