13.

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Louis rimase completamente spiazzato dalla reazione di Harry, una reazione così diversa dal suo abituale modo di comportarsi.

Per alcuni istanti non seppe come reagire e che cosa fare, poi, si voltò di scatto, rientrò in casa e si diresse nella camera di Harry, convinto di trovarlo lì.

I suoi singhiozzi lo raggiunsero mentre era ancora fuori dalla porta e gli provocarono una stretta al cuore, una dolorosa stretta al cuore.

Entrò senza nemmeno bussare e vide Harry sdraiato sul letto in mezzo a una miriade di peluche colorati.

Si avvicinò lentamente, ne spostò alcuni e si sedette sul letto in silenzio.

Harry si irrigidì subito, si voltò con gli occhi rossi e gonfi e, non appena ebbe riconosciuto Louis fra le lacrime, cominciò a singhiozzare ancora più forte.

L'uomo non sapeva se ciò che stava per fare fosse giusto o meno e conforme al suo ruolo, ma, semplicemente, lo fece.

Si sporse verso il riccio, se lo tirò in grembo e lo abbracciò, stringendolo a sè e accarezzandogli delicatamente i capelli ricci.

" Io non volevo diventare così " mugugnò Harry a bassa voce " non...non ero così all'inizio, quando tutto è cominciato. Avevo tanti sogni, speranze, progetti, ma ho rovinato tutto...tutto..."

Louis non era bravo a fare lo psicologo, non lo era mai stato, ma in qualche modo si sentì in dovere di provare ad aiutare il ragazzo che aveva fra le braccia.

" Io ti conosco poco, Harry " sussurrò a bassa voce " e forse non sono nemmeno la persona più adatta a dare consigli, ma posso dirti che la tua vita non è certo persa.
Sei giovane, famoso, ricco e davanti a te hai tante opportunità da cogliere..."

Harry si mise a sedere, si scostò i ricci dalla fronte e disse:

" Hai ragione, sono giovane, famoso, ricco, ma sono solo, completamente solo e ho perso tutto il mio talento, quel poco che ne avevo..."

" Ma se hai venduto milioni di dischi e hai migliaia di fan ! "protestò Louis.

" È stato un caso...avevo ispirazione, poi mi hanno aiutato quelli di XFactor, ma ora hanno sotto mano le boy band che piacciono alle ragazzine e io mi devo arrangiare e non ne sono capace "

" Io credo che tu stia accampando solo scuse " lo rimbrottò Louis " solo scuse per non ammettere le tue colpe e le tue responsabilità "

Harry sospirò, chinò la testa e si chiuse nel silenzio.

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