"Signorina, mi scusi... hey!" Una voce richiamò la mia attenzione, mentre io ero intenta ad asciugare le tazzine appena uscite dalla lavastoviglie.
"Mi dica pure." Sorrisi cordialmente al signore sulla quarantina in piedi davanti a me.
"Sì, vorrei una ciambella alla crema ed un succo alla pesca, per favore." Mi disse la sua ordinazione, facendomi annuire.
"Certo, arriva subito." Dissi, girandomi per prendere dal frigo la bottiglietta di succo, pronta per versarlo dentro al bicchiere. Dopo avergli porto anche la sua ciambella mi sorrise e prese le sue cose portandole ad un tavolino dove una bambina era seduta in attesa della sua merenda.
Quanto la invidiavo, sfortunatamente non ebbi mai la fortuna di poter fare una cosa del genere, persino da piccola i miei genitori erano fin troppo occupati per potere badare a me, ma questo andava bene, se non lo avessero fatto, in quel momento saremmo stati sotto un ponte.
Zayn aveva parlato con il padre e il giorno dopo mi aveva inviato un messaggio affermativo, dicendomi che il posto sarebbe stato mio. Ovviamente non dovetti neanche presentarmi lì al bar, suo padre, Jack mi conosceva sin da quando ero in fasce, di conseguenza non c'erano neanche da fare tante cerimonie, fortunatamente.
Mi tirai su le maniche della mia maglietta e mi sistemai meglio la coda, prima di continuare a fare il mio lavoro.
"Mi scusi signorina, non è che mi darebbe il suo numero?" Una voce a me molto familiare si insinuò nelle mie orecchie, facendomi sorridere.
"Mi scusi signor Payne, ma io pensavo lei fosse già impegnato con la signorina qui presente Robinson." Risposi, indicando la ragazza rossa al suo fianco, la quale, ridacchiava.
"Ciao ragazzi, come state?" Chiesi poi, guardandoli.
"Tutto bene e tu? Non starai mica lavorando troppo." Mi chiese Maggie, facendomi scuotere la testa.
"Stai tranquilla, sto bene... volete prendervi qualcosa?" Dissi ai due ragazzi che subito annuirono.
"Per me un muffin al cioccolato." Disse subito Maggie facendomi annuire.
"Per me solo un caffè all'americana." Rispose Liam.
Subito mi misi all'opera, iniziando a prendere tutte le cose e poggiandole sul bancone davanti a me.
"A che ora stacchi?" Mi chiese Liam.
Alzai il braccio per guardare il mio orologio immaginario e dissi: "Tra esattamente ventiquattro minuti e quindici secondi." Risposi, facendo ridere entrambi.
"Era da tanto che non ti vedevo così felice..." Disse Maggie seriamente, sorridente, facendomi arrossire.
"Oh, grazie." Dissi, inclinando appena la testa e molleggiandomi.
"Vorrei tanto sapere il nome di questa persona che ti ha fatto cambiare così." Faceva di tutto pur di scoprire qualcosa su Harry, infilava il discorso ovunque.
"Se vuoi ritorno ad essere la stronza depressa di sempre." Risposi, facendo le spallucce.
"No, no tranquilla, va benissimo così." Alzò le mani in segno di resa, facendomi ridacchiare.
"Ora, seriamente, tra quanto stacchi?" Mi chiese Maggie.
"Che ore sono?" Chiesi.
"Le cinque e mezza." Rispose Liam.
"Finisco alle sei." Risposi.
"Allora ci andiamo a fare un giretto e poi ritorniamo qui a prenderti." Disse la rossa, facendomi annuire.
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Il ragazzo dei sogni.
FantasíaDafne è una ragazza qualunque, con una vita normale, ottimi voti a scuola e dei genitori amorevoli. Ma un giorno tutto cambia, una porta segreta, un ragazzo perfetto, un mondo parallelo... Sarà la realtà o solo frutto della sua immaginazione? "Fors...