Guidai verso la casa di Harry con la vista sfocata a causa delle troppe lacrime. La strada ed i cartelli erano le uniche cose che riuscivo relativamente a distinguere. Potevo soltanto immaginare cosa stesse succedendo a casa di Harry. Sapevo che litigava spesso con la madre, tuttavia questa volta la situazione sembrava aver raggiunto un livello di violenza nuovo a tutti quanti.
Nel momento in cui arrivai all’esterno di casa Styles, fui accolta da una situazione apparentemente normale. Soltanto il salotto sembrava essere l’unica stanza illuminata, ciò lo intuii dalla luce che filtrava dalle tende chiuse. Dall’esterno tutto sembrava essere tranquillo. Come qualsiasi altra casa americana, come qualsiasi altra casa pittoresca in zona.
Scesi dall’auto ed iniziai ad incamminarmi verso la porta. Nel momento in cui venni a contatto con l’aria gelata, ebbi la possibilità di udire le prime urla. Erano assordanti. La notte continuava ad apparire tranquilla all’esterno, tuttavia sapevo che entrando non avrei incontrato altro che il caos più completo.
I miei occhi si diressero verso la casa sulla destra, incontrando una giovane donna affacciata alla finestra della cucina. La sua sagoma fu ben visibile grazie alla luce posizionata dietro di lei. Era ovvio che i vicini sentissero ciò che stava succedendo, tuttavia nessuno sembrava intenzionato ad intervenire. Prendendo un profondo respiro mi avvicinai alla casa. La porta principale era spalancata, rendendo così possibile alla luce artificiale della casa di espandersi anche all’esterno. Appena entrai iniziai subito a guardarmi intorno.
Harry e sua madre si trovavano nel bel mezzo del salotto ormai completamente distrutto. Il tavolino da caffè era capovolto a terra, lo schermo del televisore era rotto e la lampada era ormai a terra completamente a pezzi. Nessuno dei due sembrava avermi notata, probabilmente a causa del fatto che le loro stesse voci erano talmente rumorose da nascondere il suono dei miei movimenti.
Non avevo mai incontrato la madre di Harry prima d’allora e quella non era di certo la prima impressione che avrei aspettato di farmi sul suo conto. Si trovava poco distante da Harry, tuttavia la sua minuta figura era parzialmente nascosta da quella di quest’ultimo. Aveva dei corti capelli ricci, simili a quelli di Harry. La somiglianza con la donna che mi ero aspettata di incontrare era sbalorditiva, se non per un accentuata differenza.
La donna difronte a me, infatti, era decisamente ubriaca, con i capelli arruffati ed il trucco sbavato. Le parole che pronunciava risuonavano poi difficilmente comprensibili.
“Non hai il diritto di definirti nostra madre!” urlò Harry.
Era decisamente fuori di sé dalla rabbia. Superava di gran lunga la rabbia nei confronti di Logan e Ryan che avevo visto nei suoi occhi quella notte nel bosco. I suoi capelli ricci apparivano più arruffati del solito e il suo viso aveva assunto una sfumatura rossa, la quale dedussi fosse causata da uno schiaffo da parte della madre.
La madre di Harry apparve determinata nella sua risposta, “Non ho mai voluto essere vostra madre. Volevo essere la madre di Amelia ma per colpa tua ora lei è morta”.
Questo sembrò essere un colpo basso per Harry, troppo basso. Tanto che il dolore fu l’unica espressione che riuscii ad intravedere sul suo volto. Tuttavia, la sua risposta fu immediata, “Stronza”. Successivamente si voltò e scagliò un pugno contro il muro gessato.
Un forte piagnucolio si udì dal piano superiore dirigendosi successivamente verso l’ingresso. Come se fossi stata invisibile raggirai il salotto e mi diressi verso quei lamenti, cercando costantemente di ignorare le urla assordanti della madre di Harry.
Sbirciai all’interno della prima stanza che incontrai, ma tutto quello che trovai fu soltanto un bagno vuoto. La casa di Harry era ancora sconosciuta per me, quindi era palese il fatto che non sapessi come orientarmi tra le varie stanze. La seconda stanza si rivelò essere identica alla prima: un bagno vuoto. Un altro forte suono provenne dal salotto, seguito da un pianto assordante. Aprendo la porta successiva incontrai le piccole e spaventate figure di Lucy, Finn e Tobias, i quali si trovavano raggruppati in cerchio a terra.
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Speechless [H.S.] (Ita) IN REVISIONE
Fiksi PenggemarLa storia che segue non é mia ma appartiene a Duckiilovesyou66. Questa é soltanto una traduzione quindi se ci fossero problemi per quanto riguarda la grammatica e l'ortografia sentitevi liberi di farmelo sapere. Buona lettura Xx. "It's been 14 years...