8. Big problems

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TAEHYUNG POV

Il fine settimana è arrivato e mi sto preparando per incontrarlo. L'ho sentito rientrare poco fa dal lavoro e abbiamo appuntamento tra circa mezz'ora. Ho deciso di portarlo in un locale a divertirci un po'. Un mio amico mi ha dato i biglietti per assistere ad un mini concerto di qualche band poco famosa che si esibirà all'interno. Spero che lui sia fan del rock, altrimenti il nostro appuntamento sarà un flop. Non so molto ancora di lui, me lo farò raccontare questa sera. Per adesso so solo che viene da Busan, ama la musica ed è un gran pezzo di gnocco. Tutto ciò che c'è da sapere insomma.

Finisco di vestirmi. Per lui ho indossato un completo niente male: una giacca rossa con sotto una maglietta del medesimo colore solo più chiaro e dei pantaloni neri strappati sulle ginocchia. L'ho osservato negli ultimi giorni e so che questo è il sul stile. Voglio far colpo mettendo ciò che a lui piace.

Sono già pronto e vado verso la porta, ma con la coda dell'occhio vedo Yeontan seguirmi.

<<Ehi, Tanie. Oggi non puoi venire con me. Aspetta che torni a casa>> dico mentre abbassandomi gli accarezzo la testa.

<<Spero di tornare domani mattina, quindi sta attento e controlla casa>> ridacchio e lui mi abbaia come se avesse capito. Controllo che abbia il cibo, l'acqua e i giochi necessari e apro la porta.

<<Tanie non fare guai>> sospiro mentre do un'ultima occhiata alla casa e chiudo la porta alle mie spalle.

È ancora presto per il mio appuntamento con Jungkook, quindi decido di scendere nella hall del palazzo per controllare la posta. Apro la cassetta e raccolgo la mia posta.

<<Pubblicità...bollette...bollette...>> le elenco mentre le scruto una alla volta.

Anche Jungkook ha ricevuto posta, ma non l'ha ancora ritirata.

"E se fossi invadente? Potrebbe non gradire se gli porto la sua posta" dice la mia coscienza, ma la ignoro immediatamente. Infatti, prendo la sua posta e risalgo al nostro piano.

Sono fuori casa sua e tentenno prima di bussare al campanello. Strano Jungkook non è venuto ad aprire, eppure l'ho visto rientrare. Decido di suonare di nuovo il campanello e attendo finchè non sento una voce.

<<Arrivo! Un attimo!>> sento i suoi passi avvicinarsi alla porta. <<Chi è?>> chiede dall'altro lato della porta.

<<Posta>> dico sghignazzando, ma mi blocco quando lui apre la porta.

Non mi sarei mai aspettato una scena del genere neanche nei miei peggiori film mentali. Ok, forse in quelli si e anche molto peggio.

Jungkook è lì sulla soglia. Una mano ancora sulla maniglia, mentre l'altra è intenta a sistemare il telo bianco appoggiato sui fianchi. I suoi capelli sono umidi e qualche ciocca ancora gocciola. Le gocce ricadono sul suo petto muscoloso e scivolano sempre più giù sugli addominali scolpiti e sul ventre fino ad arrestarsi al telo che gli copre la zona intima e metà gamba. Ho seguito con lo sguardo tutto il percorso fatto da una goccia ed ora sono fisso sul suo telo che mostra una leggera protuberanza. Deglutisco immaginando ciò che potrebbe nascondersi lì sotto... Sono in uno stato di trance e non riesco ad uscirne.

<<Tae, mi dispiace ma mi sto ancora preparando. Ho fatto un po' tardi a lavoro. Se vuoi, puoi entrare e aspettarmi sul divano. Non ci metterò molto>> sento queste parole e non riesco a muovere un dito, nemmeno la bocca per parlare.

<<Tae..>> mi sventola una mano davanti agli occhi che mi costringe ad uscire da quell'assurdo stato di shock.

<<S-s-si ti aspetterò sul di-vano. Ti ho portato la posta>> dico mentre entro in casa stando attendo a non toccare il suo corpo. Potrei perdere il controllo da un momento all'altro.

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