La mai vita fa schifo, sono un idiota. È stata una settimana di merda. Sono tornata a casa mia da quella dei miei appena stamattina, sono distrutta e sono solo le nove e mezza di domenica mattina. Domani devo tornare al lavoro e ancora non ho preso una decisione. Non so ancora se voglio stare con lui. In questi giorni mi è mancato tantissimo, mi è mancato non poterlo vedere, mi è mancata la sua voce, mi è mancato il suo odore, mi è mancato tutto di lui. Ma non so che fare, sono nel pallone più totale. Lo amo ancora? Non lo so. Forse non ho mai smesso di amarlo. Non so più cosa fare, cosa pensare. Mi scoppia la testa, la sbatterei al muro solo per vedere se si rompe. Sicuramente si romperebbe il muro, cocciuta come sono. Ho paura di soffrire ancora con lui, ho tanta paura. Paura che possa ferirmi, che possa farmi ancora male. Sembra cambiato, o forse non è mai stato un altro e sono stata sempre io a giudicarlo così. Vorrei affrontare la realtà e prendere quello che mi spetta, ma non ci riesco. Questa è un'occasione e devo saperla cogliere al volo, non c'è più tempo per i rimpianti, per i sensi di colpa e le incertezze. Sarà anche una sciocchezza fatta in un momento di debolezza, ma io devo farlo. So che presto me ne pentirò, ma io devo andare da lui e dirgli che lo amo ancora e non ho mai smesso di amarlo. In questo momento non mi importa nient'altro che lui, le sofferenze e le paure è ora di chiuderle in un cassetto dimenticato. Cosa ci faccio ancora buttata su questo letto? Devo andare, si, certo, devo e lo farò. Mi do una veloce occhiata allo specchio, i capelli legati in una crocchia disordinata, un pantaloncino, le converse, una maglia troppo larga e un viso orribile. Faccio schifo. Ma chi se ne frega, sto andando da lui per dirgli che sono innamorata di lui, non guarderà di certo il mio aspetto. Mi precipito subito sotto casa sua, mi rifiuto di pensare a qualsiasi cosa, altrimenti mi pentirò subito di quello che sto facendo. Mi fermo dall'altro lato della strada, con il cuore che mi balza nel petto. Sto per attraversare la strada quando la porta si apre. Esce lui, con dietro una donna. È molto bella, con lunghi capelli biondi, un abito molto corto e aderente nero e dei tacchi vertiginosi. Non l'ho mai vista, e sinceramente non ci tengo a conoscere una tizia così. Si abbracciano sotto il portico, e lei gli da un bacio sulla guancia lasciando un marchio rosso. Parlano molto fitto e sordidono, lei si attorciglia una ciocca di capelli intorno all'indice desto. Mi viene da vomitare. Non riesco a vedere il seguito di quella scena, mi volto e corro via accecata dalle lacrime che non riesco a trattenere. È un bastardo, e lei più di lui. Mi fa schifo. Voleva un'altra opportunità e io volevo dargliela, ma mi ha smentito in pieno. Sono arrivata tardi, troppo tardi. Ha detto che mi amava e che non ha mai smesso di amarmi, e nel frattempo se la faceva con quella. Le mie previsioni erano esatte, mi avrebbe fatto soffrire di nuovo e così è successo. È ricaduto di nuovo nel peccato, una persona ce l'ha nel sangue il tradimento, non basta essere pentiti. L'amore non è niente, non vale, è un sentimento inutile che ti fa solo soffrire. L'amore vero non esiste.
Maledetta me che ci ho ripensato, e adesso sto come prima, anzi peggio. Mi sento giù di morale, a pezzi, in poche parole una merda.***
Questa mattina purtroppo devo andare al lavoro. Lavorare non è mai stato un peso per me, è più che altro un passatempo, che amo. Ma oggi come oggi è una tortura. Doverlo rivedere ogni santo giorno della mia vita. Ma questa volta no, non cederò, sarò forte e sicura di me.
Butto giù le coperte e mi sistemo al meglio. Non voglio essere più debole, adesso sono incazzata, e anche di brutto.Raggiungo l'edifico ed entro, saluto Claudia come sempre, e vado nel mio studio sbattendo la porta. Deve capire che sono qui. Infatti, poco dopo, bussa alla porta ed entra.
"Ciao"
Sto leggendo dei documenti, alzo la testa per fargli capire che ho sentito, e la riabbasso subito dopo.
"Tutto bene?" mi chiede avvicinandosi alla scrivania.
Annuisco brevemente.
Si siede.
Continuo ad ignorarlo.
"Giulia, Cosa c'è? Perché non mi parli?"
"Perché non ho niente da dirti"
"Non è vero, dobbiamo parlare e lo sai"
"Adesso sto lavorando, quindi, se vuoi accomodarti fuori mi fai un favore"
"No che non me ne vado, almeno finché non abbiamo chiarito"
"Cosa c'è da capire? Io ho la mia vita, tu la tua"
"Mi stai dicendo che non c'è una possibilità per noi?"
"Mi sembra di avertela già data, ma l'hai sprecata, quindi..."
"Per favore, non rimuginare ancora storie vecchie e sepolte"
"Non sono così sepolte se siamo in questa situazione"
"Quello che è successo in passato non c'entra con il presente"
"Invece si, perché se tu non fossi andato a letto con tua moglie prima del nostro matrimonio, a quest'ora noi potremmo essere sposati, avere una famiglia, essere felici"
"Ex moglie"
"Questo non cambia le cose"
"Hai ragione, non le cambia. Ho sbagliato, non so come dirti che sono pentito, come mostrartelo, io non ci dormo la notte. Ma ora siamo qui, noi due, dimentichiamo tutto e ricominciamo da capo"
"È facile per te dire 'ricominciamo' ma io non ci riesco"
"Va bene, ho capito" dice silenziosamente e se ne va.
L'ho colpito, gli ho davvero fatto male con le mie parole, l'ho capito dal suo sguardo triste e compiaciuto. Sto impazzendo, letteralmente. Non volevo comportarmi così, eppure l'ho fatto. Non dovrei essere pentita, invece lo sono. Sono stata una stronza. È davvero pentito di quello che ha fatto, ma l'immagine che ho visto ieri non mi permette di credergli fino in fondo. Non riesco più a sopportare questa situazione, è più grande di me. Scoppio a piangere. La sicurezza che avevo fino a cinque minuti fa è sparita, come per magia. Ho solo una possibilità per farlo uscire di nuovo dalla mia vita. Ha funzionato già una volta, funzionerà ancora.//spazio autrice
Dopo tanto sono riuscita ad aggiornare, scusate il ritardo.
Volevo dirvi che per il momento pubblicherò in giorni a caso, non che prima avessi un ordine. Cioè, non aspettatevi capitoli ogni giorno o ogni due. Scriverò appena mi sarà possibile.Ora, passiamo alle cose serie.
A che cosa pensava Giulia con quell'ultima frase? Lo scoprirete, non so tra quanti capitoli, ma lo scoprirete.
Comunque in mezzo ci saranno ci saranno altri avvenimenti, tipo il matrimonio di Maria, che avevo già accennato in un vecchio capitolo, il compleanno di Matteo, una messa di ricorrenza per la morte del padre di Pasquale. Cose così che non hanno senso, che però voglio inserire, e saranno tutte adesso, in varie parti.
E dopo questo spoiler mi fermo.Andate a vedere il mio libro, pubblicato da poco. In pratica è una revisione di quello che avevo già scritto. Ci sono le trame delle mie nuove storie che scriverò appena finirò questo. Non voglio accavallarmi troppo lavoro, per questo inizierò dopo questa.
Fatemi sapere quella che vi piace di più, commentate e stellinate.Un bacio
RagaxxaCrazy
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Il Mio Amore
Romance• COMPLETA • Giulia, ventidue anni, inizia a lavorare come praticante, prima di laurearsi, in un prestigioso studio legale di Roma. Un giorno, davanti l'Università incontra Pasquale, un uomo di ventisette anni, e tra i due inizia a nascere una forte...