Capitolo 20

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Mi sedetti in macchina con le braccia attorno al mio corpo. Ryan si accomodò accanto a me e Logan si mise alla guida. Il mio corpo tremava incontrollabilmente e sentii le lacrime punzecchiarmi gli occhi, ma non decisi di dare loro il piacere di vedermi piangere. Non avevo idea di dove mi avrebbero portata ma non avevo dubbi sul fatto che non sarebbe stato un bel posto.

“Svolta a destra” disse Ryan alzando la voce e facendomi sussultare.

Il grosso furgoncino andò rapidamente a destra, facendo così scivolare il mio corpo verso quello di Ryan. Velocemente ripresi la mia precedente posizione.

L’intero veicolo puzzava di alcool e un gran numero di bottiglie vuote erano sparse noncurantemente ai piedi dei sedili.

Guardando fuori dal finestrino vidi le luci della città diventare sempre più lontane, non mi ero mai allontanata così tanto. Durante il mio breve tempo qui avevo visitato soltanto poche volte i luoghi poco distanti dal centro città. Mi limitavo infatti a rimanere in camera mia ad ascoltare la musica oppure ad andare a casa di Harry per passare un po’ di tempo con la sua famiglia.

“Ryan” disse Logan distogliendo gli occhi dalla strada per poi posarli su me e Ryan, “Stiamo andando al Widow’s Peak giusto?”.

Ryan annuì, “Dove altro pensi dovremmo andare?”.

Nervosamente mi morsi il labbro. Avevo ancora sentito parlare di questo ‘Widow’s Peak’. Si trovava nel cuore di un bosco al di fuori della città. Era il tipico covo di drogati che nessuno sarebbe mai riuscito a trovare. Dopo essermi guardata intorno indicai la mia borsa sul sedile anteriore al mio. L’avevano presa insieme al mio telefono nel momento in cui mi avevano caricata sul furgoncino.

Avevo bisogno di un piano per evadere ma nessuna idea stuzzicò la mia mente. Non ero mai stata una che andasse pazza per la violenza, spesso risolvevo i miei problemi con il supporto di un adulto e, recentemente, anche grazie a Harry ma ora, invece, toccava a me. Dovevo essere la mia stessa eroina.

“Eccoci qui” disse Logan parcheggiano il furgone in uno spazio vuoto.

Logan e Ryan uscirono, richiudendo poi gli sportelli alle loro spalle. Dopo di che entrambi si posizionarono di fronte al furgone ed iniziarono a parlare a bassa voce.

Quella era la mia occasione, dovevo cercare di scappare. Sporgendomi in aventi presi il telefono dal porta bicchieri dove Logan l’aveva riposto. Poi tornai a sedermi e aprii lentamente lo sportello, tenendo gli occhi fissi su Logan e Ryan.

Una volta aperto leggermente lo sportello mi voltai e appoggiai entrambi i piedi a terra. Sentii le parole di mia madre risuonarmi nella testa. Voleva che fossi al sicuro e Harry le aveva promesso che si sarebbe preso cura di me.

Utilizzando quel poco di coraggio che mi era rimasto uscii dalla macchina ed iniziai a correre.

“Hey!” urlò Ryan quando mi vide.

I suoni dei loro rumorosi passi echeggiarono dietro di me mentre continuavo a correre. Non ero mai stata abile nella corsa ma l’adrenalina che mi scorreva nelle vene mi donò una sensazione che non avevo mai provato prima. Il mio telefono era ancora stretto nella mia mano ma sapevo di non essere ancora fuori pericolo. Lo posai all’interno del mio vestito, facendolo venire a contatto con il mio reggiseno e continuai a correre.

“Presa”

Due grosse braccia presero i miei fianchi e mi sollevarono. Istintivamente iniziai a tirare calci e pugni al corpo che mi teneva prigioniera. Sia le gambe che le mani iniziarono a far male a causa dei miei movimenti continui.

“Non volevamo arrivare a questo” sibilò Logan raggiungendo Ryan, il quale continuava a reggermi.

La forte mano di Logan afferrò il mio viso mentre con l’altra mi aprì la bocca e vi inserì una piccola pastiglia bianca.

Speechless [H.S.] (Ita) IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora