Hello beautiful

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"Cause I could go across the world

See everything and never be satisfied

If I couldn't see those eyes"

- "Hello Beautiful" Jonas Brothers



Miley sentì il rumore delle chiavi nella serratura e l'abbaiare dei cani, segni inequivocabili che Nick era tornato.

Si tirò su le coperte fin sopra la testa e le sue mani indugiarono subito sulla pancia. Sebbene ce l'avesse a morte con lui il suo cuore si fece più leggero. Era tornato.

Lo sentì posare le chiavi e camminare lungo il corridoio. La luce fioca la investì e chiuse gli occhi con forza. Non era pronta ad affrontarlo.

Nick sospirò pesantemente. Si sedette sul letto e Miley si raggomitolò su se stessa per difendersi.

-Mi dispiace e ti amo- sussurrò Nick, temendo che Miley stesse già dormendo.

Certo che gli dispiaceva, l'aveva fatta sentire una merda. Miley non aveva nemmeno raccolto da terra i vestiti di quella puttana tanto le facevano ribrezzo. Gli aveva lasciati nel punto esatto in cui Nick li aveva gettati. L'unica cosa che aveva fatto era rintanarsi nel grande letto vuoto e piangere a dirotto. Aveva avuto paura di aver rovinato tutto. Aveva avuto paura che la litigata avrebbe portato Nick via da lei. Che l'avrebbe considerata come una pazza squilibrata, che l'avrebbe cacciata, che avrebbe deciso di non rivolgere la parola per giorni. Ed invece era tornato.

Grazie a Dio era tornato.

-Ti amo- ripetè lui –Mils non fare così. Non puoi avercela con me in eterno per dei vestiti!-.

Miley strinse ancora di più le coperte, ma Nick era molto più forte di lei. Fece resistenza e le tirò via. La ragazza chiuse gli occhi così forte che le palpebre le fecero quasi male. Non era pronta ad un'altra scenata, non voleva trovare delle giustificazioni per la loro litigata, non voleva affrontare l'argomento "Olivia" non voleva parlare di Liam; o di quanto fossero stati ingenui lei e Nick a pensare che potevano costruire tutta una relazione in una giornata.

-Ehi piccola- la voce di Nick era dolce. Non era per niente accusatoria, non sembrava nemmeno più arrabbiato –ascolta sono stato un completo idiota ad aggredirti in quel modo Miley. Sono mortificato davvero. Io... io di solito non sono così. Non alzo mai la voce. Ecco non so proprio cosa mi sia preso-.

Miley aprì gli occhi e lo fissò, ma non proferì parola. Voleva metterlo alla prova. Voleva vedere se teneva veramente a lei o se fosse lì solo per il bambino o per una scopata occasionale. Perché a quel punto si stava chiedendo se lui da lei volesse solo del sesso. Cosa immaginava? Come immaginava il loro futuro? Vivere da separati in casa e fare sesso occasionale? Beh non era quello che cercava lei. Doveva conoscerlo di nuovo, ma la tempistica stava rendendo le cose davvero difficili.

Nick si sdraiò accanto a lei e la ragazza si immobilizzò e si portò entrambe le braccia sulla pancia per proteggerla. Non sapeva perché l'aveva fatto, era un gesto istintivo. Sentiva di dovere proteggersi.

Era la prima volta che lei e Nicholas si trovavano così vicini – e con i vestiti addosso - in un letto e tutto quello la stava mettendo a disagio. Poteva sentire i suoi respiri caldi sul volto, poteva quasi percepire il battito del suo cuore.

-Che vuoi?- Miley non voleva essere scortese. Non voleva litigare di nuovo, ma il suo tono di voce risultò comunque lamentoso alle orecchie di Nick. Aveva pianto. Il ragazzo poteva capirlo benissimo dal trucco sfatto e dagli occhi rossi e gonfi. Si sentì un completo fallito. Doveva essere un compagno per Miley, doveva supportala e sopportala, doveva farla sentire speciale ed amata. Non voleva recarle altro dolore.

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