La Semidea:
Mi chiamo Alexia e ho sedici anni. Cos'altro devo dire?Ok...
Sono una semidea greca, figlia di Poisedone. E adesso dovrei raccontarvi cosa è successo ieri.Allora... dopo che sono uscita da scuola e ho preso l'autobus.
Poi sono arrivata a casa, vivo in un appartamento minuscolo di un altrettanto minuscolo condominio.
Ho riletto per la millesima volta il marchio di Atena, non avevo niente da fare.Ero agli ultimi capitoli, nel mezzo di un bellissimo momento Percabeth, quando suonano alla porta. Mentre mia mamma va ad aprire, socchiudo la porta della mia stanza per vedere chi aveva suonato. Tre uomini vestiti interamente di bianco erano entrati in casa. Decisamente strano trovare delle persone vestite così alla propria porta, non mi piaceva per niente... all'inizio però.
Prendo una penna, pronta a levare il cappuccio al minimo segno di pericolo. Ovviamente non si poteva trasformare in una spada, ma mi sembrava divertente. Mia madre entra in camera mia e mi dice:"Ci sono delle persone che vogliono parlare con te."
Ancora stringendo la penna vado in soggiorno. Uno dei tipi vestiti di bianco era seduto sul divano, mentre gli altri due erano in piedi alle sue spalle.
"Ciao Alexia." disse il tizio seduto.
Sapeva il mio nome.
"Ehm, ciao."
"So che ti piace una saga chiamata Percy Jackson."
"Sì." Rispondo scettica, la situazione era fin troppo anormale.
L'uomo sorride e dice:
"È proprio questo tipo di entusiasmo che ci serve. Ti va di partecipare ai Fangirls Games? "
"Che cosa?"
"È un reality show. Non ti possiamo dire tutti i dettagli, ma ti trasferirai in una casa insieme ad altre ragazze. Farete delle prove, niente di difficile, il tuo obiettivo è fare vincere il fandom di Percy Jackson."
L'idea di andare in televisione? Orribile.
Fidarsi di quei strani tipi? Fuori discussione.
Capire cosa stava succedendo? Interessante.
Mi giro verso mia madre, che ha lo sguardo assente.
"Mamma? Che devo fare?"
Mia madre si gira dall'altra parte.
"Accetta, magari sarà divertente."
"Sicura?"
"Sì, tesoro, fallo."
Era impazzita? Fino a pochi mesi fa non mi avrebbe lasciato uscire dopo le 9 di sera, figuriamoci andare in una casa con delle sconosciute. Non sapevo cosa potesse averla convinta, il che rendeva tutto più sospetto. Quindi potevo restare a casa e continuare la mia vita, dimenticando subito di questo Show, oppure scoprire cosa stesse succedendo. Era la scelta meno saggia forse, ma la più interessante.
"Va bene, farò parte di questo show."
"Perfetto, deve solamente firmare qui. Hai già una penna, vedo." Dice il tipo mentre un altro mi porgeva dei fogli spillati."
Prendo i fogli e firmo nei punti che mi indicava il tipo.
"Benissimo." Disse l'uomo mentre riconsegnavo i fogli. "Ti verremo a prendere domani mattina. Non hai bisogno di preparare le valigie, nella casa c'è tutto quello che ti serve."
"Posso portare il mio cellulare?"
"No, mi dispiace."
Gli uomini escono dall'appartamento lasciando me e mia madre da sole. Mi giro verso di lei. Tremava e aveva gli occhi rossi. Ma invece di scoppiare a piangere, dice:
"Allora. Hamburger blu per cena?""Meglio tagliare alcune parti di questo video."
"Già, anche se non è tanto entusiasta non c'è bisogno di rifarlo."
"Ricorda di tenerla d'occhio, è molto sospettosa e non possiamo permetterci che sappia troppo."
"Lo so capo, sicuramente lei non vuole che la ragazza sappia prima del dovuto..."
"Zitto, mortale. E portami un caffè."
STAI LEGGENDO
The Fangirls Games
FanficUna casa magnifica, ogni singolo metro quadro dedicato a sei saghe letterarie. Sei fangirls rappresenteranno il proprio fandom in una vera e propria competizione televisiva per stabilire il migliore tra: Harry Potter Percy Jackson The Maze Runner...