2 Ottobre 2018
- Ragazzi, venite qui- esclama Angelo, che fa cenno con la mano di raggiungerlo a centro campo, prima di continuare il discorso. - La settimana prossima, come sapete, c'è la prima amichevole con Verona e dobbiamo essere pronti. Simone e Uros state andando bene, ma ancora non è perfetta la vostra intesa. Anche sul muro dobbiamo chiudere meglio, soprattutto i centrali. Siete sempre leggermente in ritardo.-
- È colpa delle troppe vacanze che gli concediamo, Angelo. Tornano e sembrano delle mezze calzette con i sintomi della vecchiaia precoce- replica Dante, secondo allenatore, nonchè ex-giocatore nel ruolo di alzatore.
- Mezze calzette a chi? Settimana prossima gli facciamo mangiare la polvere ai veneti, vero ragazzi?- ribatto convinto, seguito a ruota dai miei compagni.
- Oh, questo sì che è parlare, Cicci!-
Ogni volta che Angelo ci chiama così sorrido. Mi sembra tanto un soprannome da cuccioli di Golden Retriever, teneri e coccolosi, come lo splendido esemplare della pubblicità Scottex. L'eccessiva perdita di liquidi non mi sta facendo affatto bene.
- E ora a farvi una doccia, forza! Ne avete decisamente bisogno. Ci vediamo domani mattina, puntuali, soprattutto tu Uros, ok?-
- Sarò più puntuale di un orologio svizzero, promesso!-
- Altrimenti Alessandro sarà lieto di farti fare una sessione extra di pesi- ridacchia il Mister, orgoglioso di se stesso per aver messo un po' di timore al giovane serbo mancino.
In realtà io credo che quella finta minaccia abbia fatto il solletico al mio amico. É un ritardatario cronico, ma di certo non ha paura del Mister, del buio forse sì, però. Alla prima trasferta dovrei testare questa cosa. Dimenticavo di citare il suo orribile taglio di capelli super tamarro: mi chiedo cos'abbia il suo parrucchiere al posto degli occhi, per realizzare un look del genere.Un nuovo anno, sempre con la maglia della Diatec Trentino sta per cominciare e sono carico. Come ogni stagione, la rosa ha subito dei cambiamenti, ma questa volta sono più determinato che mai ad aiutare la squadra a fare qualcosa di grande. Il campionato passato è stato duro: siamo partiti malissimo, raggiungendo il punto più basso con l'undicesimo posto in classifica. Sotto due set a zero contro Latina, nel girone di andata, è scattata la molla e, non senza fatiche, siamo risaliti fino a concludere la regular season al quarto posto.
Abbiamo giocato i playoff con l'obiettivo iniziale di arrivare tra le prime quattro, che abbiamo centrato. Sapevamo che con Perugia sarebbe stata una battaglia, ma siamo riusciti a portarli a gara cinque. L'epilogo ha rispettato il pronostico e non posso dire di non essere stato contento, visto come avevamo iniziato l'anno. Il rammarico di aver giocato una partita sottotono, con troppi blackout, troppa poca fame di vincere e fare il miracolo, però, resta. Ora voglio il riscatto. Il cuore di Trento, giallo e blu, è grande, forte, pulsa con ritmo sincopato e siamo determinati a vincere.Vorrei anche dare qualche esame, giusto per fare finta di essere uno studente universitario che fa qualche progresso nella sua carriera scolastica, oltre a pubblicare ogni tanto foto degli appunti, che si alternano alle innumerevoli sul cibo. Sono sempre stato attento agli alimenti, fin troppo forse. Non a caso studio scienze dell'alimentazione, all'università di Trento.
Filippo mi dice che sono un maniaco per quanto riguarda la dieta, visto che anche quando andiamo nei ristoranti chiedo sempre se posso avere insalate o contorni.
Lo so che ha ragione, in fondo. Ma piuttosto che dargliela vinta negherò anche l'evidenza. Altrimenti poi va avanti a vantarsene per non so quanto tempo. Già continuano a chiamarmi "il cucciolo della Nazionale", il "Baby Fenomeno", "Wonderboy" e quant'altro. Ci manca solo che gli fornisca il pretesto per essere ulteriormente al centro dell'attenzione.- Allora stasera pizza da Korallo con Urska e Selly?- domanda Jan, mentre mi rivesto, dopo una doccia veloce.
- Certo, bro! Alle otto là?-
- As always.-
- A dopo.-
Saluto i lenti come noi, che ancora stanno nello spogliatoio ed esco dal palazzetto. Salgo sulla mia Volvo, fresca di autolavaggio, e parto alla volta di casa. Non ho una guida particolarmente brillante, anche se la mia ragazza, Selly, sostiene la teoria opposta. Mi sento a mio agio mentre tengo tra le mani il volante: posso decidere la mia destinazione e, per un amante dei viaggi come me, non c'è sensazione migliore della libertà. Chiaramente il tempo per le vacanze è davvero minimo, ma appena ne ho l'occasione, mi piace esplorare il mondo, come nel caso del viaggio alle Mauritius con la mia famiglia, poco prima di iniziare l'intensa estate con la Nazionale che è terminata coi campionati mondiali.

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Fiksi PenggemarLa vita di un pallavolista non è mai sedentaria: si viaggia da una parte all'altra dell'Italia, dell'Europa o del mondo, senza sosta. Creare dei legami profondi è difficile, soprattutto quando molti restano accanto soltanto per la fama e non per rea...