La Shadowhunter

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La Shadowhunter

Penso che passerò direttamente alle cose più importanti.
Mi chiamo Sara Robson, sono una Nephilm e sono la sorella di
Jace centomila-nomi Herondale.
Adoro il mango, i glitter e le spade angeliche.
Ah e odio le anatre. Le anatre sono il male. Dico sul serio.

Pochi giorni fa mi hanno detto dei Fangirls Games.

Stavo passeggiando per il parco con la mia amica dopo la fine della scuola.
Ci stavamo lamentando della quantità assurda dei compiti di matematica, quando passammo proprio accanto a uno stagno. Era nel parco da quando ero nata, ma oggi c'era una novità.

Quelle nel laghetto erano...
" Anatre!" disse la mia amica emozionata " Sono così carine... Sara stai bene?"
Ero paralizzata e non muovevo neanche un muscolo. An.. An... Anatre!

Mi misi ad urlare come una pazza e saltai in braccio alla mia amica.
" Sara scendi!" urlò lei. Non ero proprio una piuma.
" Anatreeeeeeee!"

Per tutta risposta mi lasciò cadere a terra. Mi rialzai dolorante e mi misi a correre verso casa. La mia amica sbuffò e mi seguì camminando.

Continuavo a correre urlando, mentre tutti si voltavano verso di me. La mia
amica mi seguiva a qualche metro di distanza, borbottando " scusatela" e
" ci dispiace di avervi disturbato".

Arrivate a casa mia, una piccola villetta, salimmo in camera mia. Chiusi la porta e mi tracciai una runa contro le anatre, inventata personalmente da me.

Sono così brava a disegnare rune, altro che Clary

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Sono così brava a disegnare rune, altro che Clary.

" Si può sapere che problemi hai con quelle adorabili creature?" chiese la mia amica sedendosi sul letto.

" Non sono adorabili creature sono mostri assetati di sangue!" risposi io irritata. Perché le persone non volevano comprendere la pericolosità delle anatre?

Lei alzò un sopracciglio confusa.
" Magari ci sono delle anatre assassine in quella saga che ti piace tanto?"

Rimisi il pennarello con cui avevo tracciato la runa in un cassetto della scrivania. Mi sedetti su un cuscino buttato sopra il pavimento.
" Se leggessi la saga lo sapresti."

" Non mi va di leggere un libro con delle anatre assassine. " disse infastidita " non è il mio genere."

" Per tutti i glitter di Magnus! Non ci sono anatre assassine!" dissi irritata.

Lei mi guardava con gli occhi sbarrati.
" Adesso devo tornare a casa, ci vediamo domani a scuola. " disse alzandosi e prendendo il suo zaino. Uscì e chiuse la porta alle spalle.

Mi distesi sul letto e mi ripetei mentalmente: " Le anatre non possono raggiungermi, le anatre non possono raggiungermi, le anatre... "

In quel momento la porta della mia camera si spalancò e mio fratello apparve sulla soglia.

Non il mio fratello biondo naturale e shadowhunter, quello bruno, noioso e mondano.

" Saraaaaaaa! Hai rotto tu il vaso della mamma? "

" Non sono stata io. "

Ieri mi stavo allenando in cucina gridando:
" PRENDI QUESTO ANATRA SENZA GLITTER! " oppure " TU NON TI MERITI IL MANGO, SHIPPATORE DELLA CLALEC!" e con un calcio rotante terribile, hai fatto cadere il vaso.

Giusto, ma questo mio fratello non deve saperlo.

" Allora chi è stato?" chiese lui grattandosi la testa.

" È stata Clary. "

" Chi?"

" Cercava di tracciare una runa sul vaso per farlo ricoprire di glitter, come le aveva chiesto Magnus. Ma ha premuto lo stilo troppo forte e così ha spinto il vaso giù dal tavolo. Ha provato a fare una runa di riparazione ma Alec l'ha fermata perché non voleva altri vasi glitterati in casa. È scattato un litigio della Malec, che si è concluso con un bacio. Non possono restare arrabbiati l'uno con l'altro. Magnus ha detto a Clary che non serviva più il vaso e lei lo ha lasciato così. Ma è arrivata Izzy, che voleva usare i pezzi di vaso per fare una zuppa di ceramica. Per fortuna Jace l'ha fermata in tempo e hanno ordinato la pizza. Fine. "

Mio fratello sembrava leggermente sconvolto. " Ma che... "

" Grazie prego ciao " dissi chiudendo la porta a chiave.

Mio fratello bussò più volte alla porta, ma alla fine si arrese e se ne andò.
Sospirai sollevata e mi sedetti sul letto.

Poco dopo suonarono al campanello.
Sentii i passi di mio fratello che andava ad aprire la porta.

" Saraaaaaaaaa! Ci sono dei signori che vogliono parlare con te!" gridò dal l'altra parte della porta.

Aprii la porta ritrovandomi davanti mio fratello. Lo seguii giù dalle scale. Nell'ingresso c'erano tre uomini vestiti tutti di bianco.

" Buon pomeriggio Sara." disse uno con voce pacata.

" Come fai a sapere il mio nome? " chiesi spaventata.

" Tutto a tempo debito. Per continuare a parlare deve esserci anche un tuo genitore. Puoi chiamarlo? " disse un altro uomo. Io ero titubante, ma mio fratello prese il suo telefono e compose il numero di nostra madre. Rispose dopo un paio di squilli.
" Tesoro sono a lavoro, non posso parlare." disse lei.

" Mamma a casa sono venuti dei signori che vogliono parlare con te e con Sara." rispose mio fratello. Ci furono alcuni secondi di silenzio.

" Non muovetevi, sto arrivando."
Disse per poi chiudere la chiamata.

Mi sedetti sul divano giocherellando con il mio bracciale. Anche mio fratello si sedette, mentre gli uomini rimasero in piedi. Nessuno diceva una parola.

Dopo un quarto d'ora arrivò mia mamma di corsa.
" Buon pomeriggio." disse. Uno la salutò con un cenno.

" Penso di sapere perché siete qui" disse rivolta all'uomo che l'aveva salutata " Ma Sara no. Meglio spiegarglielo"

" Certo. Vogliamo che tu venga al nostro reality show: The Fangirls Games." mi disse " Per dimostrare che quello di Shadowhunters è il fandom migliore"

Rimasi paralizzata per un attimo.
"Diventerò famosa?" chiesi mentre mia madre e mio fratello si guardavano esasperati.

"Ovvio."risposero.

" Sì voglio venire!" risposi entusiasta.

Mia madre sospirò mentre quell'uomo tirava fuori dei fogli e me li faceva firmare.

" Grazie per la vostra collaborazione."
Disse un altro uomo uscendo da casa.

Appena chiusero la porta, mia mamma si girò e andò in cucina. Mio fratello invece si girò verso di me. "Quindi andrai in questo programma?"

Non avevamo mai avuto un bel rapporto fratello-sorella, litigavamo spesso, ma ci volevamo bene.

"Sí. Ma tornerò presto, non fare quella faccia."

"Il problema non sei solo tu è che... ho avuto una pessima giornata."

Prima che potessi chiedergli il motivo, mia madre gridò:
" CHI HA ROTTO IL VASO?"

" È stata Clary!" rispondemmo in coro.

The Fangirls GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora