Capitolo 9: il Teatro delle Meraviglie (Terza parte)

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 Centosettantesimo anno del drago, ore 12.00. 

- Il tempo dei zioki, finizze kui...

Schioccò i tentacoli. All'improvviso, tutte le luci sul palco si spensero, lasciando per qualche secondo i pokémon sulle tribune ad arrancare nel buio. 

- C-che succede? - chiese uno spettatore.

- Non ne ho idea. E' la prima volta che fa qualcosa del genere... - gli rispose un altro.

Non vi fu un rumore provenire dal palco: tutti quanti rimasero immobili a guardare dritti come se stessero guardando nell'abisso. Per un attimo, per qualche motivo Shinso si innervosì, mentre guardava la sua borsa avvolta dal Kōsui. 

- Un'altra diavoleria? - Si chiese annoiato lo spadaccino verde. 

Dei fasci luminosi si riaprirono al centro del palco, dove non vi era più il Malamar. Gli spettatori guardarono lì confusi, non riuscendo più a trovare da nessuna parte l'organizzatore dell'asta. Nonostante ciò, tra le ombre si potevano scorgere le Lopunny riunite in cerchio, impassibili davanti alla scomparsa del dottore. Fu chiaro a molti che si trattava di un'altra parte di spettacolo, l'orchestrazione di qualcosa che forse andava persino oltre il raccapricciante spettacolo a cui avevano assistito precedentemente. 

Sotto i riflettori, una spaccatura nel legno si aprì lentamente come una gigantesca botola a due ante, con un suono di cinghie metalliche. Del fumo si sollevò da esso, costruendo con fascino la sagoma di una struttura sinistra. Essa era formata da altri tre tavoli di legno, al quale vi erano legati altri tre pokémon, con arti saldamente ancorati e imbavagliati da cima a fondo.

Il pubblico sgranò gli occhi preoccupato, probabilmente per la possibilità di dover incontrare un'altra tortura come quella precedente. Tuttavia, questa volta, gli esploratori del team Skyriders e del team AWD rimasero profondamente scioccati. Il piccolo licantropo si alzò in piedi di scatto: riconobbe uno dei tre sfortunati incatenati, quello nella tavola centrale.

- C-come...

(Ost yamiscilla)

Era un pokémon con le fattezze simili ad una lucertola, il cui corpo era ricoperto da bende dalla testa ai piedi.

- Ma quello...  - fece Kenji.

- Mon Dieu! E' il Charmeleon che hai affrontato al torneo! - Disse rivolgendosi al Riolu.

Era proprio lui: sul palco del sinistro dottore, Tessarion, Eridor e Draigen erano immobilizzati e incapaci di agire. A differenza della Fennekin, parevano non essere nel pieno delle forze: infatti, i due sottoposti del pokémon Fiamma erano completamente svenuti, e sembrava stessero soffrendo. Il Charmeleon, invece, si stava dimenando violentemente per liberarsi. 

- MMMMFFFF!!! MMMFFFFF!!

 - Che ci fa lì sotto?! - Si chiese la Schiumorana.

- Che rottura... - disse Weavile, - prima la Fennekin e poi questo... 

Nonostante stesse per mettere in scena qualcosa, il Malamar si mostrò stupito nel vedere Draigen in quello stato.

- Ma guarda un po'... - bisbigliò Yamiscilla tra le ombre del palco, - zembra che il veleno di Galvantula su di te non abbia avuto un effetto kompleto. Affazzinante... 

Gli esploratori non lo potevano sapere, ma il malvagio dottore aveva iniettato in ciascuno dei prigionieri una potente tossina, per ridurre la loro resistenza ed impedirgli di usare appieno le loro forze. Era stata una precauzione in più, visto che nessuno di loro tre era innocuo come la volpina. Nel caso dei due compagni del Charmeleon, questi erano svenuti a causa dell'insopportabilità del veleno. 

PSMD: Le cronache dell'Oricalco. Secondo atto: il crepuscoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora