Capitolo 14 (Prom)

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Finalmente il fatidico giorno del ballo era arrivato. Nei giorni precedenti, quando ne avevo avuto tempo, ero uscita insieme a Maggie per poter andare a comprare un vestito adatto per il ballo. So benissimo di aver detto che i soldi che avrei guadagnato con il mio lavoretto li avrei utilizzati per aiutare la mia famiglia, ma togliersi una volta ogni tanto uno sfizio non fa male.

Ovviamente non avevo esagerato, non avevo fatto come aveva fatto Maggie, non avevo speso quasi quattrocento dollari per un vestito, ma era comunque molto carino.

"Oddio siamo in un ritardo madornale! Dobbiamo assolutamente muoverci! A breve arriverà la parrucchiera!" Maggie si alzò di scatto dal suo letto dopo aver controllato l'orario sul telefonino.

"Ma cosa blateri! Il ballo inizia alle nove, ora sono appena le due e mezza!" Alzai gli occhi al cielo, guardandola.

"Ti vorrei far notare che dobbiamo entrambe farci la doccia, farci i capelli, truccarci e vestirci! Siamo in ritardo!" Iniziò a gridare, facendo avanti e indietro per la sua grande camera, mentre alzava le braccia al cielo ed imprecava in tutti i modi possibili ed immaginabili.

"Quindi non hai neanche intenzione di mangiare..." Capii io, alzando gli occhi al cielo.

"Se vuoi, potremmo mangiare ora, ma niente carboidrati, mi gonfiano la pancia." Rispose lei.

"Facciamo così, dopo aver finito di fare i capelli, quindi verso le cinque e mezza, io mi ordino una pizza, se tu vuoi, ti puoi unire, se no, per me, puoi pure morire di fame." Dissi sinceramente, cercando però di non essere troppo rude.
"Va bene, va bene, ma niente patatine, chiaro?"
"Super chiaro!"

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"Oh mio dio, l'ho sempre detto che quella pizzeria fa le patatine migliori al mondo!" La rossa gemette, portando alla bocca l'ennesima manciata di patatine.

"E per fortuna che le patatine non le volevi." La presi in giro, ricevendo uno sguardo di fuoco.

"Siamo in perfetto orario, ora ci manca solo di truccarci e vestirci, poi saremo pronte per i nostri principi." Cambiò argomento, facendomi ridacchiare.

"Eh già." Sorrisi io.

"Senti un po', ma quindi tu e Zayn... vi siete baciati?" Quasi non mi strozzai con un pezzo di pizza, guardandola.

"Certo che no, mica sono una sgualdrina come te!" Dissi, prendendola sul ridere.

"Ma come no! È un gran figo, niente da togliere a Liam eh, è sempre stata la tua cotta quando eri piccola, perché non provarci! Chi lo sa, magari sta sera ci scatta il bacio!" Se avevo detto che Maggie era una ragazza razionale, queste erano le poche eccezioni nelle quali iniziava a farsi filmini mentali, dando sfogo alla sua fervida immaginazione.

"Ma smettila, lo sai benissimo che gli voglio un gran bene e che è solo un fratello per me." Risposi, facendole alzare un sopracciglio.

"Allora perché lo hai invitato al ballo?" Mi chiese.

"Perché, magari, non volevo fare la terza incomoda con te e Liam?" Chiesi retoricamente, facendole alzare gli occhi al cielo.

"Ma smettila, non ti abbiamo mai fatta sentire in quel modo!" Disse lei, facendomi ridacchiare.

"Ma no, ti pare? Solo quella volta in cui iniziaste a baciarvi mentre eravamo seduti su una panchina in mezzo al parco, oppure quella volta in cui io dovetti andarmene via da casa tua, quasi a calci, perché era arrivato Liam?"

"Va beh, quelli sono dettagli, niente di particolare." Rispose lei, prendendo i cartoni della pizza per buttarli via.

"Comunque, ora dobbiamo rimetterci all'opera. Sono le sei e dieci, i ragazzi arriveranno per le otto, in modo che noi potremmo essere in perfetto orario, se non in anticipo e manca un'ora e cinquanta." Disse, prendendo il telefono e guardando l'orario.

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