The Fangirls Games

Sogni di bronzo celeste

Sophia riusciva a sentire delle voci, avvertiva dei corpi in movimento accanto a lei.

Qualcuno le toccò il braccio e la ragazza urlò.

"Si è svegliata." disse una voce maschile.

"Falle un'anastesia!" gridò una voce femminile dall'altra parte della stanza.

Qualcuno le mise una mascherina in faccia e si fece tutto nero.

Aprí gli occhi. Era nella vecchia casa di sua nonna, nel soggiorno.

Accanto al vecchio televisore c'era  Prim.

"Vuoi del formaggio?" chiese.

"No." rispose.

"L'ha fatto la mia capra."

A quel punto il Tributo si accorse che accanto al tavolo c'era una capra.

"BAU!"

Ma le capre non fanno bau pensò mentre tornava nell'oscurità.

Fece sogni altrettanto confusi tutta la notte. Ad un certo punto aprì gli occhi.

"Sophia!"

Era la voce di Nicole.

"Sei sveglia?"

La ragazza entrò nella sua visuale.

Sophia cercò di dire il suo nome, ma non ci riuscí. Sollevò appena un angolo della bocca. Teneva gli occhi semichiusi, l'immagine era tutta sfocata.

"Per fortuna stai bene." disse la Divergente  "Ero così preoccupata."

Nicole le toccò una guancia con la mano e uní le labbra di Sophia con le sue.

E poi si fece tutto nero per il Tributo. Qualche secondo dopo sentí un'altra voce.

"Sophia. Come va?"

Sophia finalmente spalancò gli occhi.
Peeta e Katniss erano alla sua destra. Fu improvvisamente investita dal dolore al braccio sinistro.

"Mi fa male il braccio." rispose con un filo di voce.

"Mi sento in colpa." ammise Katniss. "Avrei dovuto proteggerti."

"Avremmo tutti dovuto proteggerla." disse la voce di Haymitch. Sophia girò la testa e lo vide seduto in un angolo.

"Non è colpa vostra. È colpa di chi ci ha mandato a combattere." disse il Tributo.

Peeta annuì.

"Che ore sono?" chiese.

"Sono le tre di notte." rispose Haymitch guardando l'orologio alla parete. "Se vuoi possiamo portarti in camera tua."

Il Tributo cercò di voltarsi sul fianco destro, ma sentí dolore al braccio sinistro.

"Fai piano." disse Katniss.

"Non penso di averne la forza." mormorò.

"Vuoi che restiamo? Potremmo anche andare a chiamare una delle tue amiche." propose Peeta.

Sophia ricordò il sogno con Nicole.
"No. Andate, io resto qui da sola  a dormire."

"Okay, dolcezza." disse Haymitch "Andiamo."

Non appena i tre se ne andarono, Sophia cercò di dormire. Ma non chiuse occhio per il resto della notte.

Dopo le sfide, tutti erano andati in infermeria, una stanza vicina a quelle in cui avevano affrontato le prove.