"Take me into your loving arms,
kiss me under the light of a thousand stars.."Il BlackBerry rosa intonò le inconfondibili note di "Thinking out loud", segno che era già ora di alzarsi.
Aprii piano i miei occhi scuri. La luce del sole di Madrid che filtrava dalle persiane socchiuse, era già abbastanza forte da infastidirmi.
Mi girai dal lato opposto, dando le spalle alla finestra e pensando alla giornata che avrei dovuto affrontare.
"Cinque minuti ancora, cosa vuoi che siano..", pensai tra me e me, mentre affondavo nuovamente la testa nel cuscino.
La notte appena trascorsa non era stata certamente la migliore della mia vita e ancora peggiore era stata la serata che avevo vissuto appena qualche ora prima.
Mauro, il mio Mauro, il ragazzo con cui avevo trascorso gli ultimi due anni della mia vita, aveva improvvisamente deciso di mettere un punto definitivo alla nostra relazione, e come se non bastasse mi aveva confessato che già da qualche mese aveva iniziato a frequentare un'altra ragazza, proprio mentre cominciavo a pensare di aver trovato la felicità insieme a lui.
Mi ero finta forte, avevo recitato alla perfezione. Ero riuscita a far credere a lui e a chiunque altro di aver accettato la decisione da persona matura quale penso di essere e di non averla presa poi così male. Quando, poi, ero stata certa che nessuno potesse vedermi, ero scoppiata in lacrime e avevo sfogato tutta la mia sofferenza in un numero imprecisato di bicchierini di vodka.
La sbronza colossale che ne era seguita mi aveva provocato un mal di testa devastante che non mi aveva lasciata dormire per più di due ore.
Un forte rumore proveniente dal piano di sotto mi destò dai miei pensieri e mi fece svegliare completamente.
Immediatamente infilai pantaloncini e maglietta e scesi allarmata a controllare cosa fosse successo.
Non appena misi piede in cucina mi trovai davanti la faccia scocciata di mio fratello, intento a raccogliere i cocci del vaso di ceramica che aveva appena ridotto in frantumi e scoppiai in una fragorosa risata.
"Hai intenzione di rimanere lì a goderti lo spettacolo o puoi considerare l'idea di aiutarmi?", mi chiese con il tono sarcastico che conoscevo da ormai quasi 22 anni.
"Vedo che abbiamo cominciato bene la giornata, fratellino! Posso chiederti come hai fatto?"
"Sono in ritardo e nella fretta ho urtato questo schifo di vaso. Ma tanto era orrendo, non piaceva a nessuno. Piuttosto, tu non dovresti prepararti per il lavoro?", mi chiese curioso mentre io mi sbarazzavo degli ultimi cocci rimasti sul pavimento.
"Posso andarci anche in pigiama, per quanto mi riguarda. Oggi non è proprio giornata...", gli risposi.
"In pigiama? Sei mia sorella, baby, che figure mi fai fare con le mie fans? Devi essere all'altezza di un fratello supersexy come me!", mi schernì con un sorriso beffardo.
"Oh, perdonami, a volte dimentico che mio fratello è lo scapolo più ambito di Spagna. Ma proprio a me doveva capitare la sfortuna di avere in casa un difensore del Real Madrid?", risposi fingendo un'espressione sofferente.
"Dillo che in fondo sei orgogliosa di essere una Ramos!", mi sorrise, prendendo in fretta e furia il suo borsone e le chiavi di casa.
"Spacca tutto, Ser.", sussurrai mentre lui era già in macchina, direzione Valdebebas, pronto per una nuova giornata di allenamento.Quando il rombo del motore dell'Audi di Sergio fu ormai lontano, chiamai il mio capo, dandomi malata.
Un giorno di riposo non mi avrebbe di certo fatto male.
Decisi che un po' di shopping mattutino mi avrebbe aiutata ad accantonare la delusione della sera precedente.
Presi il mio BlackBerry e composi il numero della mia migliore amica, la persona che mi capisce meglio di chiunque.
"Pronto?"
"Ciao Val, disturbo?"
"Ma figurati, stavo giusto per mandarti un messaggio! Dimmi tutto!"
"Nulla, mi sono presa un giorno libero dal lavoro e mi chiedevo se ti andasse di accompagnarmi al centro commerciale .."
"Non me lo faccio ripetere, passo da te tra cinque minuti!".
Riattaccò prima che potessi aggiungere altro.
Avevo davvero bisogno di sfogarmi con qualcuno e per fortuna potevo contare sulla mia amica.
Scelsi una maglietta pulita dall'armadio, legai i miei lunghi capelli castani in una morbida coda laterale e aspettai l'arrivo di Valentina.
Il campanello suonò pochi minuti dopo e partimmo alla volta del "Corte Ingles".
Dopo aver raccontato a Valentina tutto ciò che era successo con Mauro, mi sentii immediatamente più leggera.
È incredibile, quella ragazza riusciva sempre a farmi sorridere.
Mentre provavamo l'ennesimo vestitino, il mio cellulare squillò, e sullo schermo comparve il sorriso solare di mio fratello Sergio.
"Ser, che vuoi?", risposi mentre con una smorfia facevo capire a Valentina che il vestito blu e giallo che aveva appena provato non faceva per lei.
"Anch'io sono felice di sentirti, sorellina", replicò sarcastico.
"Bando alle ciance, cosa ti serve?"
"Niente, mi chiedevo se ti andasse di passare a Valdebebas. Ho pensato che non hai mai conosciuto nessuno dei miei compagni, e oggi che l'allenamento è finito prima può essere una buona occasione, che ne dici?", mi chiese.
"Non lo so, Ser, non sono da sola .. Val? Per te va bene se ci fermiamo un po' al campo di allenamento del Real? Sergio mi ha.."
Valentina non mi lasciò nemmeno finire, e emise un urlo che fece girare tutto il centro commerciale.
"OVVIO CHE SI, OVVIO, OVVIO!!!", continuò a gridare, saltellando.
"Ser, qualcosa mi dice che Valentina non ha nulla in contrario ..", gli dissi quasi sconvolta dalla sua reazione.
"Perfetto, vi aspetto allora.".
"A dopo.", chiusi cercando di calmare Valentina che non stava più nella pelle al pensiero di conoscere i suoi campioni.
"Calmati, okay? Sono solo dei ragazzi normalissimi.", dissi nel vano tentativo di evitare che urlasse di nuovo, spaventando tutti i clienti del Corte Ingles.
"Dei ragazzi normalissimi che sono più fighi di chiunque altro al mondo.", mi corresse, con gli occhi pieni di entusiasmo
"Va bene, principessa, andiamo a conoscere i suoi cavalieri..", la schernii mentre già mettevo in moto e sfrecciavo verso Valdebebas.

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Esclava de sus besos
عاطفيةFanfiction sul grande Iker Casillas. PERSONAGGI: Marisol Ramos, Valentina Gutiérrez, Sergio Ramos, Iker Casillas e altri giocatori del Real e della nazionale Spagnola. DISCLAIMER: I personaggi famosi citati in questa storia non mi appartengono; tutt...