Capitolo 15

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Diana's P.O.V

Sono passati dieci giorni dalla festa.
La scuola va malissimo, tra note e brutti voti ormai sono la più odiata dai professori.

Ho smesso di uscire con il gruppo di Christopher per paura che possono sospettare, anche se penso che ormai lui sospetta molto più degli altri.

Comunque con Sophia continuo a parlarci e anche con gli altri quando li incontro per i corridoi.

Organizzavano sempre qualcosa e ogni volta mi invitavano a partecipare ma io rifiutavo con delle scuse, ormai ci hanno perso le speranze e non mi chiedono più niente fortunatamente, anche se mi dispiace, infondo erano tutti simpatici.

Però io mi chiedo perchè quando  Christopher mi ha visto con una pistola in mano è rimasto sconvolto?
È impossibile che non hanno una cazzo di pistola in casa essendo la gang più forte.

Salgo in macchina e raggiungo la scuola pronta per un'altra nota e tante occhiate di Christopher che per mia sfotuna è il mio compagno di banco.

Mi siedo al banco per la prima ora di italiano.
Già dormo.

<Allora ragazzi..>
<Che palle>sbuffo
<Non ti va tanto a genio la scuola eh! >
<No Christopher, perchè a te si?>dico un pò scocciata.
<No, ma tu batti tutti>
Lo ignoro, e intanto bussano alla porta.
<Avanti!>
<Salve professoressa, scusi per il disturbo>
<Non preoccuparti>
<Devo dare questo bigliettino a una certa Madison.>
CAZZO!!!!
<Hai sbagliato classe evidentemente, qui non c'è nessuna Madison!>
<No la classe è questa, sono sicuro di non essermi sbagliato>dice il ragazzo guardandomi.
Porca boia!
Tutti cominciano a parlottare.
<La conosco>
<Cosa Diana?>
<Io la conosco, glielo posso dare alla fine dell'ora..>mentre parlo Christopher mi guarda attentamente e un pò accigliato.
<Va bene>
Il ragazzo si incammina verso di me.
<Prego, D-i-a-n-a>scandisce bene il mio nome per poi andarsene.

Lo guardo raggiungere la porta ringraziare la prof, girarsi, farmi un'occhiolino e uscire definitivamente dalla classe.

La prof ricomincia a spiegare. Faccio un sospiro.
Piano piano apro la busta sapendo già il contenuto.

<Non si aprono le cose degli altri>
<Infatti è roba mia>
<Come? Non era di Madison?>mi guarda sospetto.
Cazzo, perchè ci casco sempre.
<N-no è c-che Madison è-è il mio secondo nome>
<Il tuo secondo nome?>
<Si il mio secondo nome..>
<E come mai dici che è una tua amica?>
<Non mi piace come nome e non voglio dirlo agli altri e quindi dico che è una mia amica.>
<A me piace il nome Madison>
<A te non a me.. e ora stai un pò zitto>dalla faccia sembra che non ci abbia creduto.

Continuo ad aprire la busta.
<Che ti guardi?>
<Niente, solo che è un pò strano che ti arriva una busta a scuola no?>
<Non sono fatti tuoi ed ora girati>sbuffa.

Lui sbuffa?
Mi sta rompendo il cazzo da tre ore dovrei essere io quella che sbuffa non lui!

Mi concentro sulla busta.

<E poi perchè ha scandito bene il tuo nome quando ti ha dato la busta?Non è normale come cosa!>

<Ma ti stai zitto?>
<Okay ma stai calma!>

Oddio, tra poco gli spacco la faccia!

Mi riconcentro sulla busta cercando di aprirla finchè:
<E poi perchè ti ha fatto l'occhiolino? Lo conosci? È un tuo sposimante?>

<Ma porca troia, zitto no? Hai rotto il cazzo, ma quanto parli?>urlo.

<Diana e Christopher, FUORI!>

Sbuffo alzandomi e stessa cosa fa lui.

Esco,mi siedo alle scale e Christopher mi raggiunge e fa lo stesso.

<Tra tutti i posti proprio qui devi stare?>sospiro.

Mi allontano e finalmente apro la busta:

Pronta?
N

Lo sapevo..Nate.
È arrivato il momento tanto atteso.
Però non so come andrà a finire..
io contro una gang intera..
..una gang fortissima,
sarà molto difficile.

Mentre penso la lettera mi viene trappata dalle mani.
<Christopher porca merda dammi quella cazzo di lettera>lo rincorro.

<Ragazzi non dovete stare in classe voi?>arriva la bidella.

<No>la lascio perdere e finalmente lo prendo.

<Cosa vuol dire pronta? E poi questa N? Cosa nascondi Diana?>faccio sospiri molto profondi.

<Vuoi sapere cosa vuol dire?>mi avvicino finchè ci troviamo faccia a faccia con pochi centrimetri di distanza.
<Esatto>
<Ecco cosa vuol dire>dico tirandogli un forte calcio in mezzo alle palle.

<Aaaa>si piega in due dal dalore finché non cade a terra come un deficente.

<Stronza!>
<Spero che non avrai più sensibilità alle parti basse da non poter più scopare con la tua ragazza e tutte le tue altre mignottelle>

Si incazza ma non riesce neanche a parlare quindi mi giro ed esco dalla scuola incamminandomi verso il bar per prendere un caffè.

Non mi interessa se la scuola non è finita e se ora uscirà la professoressa e vedrà Christopher buttato a terra mentre io me ne sono andata.
Mi prenderò una sospensione?
Non mi frega, una in più una in meno..cosa cambia?

Arrivo al bar, mi siedo e prendo un caffè.

Mentre bevo penso, penso che tra poco morirò, ci sono poche possibilità di sopravvivere, ma me ne potrò andare solo quando Nate sarà morto, morirò felice se lui morirà prima di me, voglio una vendetta, una bellissima vendetta!
E non mi importa se io non ci sarò più, perchè bhè, ne è valsa la pena.
Anche se volevo salutare per l'ultima volta Mike e tutti i miei amici.
Volevo uccidere anche il ragazzo che aveva ucciso mio fratello quella sera.. ma non si è potuto trasferire a Miami e non posso andare nella mia città..sarebbe un casino.

Fisso il vuoto.
Il silenzio è la cosa che mi rende più triste.
Tu sei lì mentre guardi il vuoto e immagini cose che..lasciamo perdere.
Non c'è una volta che quando una persona fissa il vuoto è felice.
Tutte persone tristi che immaginano molte cose brutte per poi rendersi conto che quelle cose rappresentano la loro vita..
Il loro passato..
Ho sempre amato il nero in tutta la mia vita.
Forse perchè il nero è il niente ma stranamente per me è il tutto.

<Ciao ragazza, come ti chiami?>

Alzo lo sguardo e davanti a me, seduto al mio stesso tavolo, ovviamente senza il mio permesso, c'è un ragazzo moolto carino con al collo una macchinetta fotografica, ma dalla faccia si vede che è un coglione.

<Non ti fotte>
<Come puoi dire che non mi fotte se invece è il contriario?>ecco, come pensavo.

<Okay me ne vado>faccio per alzarmi.

<Dove vai?>
<A fanculo, vieni con me?>
<Con molto piacere>fa un sorrisetto.
<Allora vai avanti tu visto che non so la strada..sai immagino che per tutte le volte che ci sei andato sai il percorso a memoria..non è ora che ti trasferisci lì? Sennò poi consumi troppa benzina..ah i ragazzi di oggi! oltre che coglioni anche privi di intelligenza>mi giro e me ne torno a casa.
Okay era pessima come battuta..ma sai quanto mi frega!

Dangerous life (bad girl){IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora