One Man Show

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Ciao ragazzi! Finalmente ho più tempo libero perchè sono appena uscita da un mese molto impegnativo per lo studio e gli esami. Spero che questo capitolo vi piaccia! Ci vediamo sabato prossimo (26 maggio). PS chi è che non adora Nick e Maya e la loro amicizia? *___* 

-Fran


"I'm a one man show (one man show)

I don't need no one (need no one)

I'll be fine alone (fine alone)"

- "One Man Show" Jonas Brothers


Miley aveva mandato a Nick decine e decine di messaggi sia via telefono sia sui social, e aveva provato a chiamarlo almeno tre volte al giorno. Ma non aveva ottenuto nulla e quella situazione la stava facendo ribollire di rabbia. Mentalmente aveva già insultato il ragazzo almeno un milione di volte. Era passata una settimana da quando era andata a casa di Nicholas e le aveva raccontato tutto e lui l'aveva deliberatamente ignorata.

Aveva ignorato tutte le sue chiamate e tutti i suoi messaggi.

Senti rifai il test. Fino a quel momento io non ci voglio avere niente a che fare.

Le parole di Nick le rimbombavano in testa senza tregua.

Ora si ricordava perché l'aveva lasciato: perché era uno stronzo insensibile, ecco perché. Perché non era così tanto sconvolto quando se la era sbattuta due mesi fa.

Come poteva comportarsi in quel modo? Miley odiava come i media continuavano a dipingere Nick: come un bravo ragazzo: sempre gentile e disposto ad aiutare gli altri, con un fisico perfetto, sempre pronto ad aiutare i bambini malati in ospedale.

Peccato. Nick si premurava tanto dei figli degli altri, ma non gli importava minimamente di suo figlio.

Anzi del suo unico figlio.

-Baby J. mamma risolverà ogni cosa ok? Non ti devi preoccupare-.

Miley sospirò pesantemente mentre si girava e rigirava nel grande letto vuoto. Erano già due giorni che si alzava dal letto solo per andare in bagno e mangiare qualcosa. Sapeva che doveva nutrirsi bene e, se non fosse stato per sua madre e suo padre che si erano trasferiti in pianta stabile a casa sua, non avrebbe mai saputo cosa fare. In quei giorni aveva proprio bisogno di loro, si era riscoperta bambina. E Billy Ray e Tish la aiutavano a riempiere il vuoto della casa deserta. Era tornata a Los Angeles da pochi giorni.

Liam se ne era andato. Aveva preso le sue cose – inclusi quasi tutti i mobili della loro enorme e costosa villa hollywoodiana – ed era uscito dalla sua vita sbattendo la porta con rabbia e urlando come un matto.

Alla fine gli aveva detto tutta la verità sul bambino e farlo, doveva ammetterlo, era stata la cosa più difficile della sua vita. Ma anche la migliore.


-Che cazzo significa? Che cazzo significa?- il volto di Liam era rosso di rabbia.

A Miley pareva di rivivere la scenata che le aveva fatto Nicholas una settimana prima. Liam le faceva paura però quando si arrabbiava, lo temeva; ma soprattutto temeva l'idea di perderlo per sempre perché per anni era stato il centro del suo mondo.

-Liam non urlare ti prego...- Miley chiuse gli occhi e desiderò nuovamente di scomparire. Sarebbe stato meglio per tutti e avrebbe fatto meno casini.

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