46. Che confusione

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GIULIA P.O.V.

Mi sveglio baciata dal sole in un letto che non è mio, ma mi è familiare. Lo riconoscerei tra mille. Apro gli occhi per avere la conferma di quello che già so, ed ecco mi, nella sua stanza, non ci metto piede da più di due anni ormai. Tutto è come prima. La luce forte del sole che entra dal balcone mi arriva diritta in faccia.
"Ben svegliata" mi dice Pasquale, che è seduto sul letto accanto a me.
Perché sono qui? Cos'è successo? Non ricordo niente. Mi sento la testa che scoppia e gli occhi pesanti. Non ho forza nemmeno a parlare.
"Cosa ci faccio qui?" chiedo.
"Non ricordi?"
Scuoto la testa.
"Adesso mangia qualcosa, poi ti racconterò tutto"
"Non ho fame"
"Giulia, devi mangiare, l'ha detto il dottore. È per questo che sei svenuta"
"Cosa?"
"Ieri sera, mentre uscivi dallo studio sei svenuta sulle scale, ti ho portata qui e ho chiamato un dottore. Ha detto che sei troppo debole, e che devi mangiare, quindi ecco a te" mi porge un vassoio pieno fino all'orlo di cibo vario. Pasta al pomodoro, carne di maiale, bruschette condite, pollo arrosto e patate.
Mi viene da ridete. "Questa roba per colazione?!"
"Non è ora di colazione, è ora di pranzo"
"Eh?!"
"Hai capito bene, è quasi mezzogiorno. Ora mangia però"
Scuoto di nuovo la testa.
"Mangi con le tue mani, o ti devo imboccare?"
Mi arrendo, anche perché quella bontà mi attira terribilmente.
Inizio a magiare la pasta calda, è buonissima. Mi sorprende un pò che abbia cucinato lui tutta questa roba, sa cucinare bene, ma non benissimo, magari negli anni si è migliorato.
"Ti senti meglio?" mi chiede.
"Ho un terribile cerchio alla testa, ma sto bene"
"So che non è il momento di parlarne, ma ho bisogno di chiederti una cosa"
Ho ripreso un pò le forze, stavo letteralmente morendo di fame. È tutto buonissimo.
Non ho molta voglia di parlare, ma sono anche molto curiosa di sapere cos'ha da dirmi. Annuisco continuando a mangiare.
"Cosa c'è tra di noi?"
Tutto mi aspettavo eccetto questa domanda, mi ha spiazzata. Non so cosa rispondere.
"Cioè, voglio dire, dopo quello che è successo quel giorno credo che sia rinata una certa affinità tra di noi, ma poi tu sei sparita per il resto della settimana. Ti ho chiamato e sono venuto anche sotto casa tua molte volte. Ne ho pensate tante, ma non sono riuscito a capirti. Vuoi dirmi cos'è andato storto?" continua dopo aver visto l'incomprensione sul mio volto.
Ha ragione, anche io avevo notato un cambiamento nel nostro rapporto da quel giorno, ma poi sono sparita. Ho passato tre giorni d'inferno, volevo parlare con lui, ma non ero mai raggiungibile.
"Giulia? Stai bene?" mi chiede. Mi ero persa a guardare il vuoto alle sue spalle, non pensavo a niente, guardavo solo il muro.
Mi risvegliai e lo guardai negli occhi, non sapevo cosa rispondere.
"Scusa, scusami, sono stati dei giorni infernali, voglio solo andare a casa e svegliarmi tra un miliardo di anni"
"Giulia, per favore, parlami, dimmi cosa ti tormenta così da stare male"
"Tu. Mi sono torturata pensando a te. Quando tu sei andato via, in casa ho trovato John, il mio fidanzato americano. Abbiamo litigato di brutto, l'ho lasciato, forse per te, non so. Quando lui è andato via sono crollata a terra, ero distrutta, stanca di tutto e di tutti. Sono molto confusa, non puoi immaginare quanto"
Mi guarda negli occhi senza aprire bocca, il suo sguardo è penetrante e mi arriva dentro.
Non reagisce, così continuo. "Mi dispiace, tantissimo, davvero, ma ho bisogno di riflettere, da sola. Non è colpa tua, è solo mia. Sono troppo confusa per prendere una decisione lucidamente. Ti dispiace se mi prendo il resto della settimana, vorrei andare dai miei"
"Fa' pure, resta quanto vuoi"
"Grazie" sussurro. "Ora torno a casa mia" mi alzo dal letto e prendo i miei vestiti. Lui resta seduto dov'era, sul bordo del letto, a fissare il punto in cui ero io prima.
Mi avvio verso la porta un pò titubante. Mi soffermo un attimo sulla maniglia. "Ciao" sussurro così piano che dubito mi abbia sentita, e corro subito fuori di lì.

//spazio autrice
È passato un di tempo dall'ultimo aggiornamento, scusate, ma sono stata molto impegnata.
Il capitolo non è un granché, ma mi rifarò, giuro.

Volevo dirvi un grosso grazie, perché siete fantastici, continuate a leggete questa pazza storia di una ragazza pazza. Vi sono molto molto molto grata. Ho dato un'occhiata alla classifica dei tag, e ne sono rimasta meravigliata. Nonostante questa storia non sia nei primi posti ha dei numeri notevoli, se contiamo il totale. Sono rimasta davvero in impressionata.
Non me l'aspettavo proprio.

Wow!
Wow!
Wow!

Grazie davvero
RagaxxaCrazy

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