Febbraio 2016...
Educazione fisica. O si ama o si odia.
E io la odiavo. Sarà perché sono incapace nella maggior parte degli esercizi, oppure perché quando corro sembro un babbuino sui pattini a rotelle. Ma sono quasi certa che sia colpa della mia insegnante, più acida di una pozione di Piton. Quella donna mi aveva preso di mira da quando avevo rotto il canestro di basket con lo zaino (meglio non dare spiegazioni) e se magari avessi evitato l'incidente, non sarebbe accaduto niente di quello che è successo quel novembre.Dopo due mesi dall'inizio della scuola arrivò un nuovo ragazzo, piuttosto carino. Lo osservai durante l'ora di matematica, ogni tanto parlava con il compagno di banco, ma la maggior parte del tempo stava in silenzio. Sembrava abbastanza timido.
Nell'ora di educazione fisica, la professoressa ci disse di divederci a coppie. Come in un incubo, tutte le mie amiche si divisero in tre coppie, lasciandomi da sola.
Brutte babbane, se avessi la mia bacchetta sicuramente...
Il mio minaccioso flusso di pensieri fu interrotto dall'insegnante di educazione fisica che mi chiamava."Kate, mostra al nostro nuovo compagno gli esercizi." disse indicando il ragazzo nuovo.
"Okay." mi limitai a dire. Mi avviai al centro della palestra, seguita da lui.
Presi un pallone e incominciai a palleggiare."Sai giocare a pallavolo?" chiesi.
"Più o meno." disse imbarazzato.
"Conosci il palleggio?"
"Sí."
"Sai farlo?"
"...sì?"
"Perfetto. Prendi." spinsi la palla verso di lui, mirando ad un punto sopra la fronte.
Accadde tutto troppo rapidamente. Prima che lui potesse capire cosa fare, la palla lo colpí in testa facendolo cadere per terra.
Mi sentii in colpa. Avevo appena steso il ragazzo nuovo. Mi inginocchiai accanto a lui.
"Come stai?" chiesi preoccupata."Quindi è così che si è sentito Harry quando un bolide l'ha colpito in testa." disse fissando il soffitto.
Risi. Non sapevo se essere triste perché lui si era fatto male, o essere felice perché non ero più la sola Potterhead in classe.
"Uhm no... i bolidi sono decisamente più pesanti e veloci di una palla da pallavolo lanciata con un pessimo palleggio."
Incurvò le labbra mostrando un sorriso adorabile. Per tutti i calzini di Dobby, devo smetterla di prendermi cotte così velocemente.
"Ti piace Harry Potter?" chiesi.
Il ragazzo si mise seduto "No, non mi piace. È letteralmente la vita!"
"Già, penso lo stesso. Io sono Grifondoro."
"Bene. Meno 10 punti a Grifondoro per aver colpito un innocente serpeverde."
"Oh, per Silente, mi dispiace."
"Tranquilla."
"Porca Umbridge, la prof sta venendo da questa parte. Quella mi odia, sicuramente finirò nei guai."
La professoressa ci raggiunse e Adam si mise in piedi.
"KATE! Non ci posso credere! Dopo il canestro anche il tuo compagno?"
"Non è stata colpa sua." mi difese il ragazzo "Ho dei riflessi piuttosto lenti e non mi sono accorto della palla."
L'insegnante sospirò. "Okay. Forza, ricominciate."
Non appena si fu allontanata, gli dissi.
"Grazie.""Di niente Weasley."
"Weasley?"
Lui fece un altro sorriso "Capelli rossi, Grifondoro... tu devi essere un Weasley."
"Certo Malfoy."
"Ehi, tu devi avermi scambiato per un furetto."
Ridemmo entrambi.
"Scusa, ma non mi hai ancora detto come ti chiami." osservai.
"Adam."
"Di cognome?"
"Malfoy."
"No seriamente."
"Io sono Sirius. Sirius Black."
"Non eri Adam Malfoy?"
"Yep."
Gli spiegai i vari esercizi e intanto parlammo del più e del meno.
L'indomani lo incontrai davanti al portone della scuola.
"Ehi Malfoy." lo salutai "Ti va di andare insieme a matematica?"
"Mi dispiace Weasley. La preside mi ha spostato in un'altra classe per una questione di numeri di studenti. I miei genitori mi hanno chiesto se avessi niente in contrario, e, a quanto pare, una ragazza dai capelli rossi molto carina che mi ha colpito con un pallone non è una ragione sufficiente."
Di nuovo ero combattuta su quale emozione provare. Tristezza, perché non sarei stata in classe con Adam o felicità perché aveva detto che ero molto carina?
Ci voleva una nuova emozione... feliste. Sì, ero feliste.
" Peccato. Possiamo sempre vederci fuori dalla scuola, no?"
"Certo!" Adam sorrise "Alle cinque al bar in fondo alla strada, che ne dici? "
Ricambiai il sorriso "Perfetto."
Ben presto siamo diventati molto amici. Ritornammo in quel bar varie volte e lo invitai un paio di volte a casa mia, anche se non ho mai potuto conoscere la sua famiglia. Ho incominciato a provare qualcosa per lui, più forte di una cotta, anche se non sapevo dire cosa. Probabilmente qualche sorta di incantesimo.
Poi, a metà dell'anno scolastico, è successa una cosa inaspettata.
Eravamo al nostro solito bar, quando lui si alzò in piedi e incominciò a dire una sorta di poesia guardandomi negli occhi."La mia amortentia ha il tuo profumo.
Quando ti guardo sento mille boccini nel mio stomaco.
Sei il mio patronus in mezzo ai dissennatori.
Ti amo quanto Piton amava Lily... solo non voglio fare la sua fine.
E se non vuoi essere la mia fidanzata, sappi che mio padre lo verrà a sapere."
Io non sapevo come reagire.Lui arrossì, pensando di aver avuto una stupida idea. Stava per sedersi di nuovo quando gli gettai le braccia al collo e lo baciai.
Stiamo insieme da quel febbraio 2016.
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The Fangirls Games
FanfictionUna casa magnifica, ogni singolo metro quadro dedicato a sei saghe letterarie. Sei fangirls rappresenteranno il proprio fandom in una vera e propria competizione televisiva per stabilire il migliore tra: Harry Potter Percy Jackson The Maze Runner...