1. Casa nuova, vita nuova

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"...." = pensieri
<< ....>> = discorso

JUNGKOOK P.O.V.

21 febbraio. Ore 9:00.
“Casa nuova, vita nuova” sospiro poggiando la pesante scatola di cartone contenente gli oggetti della vecchia casa  davanti alla porta del mio nuovo appartamento. L’ennesimo. Da quando lavoro come produttore ho dovuto cambiare casa in continuazione per adattarmi alle richieste lavorative.

<<Spero questa sia l’ultima volta>> dico. Mi piace viaggiare e conoscere posti nuovi, ma non ho il tempo di farmi degli amici che subito devo scappare. Per questo, ho pochi amici. Ok, forse non ne ho. Ma sto bene cosí. Sul serio.

<<Signore questa è l’ultima>> dice un uomo della ditta traslochi posando pesantemente sul pavimento l’ultima scatola. Al suono mi volto infastidito cercando di mantenere la calma, ma queste scatole contengono il mio lavoro, la mia vita e con una faccia un pó troppo accigliata mi precipito ad aprire la scatola per controllare che non si sia rotto nulla.

<<Stia piú attento>> dico in tono alterato.
In tutta risposta, l'uomo si scusa, ma al posto di andare via, resta lí impalato.

Sono confuso.

Ah, ecco. Attende la sua mancia.

Cosí estraggo il portafogli dalla tasca posteriore dei jeans e gli porgo 12000 won*. L’uomo va via, abbandonandomi fuori questa porta insieme alle mie cose. Sbuffo al solo pensiero che dovró sistemare tutto. Di nuovo.


TAEHYUNG P.O.V.

E anche questa mattina non sono andato a lavoro. Il capo mi ha dato un altro giorno di ferie per permettermi di riprendermi al meglio e intanto quel bastardo del mio collega Min Yoongi mi ha rubato il progetto.

Maledetta influenza.

Porto alla bocca la tazza contenente il the ancora caldo e lo sorseggio fino a svuotare la tazza. Pensandoci posso approfittare di questa giornata libera per andare al centro commerciale. È da un pó che non ci vado e ho assolutamente bisogno di fare shopping per calmarmi e riuscire ad affrontare il mio collega domani.

Sento qualcosa toccare il mio piede. Abbasso lo sguardo per trovare Yeontan che mordicchia e tira la mia pantofola a forma di coniglietto.

<<Taniee, ma come siamo belli oggi>> afferro il cucciolo e lo sollevo sopra la testa. Gli occhi mi si illuminano, ma la magia finisce quando lui mi lecca il naso.
Scoppio a ridere e lo rimetto a terra, per poi fargli dei grattini sullla testa. So quanto gli piacciano.

Mi rialzo e mi diriggo in camera per potermi preparare alla nuova giornata.

Mentre sono in bagno a lavare i denti, sento dei rumori provenienti dal pianerottolo di casa e con ancora lo spazzolino tra le mani vado a dare un’occhiata attraverso l’occhiello della porta. Ci sono due uomini, una colonna di scatole e delle valigie sul pavimento.

<<Deve essere il nuovo vicino>> dico.
Ormai sono abituato a parlare tra me e me in alta voce.
Ad un tratto, il signore visibilmente piú grande va via, ma non prima di aver ricevuto dei soldi dal piú piccolo.

Quest’ultimo è di spalle, ma capisco dalla postura e dai caratteri fisici che è un giovane sulla ventina. Si gira verso la porta e riesco a scorgere il suo profilo. Avevo ragione, è un ragazzo. Alto, bello, sicuramente il mio tipo.

<<Attento alla bava Tae>> dico, passando il dorso della mano vicino alla bocca.

Intanto, lui digita il codice ed apre la porta trascinando con sé alcune scatole.

Ritorno a farmi gli affari miei. Basta fare la vecchietta pettegola.

Mi stacco dall’occhiello e mi giro posando lo sguardo su Yeontan. Mi prende un colpo quando lo vedo mordicchiare i cuscini del divano .
“TANIE!” urlo disperato e gli corro dietro per acciuffarlo.

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Note: *12 mila won sono circa 10 euro

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