Capitolo 48

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Madison's P.O.V

<Si cazzo>dice soddisfatto.
<Ora devo riuscire a slegarmi>
Intravedo la libertà, ma sicuramente non sarà cosi semplice.
Con il coltello cerco di tagliare la corda.
<Manca poco, stai attenta>
Taglio la corda e una mano si libera.
Dopo mi accorgo che la mia mano sta sanguinando dato che mentre tagliavo la corda mi sono tagliata.
Ma non è di certo un graffio a fermarmi.

<Grande!>Christopher esulta.
Con la mano sciolta, libero l'altra.
Mi alzo e le mie gambe sono le più felici del mondo in questo momento.

Con il coltellino slego Christopher, un pò debole si alza.
<Ce la fai?>
<Si Mad>
<Abbiamo questa notte per andarcene, una volta che riprenderemo le forze torneremo a combattere..>
<Va bene, come usciamo di qui?>
<Provo con una forcina>
<Una cosa tattica>
<Esatto>
Mi abbasso e comincio a forzare la serratura.
Dopo pochi secondi si apre.
Menonale che per andare a quella festa mi ero attrezzata.
<Christopher>mi guarda aspettando che parli.
<Sono bravi, sanno delle mie capacità, non credere che appena usciamo dalla porta siamo liberi, suonerà un allarme e forse neanche usciremo>
<Cosa costa provare>dice impanicato ma deciso.
<Costa la nostra vita, ma dobbiamo per forza metterla in gioco per salvarla.>
<Madison>ora sono io a guardarlo aspettando che parla.
Si avvicina poggiando le sue labbra alle mie.
<Affrontiamolo insieme>dice sforzando un sorriso.
Faccio un piccolo sorriso e mi giro verso il futuro.

Comincio nel togliermi i tacchi mi darebbero solo d'impiccio.

Che razza di posto è questo?
Andando avanti ce un corridoio stretto e bianco.
<Andia>comincia Christopher.
<Shh>dico fermandomi e ascoltando alcuni passi che si avvicinano.
<Oggi tocca a noi fare da guardia>sento dire da una persona.
Questo vuol dire che ne sono due.
Torniamo indietro prima che svolgono l'angolo e fortunatamente non ci vedono.
Ci sono tre porte qui, tra cui una dove siamo stati in tutto questo tempo.
<Non entrare là>sussurro.
Riafferro la forcina dai miei capelli e velocemente apro una delle altre due porte, quella più vicina.
<Veloce veloce>dico.
Appena loro risvolgono l'angolo io chiudo la porta.
<Per un soffio>dice sussurrando.
<Resteranno qui per tutta la notte, cosa facciamo?>chiedo.
<Sono armati, se usciamo saranno guai per noi, la porta in teoria è a chiave non dovrebbero vedere che non ci siamo, ma non si sa mai>
<Speriamo, ma come facciamo?
Anche se non se ne accorgono domani arriverà Nate con gli altri componenti e ci cercheranno d'appretutto>
<Questo lo so>dico disperata.
<Vediamo cosa ce>
Dentro si vede pochissimo dato che è tutto scuro, fuori è notte e ce solo una finestra.
Qui le finestre sono tutte tipo prigione, piccole e con le sbarre.
<Quella è una lampada?>dico pianissimo.
Lui si avvicina e silenziosamente l'accende.
Al centro ce una scrivania con un computer, dietro a sinistra dei cassetti.
Mi incammino verso i cassetti.
Li apro e dentro ci sono dei vestiti maschili, apro gli altri e ci sono di giubetti anti-proiettile.
<Questi possono servirci>dico lanciandogli un giubbetto.
<Vedi ai cassetti nella scrivania>sussurro.
Guardando bene ci sono dei leggins, saranno di quella ragazza.
Devo ancora capire chi è in verità.
Con questo vestito è impossibile combattere quindi prendo i leggins e comincio a infilarli.
Poi tolgo il vestito restando in reggiseno e prendo una maglia maschile.
Meglio di niente, con quel vestito ero praticamente nuda,mi dispiace per Sophia però, se riuscirò gliene comprerò un altro anche se con tutti quei vestiti che ha non credo gli serva.

<Mad guard>si gira verso di me.
Resta in silenzio.
<Cos'è non hai mai visto una ragazza in reggiseno?>
<Emm o-ovvio che si>dice.
Mi pareva che mentre si scopava le ragazza in bagno non era così timido.
Infilo la maglia.
<Cosa stavi dicendo?>
<Ci sono delle armi qui>
Vado subito dove si trova lui e quello che dice è vero.
<Cazzo è perfetto!>
<Si..ci serviranno>
<Intanto infiliamoci i giubetti e mettiamoci davanti alla porta in modo da sentire quello che dicono...>

Dangerous life (bad girl){IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora