Capitolo 7 (Tu... tu e lui?)

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La notte seguente non riuscii ad incontrarlo, come se lui avesse deciso di non farmi andare più. Avevo provato a forzare la porta, ma non ero riuscita ad aprirla in nessun modo. Avevo provato anche con delle chiavi, ma nessuna di loro sembrava voler entrare, come se davvero la porta fosse stata chiusa a causa della magia, come se la magia esistesse davvero.

Forse solo allora capii che probabilmente ero solo impazzita, che Harry e il suo mondo fossero nel verso senso della parola un sogno.

Avevo passato la notte insignia, ero riuscita a dormire sì e no un paio di orette, giusto perché il mio corpo aveva bisogno di riposo, ma neanche quelle due orette erano servite per incontrarlo. Sono stata una cretina, non dovevo farlo, non dovevo continuare ad infilare il dito nella piaga, dovevo solo stare zitta e farmi gli affari miei. Cosa si può fare? È semplicemente la mia indole, anche se tante volte la mia indole e il mio orgoglio l'avrei dovute mandare a quel paese, come avevo fatto con lui, con la sola differenza che a lui non dovevo dirlo, mentre al mio orgoglio sì.

Avevo parlato con Maggie, non quello che pensate voi, non di Harry per lo meno, semplicemente del fatto che in quel periodo fossi un po' sulle nuvole. Mi ero scusata, avevo messo una buona volta l'orgoglio da parte, cosa quasi impensabile per me, ma l'avevo fatto; non volevo rovinare l'amicizia con una delle pochissime persone che ancora mi erano vicine.

"Ma sei proprio sicura che non si tratti di un ragazzo?" Era forse la quindicesima volta che me lo chiedeva, negavo tutte le volte, ovviamente, ma lei mi conosceva, mi conosceva bene, di conseguenza sapeva che ci fosse qualcosa sotto, qualcosa oltre ai pochi soldi che avevamo in banca.

"Sono super sicura, Maggie, devi credermi... e tu invece? Mica mi avevi detto che dovevi uscire con Bradley?" Le chiesi, facendola annuire e, finalmente, cambiando discorso.

"Sì, dovevo uscirci, ma alla fine gli ho dato buca." Strabuzzai gli occhi.

"Ma sei pazza? È tipo il ragazzo più figo del quartiere e tu gli hai dato buca?" Lei fece le spallucce.

"Anche se fosse il ragazzo più bello del mondo, ciò non toglie il fatto che voglia solo portarmi a letto." Rispose poi.
"Almeno qualcuno si sarebbe dato da fare..." Sussurrai, alludendo al fatto che nessuna delle due era riuscita a fare qualcosa nel corso dei passati tre o quattro mesi.
"Ma smettila... e poi..." Iniziò lei, lasciandomi sulle spine. Sapeva benissimo quanto fossi curiosa.
Come si dice? La curiosità uccise il gatto.  E, devo ammettere, che il gatto si è quasi fatto investire.

"E poi cosa?" Chiesi, guardandola.

"Sai, Liam è un bel ragazzo." Iniziò.

"No... non dirmi che..." Dissi, sgranando gli occhi.
"Ci siamo baciati." Annuì lei, facendomi lanciare un piccolo urletto.

"Quando?" Quasi urlai.

"Shh... più o meno una settima fa." Rispose lei.

"Ed io lo so solo ora?" Le chiesi, rattristandomi un po'.

"È da una settimana che cerco di dirtelo, ma tu tutte le volte ti perdi nei tuoi pensieri..." Cantilenò lei, facendomi sentire più in colpa di quanto avrei dovuto.

"Quindi... Tu, tu e lui...?" Chiesi, cercando di cambiare nuovamente discorso.

"No, non stiamo insieme, non ancora per lo meno, ma devo ammettere che non mi dispiacerebbe." Ammise lei, facendomi sorridere.

"Sareste molto carini insieme, già vi shippo... I miam, maim liggie, dobbiamo scegliere la ship perfetta" Dissi io, ridacchiando.

"Ma smettila dai!" Mi diede una piccola spinta, facendomi ridacchiare.

"Guarda, stai diventando tutta rossa!" La presi in giro, spingendola appena e facendola andare a sbattere contro una ragazza.

"Daf! Sei una cretina!" Mi richiamò, facendomi notare che l'avevo fatta andare addosso ad una povera ragazza la quale stava camminando tranquillamente per i corridoi.

"Che ne sai, magari ora le cadono le cose dalle mani e un ragazzo si affretta ad aiutarla, alzano lo sguardo, incrociano le loro iridi e scoppia l'amore... dovrebbe solo ringraziarci." Risposi io, immaginandomi tutta questa storiella nella mia mente.
"Tu sogni troppo, te l'ho sempre detto." Disse lei, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Che avevo detto?
"Ma allora ora come vi comporterete? Come semplici amici o come due fidanzatini?" Chiesi, guardandola con occhi furbi.
"Non ne ho idea, ci siamo dati solo un bacio, non siamo niente." Rispose lei, con tono più triste, facendo le spallucce.
"Magari potresti provare a parlargli." Risposi facendo le spallucce.
"Non saprei... oddio, zitta cambiamo argomento- oh ciao Liam!" Disse tutto d'un colpo, non facendomi capire nulla.
"Hey Maggie, ciao Dafne." Sorrise, tenendo per un po' lo sguardo sulla ragazza rossa.
"Umh, io vado, mi sono appena ricordata che dovevo andare a chiedere a Charlotte gli appunti di inglese." Dissi, inventando sul momento, ricevendo uno sguardo di fuoco da parte di Maggie.
Cosa voleva? La stavo solo aiutando.
"Oh, ma se vuoi li ho io." Rispose Liam, ma subito lo stoppai.
"Non ti preoccupare, le dovevo anche dare indietro la... umh la penna che mi aveva prestato." E prima che potesse dire qualcos'altro me ne scappai via, lasciandoli da soli. Magari sarebbero arrivati a qualcosa.

****

"Non dirlo neanche per scherzo tesoro. Hai ragione, abbiamo bisogno di soldi, ma non c'è bisogno che anche tu vada a lavorare, non ora per lo meno. Ora devi pensare allo studio, quest'anno hai gli esami, devi dare il meglio... al massimo quest'estate, quando potrai avere del tempo libero." Asserì lei

"Ma mamma, devo." Risposi io, guardandola male.
"Invece no, sono stufa di dovervi vedere con la schiena spezzata e con le occhiaie per il troppo lavoro, voglio aiutarvi, voglio fare qualcosa di buono per questa famiglia!" Esclamai, alzando le braccia al cielo.
"Fai come vuoi." Ed è proprio in quel momento in cui preferisci uno schiaffo in pieno volto, piuttosto che una risposta del genere.
"Certo, lo farò." Risposi, cocciuta, uscendo dalla cucina e dirigendomi verso camera mia.
Era abbastanza tardi, avevamo appena cenato ed era uscita fuori questa conversazione. Da qualcuno avrò pur preso, testarda lei, testarda io.
Mi buttai a peso morto sul letto, facendo fare un rumoraccio alle doghe.
"Dovrei cambiare pure il letto." Sussurrai e me stessa.
Feci un gran sospiro e misi le braccia sotto la mia testa, guardando il soffitto bianco, con qualche accenno di muffa qua è là. Era davvero vecchia e ridotta male quella casa.
Harry mi mancava, potevo pure cercar finta di non pensarci o di non avere i suoi occhi nella mia mente, ma era difficile, tutto mi riportava a lui.
Che poi cosa c'avrò mai trovato di così interessante in quel ragazzo? Mi ci sono affezionata moltissimo in un mese e questa cosa è molto difficile per me, non sono mai stata abituata a dare tanta fiducia alle persone, eppure, con lui, la cosa è stata diversa. Sin da subito mi son sentita come se fossi stata a casa, come se lo conoscessi da una vita.
Alzai il sedere per togliere da sotto di me le coperte e metterle sopra, coprendomi. Presi il mio telefonino scrivendo un messaggio a Maggie, chiedendole come stesse e come fosse andata con Liam, dato che non avevo visto entrambi all'uscita da scuola.
Sperai per il meglio, per quanto adorassi la mia migliore amica, non avrei mai sopportato le sue lamentele, sarebbe stata capace di tenere il muso per mesi interi.
Mi girai e mi rigirai nel letto, finché finalmente non mi addormentai.
E, anche quella notte non vidi Harry, ma posso giurare di aver sentito la sua voce nel buio della mia mente.

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