18. Boyfriend

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TAEHYUNG POV

<<Sono il tuo ragazzo>> 



Per un momento non capisco più niente. Nella mia mente riecheggiano queste ultime parole. 



<<Non giocare con me...>> sospiro abbassando lo sguardo. Lui ancora mi tiene il polso. Non vuole lasciarmi uscire da questa casa. 



<<Taehyung, voglio che siamo una coppia. Una vera coppia>> dice avvicinando il mio corpo al suo. Sussulto a quel contatto. Dopo settimane, finalmente si è deciso...



<<Jungkook, se lo dici solo per non farmi uscire da questa porta...>> faccio. 



<<Tae credimi>> mi sorride sulla bocca e avvolge le braccia intorno alla mia schiena quasi a bloccarmi. Deglutisco quando i nostri sguardi si incontrano. Per un attimo sembra che il tempo si sia fermato. Io credo di amare quest'uomo. Vorrei passare ogni attimo della giornata con lui, vorrei vivere ogni mio gemito con lui, vorrei svegliarmi ogni mattina accanto a lui... 



Preso dai miei pensieri, porto una mano ad accarezzargli la nuca. È così liscia e morbida. Jungkook, invece, mi prende l'altra mano intrecciandola con la sua e la porta sul suo petto. Riesco a sentire il suo cuore che batte all'impazzata, come il mio ogni volta che lui si avvicina. 



<<Sto aspettando una risposta. Saremo una coppia?>> mi dice e io perdo battiti di continuo. Questo episodio mi toglierà diedi anni di vita lo so. 



<<S-si, Jungkook>> dico per poi sorridergli. 



In risposta lui posa le sue labbra sulle mie. Adesso che so che è tutto mio, questo semplice bacio è già in grado di farmi arrivare in paradiso. Continuo a stringere la sua mano e mi allontano leggermente. Adesso ho bisogno di lui. Mi avvio verso la sua camera da letto e lo trascino con me. Una volta dentro, chiudo la porta alla mie spalle, anche se è inutile perché vive da solo, ma voglio che questa intimità non esca di qui. Lo faccio sedere sul letto, mentre davanti a lui comincio a togliermi i vestiti, con estrema lentezza. Voglio scoprire centimetro dopo centimetro della mia pelle. Voglio che il suo desiderio aumenti gradualmente.



Lo sento sospirare, quando finalmente tolgo la camicia. Non tolgo gli occhi dai suoi quando le mie mani vanno a sbottonare i pantaloni. Anche con essi faccio lo stesso: li calo piano piano scoprendo gradualmente la mia pelle per aumentare l'eccitazione. Finalmente tolgo tutto ciò che è d'intralcio, tranne i miei boxer. Quelli voglio che sia lui a toglierli. 



Con passo felpato, vado verso di lui che è ancora seduto sul bordo del letto e lo faccio indietreggiare fino a posare la testa sui cuscini e sdraiarlo giusto al centro del letto. Mi metto a cavalcioni su di lui, appoggiando la mia intimità nei pressi della sua che sento già dura. Il contatto lo fa sussultare e io mi chino a baciargli le labbra. Lui mi afferra i fianchi e il viso per velocizzare il passo, ma lo fermo staccandogli le mani che vado ad adagiare sulla sua testa. 



<<Questa volta comando io...>> gli sussurro all'orecchio e lui pare aver capito perché deglutisce e annuisce subito dopo.



La mia bocca va a stuzzicargli il lobo dell'orecchio mentre con la mano afferro il collo dall'altro lato per permettermi di comandare meglio su di lui. La mia bocca continua sul suo collo e sulla sua clavicola, fin quando non sento la stoffa della maglietta che procedo a sfilargli. Il suo torace è tutto ciò che ho sognato nella mia vita. Così muscoloso e caldo da farmi perdere ogni tipo di inibizione. 

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