27. Decisioni

187 6 0
                                    

PASQUALE P.O.V.

Venerdì
(il giorno in cui è partita Giulia)

Sono giorni che non ho sue notizie. Ho sentito Stefania, e mi ha detto che è partita, è tornata a Frascati dalla famiglia. Spero stia bene, ma la parte più egoista di me spera che mi pensi ancora, che non mi abbia dimenticato. Ma cosa dico? Lei deve dimenticarmi, deve andare avanti. Non posso essere così egoista. Io la amo, ma lei non ama più me. Devo lasciarla andare. 

Questi giorni li ho passati come gli altri. Casa, lavoro, casa, lavoro. Mi manca, la mia vita non ha senso senza di lei, non mi stancherò mai di ripeterlo. La voglio, voglio lei come un bambino vuole la cioccolata il giorno di Pasqua. Devo cercare di distrarmi. Se ce la sta facendo lei, ce la posso fare anch'io. Mi costa molto ammetterlo, ma ho deciso di firmarle le dimissioni. Devo farlo, per me e per lei. Devo. Ma non voglio. Non posso lasciarla andare così, senza lottare. Ho bisogno di parlare con lei. Devo chiarire tutto, poi sarà lei a scegliere se volermi ancora o no. Devo togliermi questo peso. 

Claudia interrompe il mio monologo bussando alla porta.
"Avvocato, c'è il commentatore Lanzetti, lo faccio accomodare?"
"Eh? Si. Si, fallo passare" non mi va proprio di vedere quel pallone gonfiato del commentatore, ma devo.

Dopo tre interminabili ore finalmente vado via. Mi sono rotto di stare a sentire gli altri che mi parlano dei loro problemi e aspettano che io vada davanti a un giudice per risolverglieli. Ma ai miei problemi chi ci pensa? Non mi sono mai sentito così stanco di fare l'avvocato come ora. Ho sempre desiderato fare il lavoro che faccio, ma in questo momento non mi frega un cazzo di niente. La mia testa va sempre lì, dove c'è lei. Ho deciso che mi prenderò un paio di giorni liberi per riflettere. Partirò, e resterò via fino alla prossima settimana. Non so ancora dove andrò, ma voglio prendermi una pausa da tutti e da tutto. Se lei è riuscita a rilassarsi in così poco tempo stando lontano da Roma, posso riuscirci anche io. Forse è la città che non ci fa bene. Bisogna allontanarsi da qui per poter essere felici, a quanto pare. Ho deciso di andare nella casa in campagna. Non mi importa di tutti i momenti belli che ho vissuto con lei lì, è l'unico posto dove riesco a pensare. Il ruscello vicino casa, il bosco, mi fanno sentite svuotato, senza nessun problema. Mi sdraio sull'erba e fisso l'acqua. Potrei passare tutto il resto della mia vita in quel luogo. Si, ho deciso. Andrò lì e partirò domani mattina stessa.

***

Poco più di una settimana dopo
Domenica

È notte fonda e sono appena rientrato dalla campagna. Prendermi questa settimana di vacanza non mi è servita niente. Penso ancora a lei, più di prima. Ho deciso che firmerò quel maledetto documento domani mattina. E mi sono imposto di non ripensarci, qualsiasi cosa succeda. Se è l'unica cose che posso fare per togliermela dalla testa, lo farò. Spero solo che sia la scelta giusta.

Mi sveglio, faccio colazione e mi preparo come al solito per andare al lavoro. Ho una cosa importante da fare.

Un cliente va e uno viene. Non ho ancora avuto modo di firmare. Claudia bussa alla porta, immagino che stia per far entrare l'altro cliente. Chiude la porta e si avvicina alla scrivania.
"Avvocato?" richiama la mia attenzione. Sto cercando le dimissioni, ora che ho un momento libero le firmerò. Ma dove cavolo sono?
"Avvocato?" ripete Claudia.
"Dimmi" rispondo continuando a sfogliare carte sulla scrivania.
"Avvocato, di là ci sarebbe..."
"Si, si. Va bene. Fai passare il prossimo cliente"
"No, in realtà di là c'è... Giulia. Vorrebbe delle novità sulle sue dimissioni"
Cosa?

//spazio autrice
E voilà.. Si incontrano di nuovo. Non sapete cos'ho in mente, è da tanto che aspetto questo momento. Ma non dico altro... Sorpresa!

Non so se avete capito il salto temporale che è avvenuto nel corso della storia, ma comunque sopra ogni parte c'è il momento.
La prima parte è ambientata il giorno in cui Giulia è partita.
La seconda è dopo circa una settimana.
In pratica, la seconda parte salta il sabato dopo che lei è partita, domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì venerdì, sabato, e arriviamo a domenica sera quando lui torna e a parte di lunedì mattina.
Non so se è tutto chiaro, comunque è tutto spiegato.

Nel prossimo capitolo torneremo un attimo indietro, a quando Giulia decide di andare in studio, quindi si parla ci circa un'ora, due, prima. Parlerà solo Giulia, e sarà molto breve, perché il vero incontro tra i due avverrà tra due capitoli. Per il momento sapremo solo il perché lei fa questo gesto.

Comunque, credo di aver detto tutto.

By
RagaxxaCrazy

Il Mio Amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora