28. Nella tana del lupo

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GIULIA P.O.V.

Sono tornata da circa una settimana, ho ripreso normalmente la mia vita all'Università. Sono stata meglio per tutto il tempo. Ho pensato sempre meno a lui e mi sento bene. Certo, fatico ancora ad andare avanti senza star male, ma ce la metto tutta per farcela. 

Ho incontrato Alice due volte da quando siamo a Roma. Abbiamo preso lo stesso treno per tornare. Eravamo migliori amiche allora, e lo siamo ancora. Questi tre anni di lontananza ci sono sembrati un nulla, hanno solo rafforzato il nostro rapporto. Dopo la mia partenza abbiamo continuato a sentirci per un pò, ma poi o per un motivo o per un altro abbiamo smesso. Non sapevo nemmeno che fosse a Roma, sapevo che aveva preso medicina, è sempre stato il suo sogno fin dalle elementari. È bello seguire i sogni d'infanzia. Io volevo fare l'insegnante di arte, ma poi con il tempo è cambiato. La mia vocazione è di fare l'avvocato, l'ho seguita, e ne sono contenta. Anche se il momento non è proprio dei migliori, sono felice di essere un avvocato. Disoccupata, ma pur sempre un avvocato. Ho fatto conoscere Stefania e Maria ad Alice. Hanno fatto subito amicizia. Il rapporto che ho con le mie coinquiline non è paragonabile a quello con Alice. In pratica ho tante migliori amiche, il gruppo con le mie tre ex compagne, le mie coinquiline, e Alice. Ma Alice non si batte. 

"Buongiorno" saluto entrando in cucina
"'giorno" dice Stefania. Molto probabilmente Maria starà ancora dormendo.
"Cosa c'è per colazione?" chiedo.
"Cornetto e cappuccino. Freschi freschi dal bar dietro l'angolo"
"Ottimo, sto morendo di fame" sorrido e mi siedo vicino a lei. Dopo un pò arriva anche Maria.
"Ciao belle" ci saluta.
"La bella addormentata finalmente è tornata tra gli esseri umani" ironizza Stefania. 
"Ma guarda un pò, ci siamo svegliate ironiche"
Scoppio a ridere.
"È tardissimo, perché non mi avete svegliata prima. Ciao baby" dice Maria prima di correre via.
"Cosa fai oggi?" mi chiede Stefania.
"Non lo so. Vorrei cercare un nuovo lavoro in un altro studio legale, ma finché non avrò le dimissioni non mi assumerà nessuno"
"E quindi, ti arrendi così? Non è da te mollare. È sempre stato il tuo sogno, e ora ti fai mettere al tappeto al primo colpo"
"Lo so, ma cosa posso farci" 
"Tu hai mille risorse, qualcosa ti inventerai... Ho un'idea, perché non vai da lui e gliele chiedi? Ha sempre sostenuto che te le avrebbe date se fossi stata tu a chiederglielo. Non sembra il tipo da tirarsi indietro su queste cose"
"Se è per questo, non sembra nemmeno il tipo da tradire il  giorno prima del matrimonio con la sua ex moglie. Però è successo. E comunque no, non andrò da lui in ginocchio a chiedergli di firmare così posso rifarmi una vita"
"E chi ha detto che ci devi andare in ginocchio? Vai lì da ragazza superiore e matura, e non glielo chiedi ma glielo obblighi. Semplice. E poi in questi giorni sei diventata più forte"
"Dici?"
"Ce la puoi fare, fidati"
"Non lo so..."
"Fagli vedere chi sei e cosa si è perso"
"Va bene" accetto. Ancora non sono del tutto convinta, ma voglio ascoltare le parole di Stefania, la prima volta hanno portato bene. E comunque ha ragione, posso farcela.
Vado a togliermi il pigiama e mi vesto. Indosso un jeans nero semplice con solo alcuni strappi sulle ginocchia, e una maglia molto larga che lascia una spalla scoperta. Siamo solo nella prima settimana di maggio, ma fa già molto caldo. Mi trucco anche un pò, mascara, eyeliner e un rossetto nude. Prendo la borsa e sono pronta.

Faccio un bel respiro prima di suonare al campanello. Mi fa strano suonare per entrare in un posto di cui fino all'altro giorno ne ero quasi la padrona. Ma va bene così. Mi rifarò.

Claudia viene ad aprirmi, mi sorride calorosamente però mi saluta formalmente. Non è da lei. Poi, quando entro, mi rendo conto che ci sono molti clienti, alcuni molto importanti, come il commentatore Lanzetti. Alcune di queste persone le conosco, mi occupavo io delle loro cause.

Claudia mi fa cenno di avvicinarmi al suo bancone. Così faccio.
"È tanto che non ti si vedeva da queste parti. Come va?" mi chiede abbassando la voce.
"Va come mi vedi. Tu come stai?" rispondo imitandola.
"Bene, il lavoro è duro, hai visto quanti clienti? Quasi la metà erano i tuoi. Ma non voglio annoiarti con queste cose"
"In realtà è proprio per questo che sono venuta. Hai delle novità sulle mie dimissioni?"
"Ehm... In realtà no, dovresti chiedere a..."
"No" la interrompo alzando la voce, poi continuo riabbassandola. "No, puoi farlo tu per me?"
"Non lo so, ci posso provare. Anche se a me non darà ascolto"
"Per favore. Non te lo chiederei se non fosse importante"
"Aspetta qui" dice, e con un sorriso va verso il suo ufficio.
Io resto appoggiata al suo bancone, non voglio girarmi e vedere quella gente. Saranno circa una decina. Sento le loro occhiate addosso.
Claudia sbrigati

Dopo qualche minuto Claudia ritorna.
"Giulia, mi dispiace, ha detto che non firmerà niente se non sarai tu a chiederglielo"
"OK" è l'unica cosa che riesco a dire.
Resto lì immobile, abbasso la testa, sospiro, alzo i cappelli davanti al viso, alzo la testa.
Bastardo egoista del cazzo - penso - devo chiedertelo? Va bene sto arrivando.
Senza pensarci due volte vado verso il suo ufficio come una furia. Non me ne frega un cazzo se quelli seduti lì mi guardano stupiti e sparlano. Non me ne frega un cazzo se Claudia mi chiama a voce alta. Non me ne frega un cazzo degli altri avvocati che mi fissano. Non me ne frega un cazzo di niente ora. Ora voglio solo risolvere questa questione una volta per tutte.
Apro la porta del suo ufficio ed entro sbattendo la porta alle mie spalle. Vado diritta verso la scrivania, ci poggio le mani sopra e inizio a urlare. Di certo non sono qui per un accordo pacifico.

//spazio autrice
Ed ecco qui che si scatena la furia. Ero troppo emozionata mentre scrivevo questo capitolo, e anche l'altro non sarà di meno.

Nel prossimo vedremo cosa succederà ora che si sono rivisti. Non aggiungo altro. La narrazione sarà continua per il momento. Cioè vedremo le stesse parti raccontate da ognuno di loro due. Vediamo cosa ne uscirà fuori.

E questo è tutto...
Al prossimo capitolo.

By baby
RagaxxaCrazy

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