“Come è stata la tua giornata tesoro?” chiese mia madre dopo essermi precipitata dentro casa.
La rabbia dentro di me non si era placata affatto ed il mio corpo emanava furia pura. Sbattei la porta con rabbia facendo voltare mia madre verso di me, la quale mi guardò con un espressione a dir poco scioccata. Era in cucina con uno straccio appoggiato sulla spalla ed una confezione di piselli surgelati in mano.
Io e mia madre condividevamo lo stesso aspetto fisico: stessi lunghi capelli castani, stessa forma del viso e stessi lineamenti per quanto riguardava il corpo. L’unica cosa che ci differenziava erano i nostri occhi. I suoi erano infatti verdi mentre i miei, come quelli di mio padre, erano di un intenso marrone scuro. Ciò dimostrava che anche lui aveva contribuito alla mia creazione anche perché, se non fosse stato per quel piccolo dettaglio, si poteva certamente dire che ero il clone di mia madre.
“Cos’è successo?” chiese lei incurvando le spalle in segno di disappunto.
Tolsi lo zaino dalle mie spalle e calciai le scarpe verso l’angolo della stanza fissando mia madre con un espressione furiosa.
“Sono stanca della scuola” le mimai mentre le passavo accanto.
Non volevo fare altro che andare nella mia stanza e allontanarmi da tutti quei problemi che mi invadevano il cervello ascoltando un po’ di musica, ma sapevo che mia madre non era mai stato quel genere di persona che mi avrebbe lasciata andare senza prima darle una spiegazione.
“Fermati” urlò, facendo rimbombare il suono della sua voce per tutta la stanza, la quale comprendeva sia la cucina che il soggiorno.
Lentamente mi voltai per guardarla. Incrociai le braccia al petto ed iniziai ad aspettare impazientemente che continuasse.
“Che succede?” chiese con voce più tranquilla.
Scossi la testa facendole capire che non me la sentivo di intraprendere una conversazione riguardo a ciò che mi stava succedendo.
Sciogliendo le braccia dal petto iniziai a mimare velocemente. “Devo soltanto abituarmi alla nuova scuola. Non preoccuparti”.
Finito di gesticolare l’ultima parola della frase mi allontanai, salendo al piano di sopra in direzione della mia stanza. La voce di mia madre echeggiò di nuovo tra le pareti della casa ma le parole erano incomprensibili e le mie orecchie si rifiutavano di capire. Entrai velocemente nella mia stanza e chiusi la porta alle mie spalle.
Quello era ancora un posto che definivo ‘sconosciuto’ poiché le pareti di quella stanza non erano accoglienti quanto quelle della mia vecchia camera da letto. La mia vecchia stanza infatti era stato il primo posto che avevo chiamato ‘casa’. Il giorno dopo la mia nascita venni riposta in una culla la quale era circondata da quelle quattro mura e il giorno dopo il mio incidente andai a dormire in quello stesso letto. Quello era il posto in cui dormivo, giocavo o facevo i compiti. Era il mio luogo sicuro dove nessuno aveva bisogno di parlare. Non venivo giudicata o messa in ridicolo di fronte a nessuno poiché nessuno era autorizzato ad entrare in quella stanza a parte me. Era il posto che mi permetteva di evadere quando la vita reale diventava ingestibile.
Invece in quel momento mi trovavo lì: in quella vecchia stanza senza ricordi e dove la sicurezza che cercavo non c’era. Si, ammetto che erano presenti degli oggetti appartenenti alla mia vecchia camera da letto ma sembravano non essere al loro posto lì dentro. Nulla però aveva una residenza permanente, inclusa me.
Mi buttai sul letto e affondai il viso tra i cuscini. Fortunatamente avevano mantenuto lo stesso odore della mia vecchia casa anche se sapevo che a breve avrebbero acquisito quello della mia nuova abitazione. Dopo aver preso un profondo respiro mi girai ed iniziai a fissare il soffitto. Senza distogliere lo sguardo raggiunsi con la mano il comodino e presi il telecomando a distanza dello stereo e premetti il tasto play permettendo così alla musica di diffondersi per tutta la stanza.
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Speechless [H.S.] (Ita) IN REVISIONE
FanfictionLa storia che segue non é mia ma appartiene a Duckiilovesyou66. Questa é soltanto una traduzione quindi se ci fossero problemi per quanto riguarda la grammatica e l'ortografia sentitevi liberi di farmelo sapere. Buona lettura Xx. "It's been 14 years...