Quella sera Ermal fu contento che sua nonna gli avesse lasciato solo un po' di pollo e insalata, non sarebbe riuscito a mangiare di più. Era una cosa stupida, sarebbe dovuto essere contento per aver risolto tutto con Silvia, e invece era deluso perché i suoi progetti erano di passare il compleanno con lei. Non aveva neanche toccato l'argomento con i suoi amici, per lui in quel momento esisteva quasi solo Silvia. Sapeva che non aveva senso prendersela, però era dispiaciuto, ecco. Tuttavia quando finì di cenare il suo umore era leggermente migliorato, o meglio, aveva pensato che fosse meglio tentare di passare la serata con i suoi amici e non in solitudine solo perché non c'era Silvia. Mandò un messaggio a Roberto: "Ehi Rob! Martedì sera pizza e birra?". Pensò che avrebbe invitato Lele, Giovanni e Dino alle loro prossime prove, ma erano lunedì e avevano tutto il tempo di prendersi impegni, allora estese l'invito via sms anche a loro. Poi si ricordò che aveva finalmente la melodia per Sei come me in testa e doveva tradurla al pianoforte prima che la sua memoria lo tradisse. Doveva ancora decidere il titolo in realtà, magari con la musica avrebbe cambiato idea. Si sedette al pianoforte e le note correvano sotto le sue dita senza esitazione. Aveva finito la strofa quando vibrò il cellulare nella sua tasca. Era Lele che diceva: "Ehi Ermal! Martedì devo accompagnare la zia Rosa da Agrigento all'aeroporto di Brindisi, possiamo fare mercoledì?". Ermal si chiese se Lele sapesse che martedì fosse il suo compleanno. Non rispose nemmeno, non gli andava di spendere 10 centesimi per spiegare a Lele che il senso era farlo martedì, anche perché probabilmente gli avrebbe risposto male. Non fece quasi in tempo a rimettere le mani sulla tastiera che il cellulare vibrò di nuovo. Stavolta era Roberto: "Ermal mi dispiace tanto, passerò a farti gli auguri nel pomeriggio perché la sera sono fuori con Carmen, e sai com'è fatta, non posso paccare all'ultimo." Eh già, anche Ermal avrebbe preferito Silvia, quindi perché meravigliarsi? Però non rispose neanche a lui, stava suonando, lo avrebbe fatto dopo. Ci fu un'altra interruzione del suo processo compositivo, però, perché Rinald blaterò dal letto su cui era già disteso: "Ermal è tutto molto bello ma è tardi e domani mi devo alzare presto, potresti finire tra boh dieci minuti?" . In dieci minuti non avrebbe combinato molto, anche perché ormai il grosso del lavoro era fatto , si trattava solo di rifinire. Allora prese il cellulare e c'erano altri tre messaggi. Giovanni che diceva: "Martedì ho una visita, non penso di riuscire, mi dispiace.", Dino che invece recitava così: "Scusami Ermal, quella sera sono invitato a un compleanno, che ne dici di rinviare a mercoledì?" e poi l'ultimo era ancora di Roberto: "Domani facciamo aperitivo?". Quest'ultimo messaggio consolò Ermal, gli faceva sempre piacere vedere Roberto, magari parlare con lui avrebbe aiutato. O magari no, ma almeno si sarebbe divertito per qualche ora. Non ci mise molto a rispondere agli altri, a Lele e Dino scrisse: "Grazie ma mercoledì no, il mio compleanno è martedì. Tranquillo, capisco. Notte." E a Giovanni invece scrisse solo la seconda parte del messaggio. Però adesso il suo umore era decisamente peggio, si prospettava il compleanno più solitario del decennio.
Nel frattempo Silvia stava chiudendo le valigie per Roma, sollevata dalle spiegazioni di Ermal. Ed era anche contenta di tornare nella sua Roma. Accese il computer e iniziò a scrivere il nuovo articolo per il suo blog musicale. Aveva riflettuto molto sulla scelta della Nuova Scoperta di cui parlare nell'apposita rubrica, e voleva evitare a tutti i costi La Fame di Camilla per non essere di parte. Però quella sera le venivano le parole solo per quello, che poi dai ci poteva stare anche per la loro recente partecipazione a Sanremo, senza farsi troppi problemi. Quando lo pubblicò era notte fonda.
Il pomeriggio successivo Ermal era comodamente seduto su un tavolino all'aperto di un bar del centro. Davanti a lui uno spritz, delle patatine, la scarpa sulla gamba accavallata di Roberto e Roberto stesso. Roberto doveva essere un normanno, con quegli occhi celesti e i capelli castani. Aveva uno stile simile a quello di Ermal, anche lui indossava jeans e un chiodo di pelle. Quando lo tolse scoprì un tatuaggio che rappresentava un lupo. Con la sua voce profonda stava raccontando a Ermal le sue nuove avventure con la moto, quando si rese conto che però Ermal era altrove. "A cosa stai pensando?". Ermal esitò un attimo prima di rispondere. Roberto incalzò: "E' una donna?". Ermal sorrise: "E che donna!" e riassunse l'ultimo mese con Silvia. Concluse dicendo: "E ci sono rimasto male come uno stupido quando ha detto che martedì è via." Roberto rise: "E festeggia mercoledì allora no? Non farla difficile Ermal!" "Eh Robbè, io non la faccio difficile, ma tu non la fare troppo facile!" Roberto accese la sigaretta e Ermal lo imitò. "Ascolta Ermal, so che quando ami una persona vuoi passare ogni secondo della tua vita con lei, ma in questa situazione la cosa più intelligente che puoi fare è godertela quando puoi, senza fare troppi drammi.". Ermal stava per rispondere quando sentì due mani fredde appoggiarsi sui suoi occhi. Roberto disse: "Indovina chi è?!" Ermal replicò: "Un appassionata di bu-bu-settete?". La ragazza rise e Ermal riconobbe il timbro della sua voce. "Gioia!" Lei tolse le mani dai suoi occhi e lo abbracciò. "Ma cosa ci fai qui?" chiese stupito. Gioia era una sua compagna di corso dei tempi dell'università e viveva in Romagna. Erano sempre rimasti in contatto, si erano visti spesso durante le vacanze ed era una delle amiche migliori che Ermal avesse. Lei rispose semplicemente: "Martedì è il tuo compleanno no? Ho colto l'occasione per passare un weekend qui a Bari". Ermal era proprio felice felice di quella notizia. Prima che potesse chiederle qualunque cosa però, lei disse: "Allora, di cosa stavate parlando? Roberto ha detto più di due frasi di seguito, sono sconcertata!"
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9 Primavere
FanfictionErmal Meta è il frontman della rockband sconosciuta più famosa d'Italia, ancora non sa dove lo porteranno le 9 primavere successive, ma sa che alla musica, suo grande sogno e riscatto, non rinuncerà mai. Lo accompagneranno colleghi musicisti che div...