XVII. Giada

389 21 37
                                        

@made

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

@made.giadis9: spero di poter avere anche io la mia primavera, nella quale sbocciare come il più bel fiore all'interno di un campo.
#flowers #nature #dreams #future

2 Ottobre 2018

Perchè i giacinti? Esistono tanti fiori molto più belli di questi.
Mia mamma si chiede costantemente cosa diamine ci trovi in queste piantine dal profumo fin troppo forte che, una volta terminata la fioritura, marciscono velocemente.
Sono un ricordo. Erano i preferiti della nonna Laura, che adorava tenerne svariati vasi sul terrazzo del suo appartamento. Negli ultimi tempi, quando non poteva più prendersene cura, lo facevo io per lei.
Mia nonna se n'è andata tre anni fa. Non sono nemmeno riuscita a salutarla come avrei voluto. Mi sarebbe piaciuto fare tante cose con lei: portarla in macchina, abbracciarla con in mano il diploma prima e con la corona d'alloro in testa poi. Ma il tempo non è stato clemente. Se solo l'avessimo intuito prima, avremmo potuto fare qualcosa in più. Ci aveva dato dei segnali, ma li abbiamo colti troppo tardi. E ora io e la mia famiglia ci ritroviamo a vivere con questo rimorso: forse non sarebbe cambiato nulla, o magari sì. Non riesco a perdonarmelo e ad andare avanti. Una parte di me si è fermata a quel maledetto 28 maggio 2015.

Non vi aspettavate questo momento triste da me, vero? Beh, non sono solo la sempre ottimista e sorridente Giada. A volte vorrei avere in mano una bacchetta, lanciare Oblivion, come la buona Hermione Granger insegna, e cancellare alcuni ricordi. Poi, però, mi rendo conto che è proprio la memoria che ci permette di far vivere le persone nel nostro cuore. Irama, un cantautore che sta partecipando ad Amici, in un suo testo scrive "di una cosa sono certo, un po' mi dà conforto: che due persone non si possono dividere, finché esisterà il ricordo".
Cara nonna, se mi stai guardando, e so che è così, voglio solo dirti che non ti dimentico. Vivi con me ogni giorno e sarà sempre così.

Dopo aver aggiornato il mio profilo Instagram, su cui non pubblicavo da mesi, appoggio il telefono sul comodino, prima di spegnere la luce per andare a dormire. Il campionato inizia tra meno di un mese e sono già esausta. Nicola, il nostro allenatore, ci sta spremendo come limoni, soprattutto per prepararci al meglio per le prossime amichevoli, visto che le prime due che abbiamo disputato non possono essere definite dei successi. Entrambe fuoricasa, con Verona e con Padova, hanno evidenziato i nostri limiti, sui quali c'è ancora tanto da lavorare. Un gioco troppo lento, a tratti quasi scontato. Imprecisione a muro e poca reattività in difesa ma, in particolare, tante individualità incapaci di diventare un'unica squadra.
Io sono un po' demoralizzata. Non ho praticamente messo piede in campo. Lo so, è normale. Sono l'ultima arrivata e non ho esperienza a così alti livelli. Però, essendo un'amichevole, speravo di poter avere un ruolo leggermente più attivo, rispetto a fare il tifo dalla panchina e limitarmi ad entrare per alzare il muro.
So anche che c'è tempo, che devo continuare a lavorare, perchè i risultati arrivano, se mi impegno con costanza e sacrificio.

La vita è una strada in salita, amore di nonna. Quando ti sembra di aver raggiunto la cima, ti accorgi che invece manca ancora un pezzo. E sarà sempre così. Non si arriva mai, fino in fondo. Ma chi si ferma è perduto. Continua a camminare, a lottare. Solo così sarai meno lontana dalla vetta irrangiungibile. E ricorda che ci sarà un momento in cui, almeno per un attimo, la salita sarà meno dura. Tu però, non rallentare il passo. Lotta per prenderti il tuo posto.

Our destinationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora