La sfida

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"Siete emozionate?" chiese Caesar.

"Sono troppo stanca per provare qualsiasi emozione che non sia odio." rispose Kate socchiudendo gli occhi.

"Più entusiasmo!"

"PROVO ODIO!" gridò Kate.

"Anch'io." mugolò Alexia.

"Dovevamo proprio svegliarci alle sei del mattino?" chiese Sophia, che sorregeva una Nicole mezza addormentata.

"Hmf" fece Maia, che aveva ancora gli occhi chiusi.

Sara sbadigliò: "Che dobbiamo fare?"

"Un allenamento insieme ai vostri Personaggi!" disse Caesar.

"Vuol dire che avrò Jace come allenatore?" chiese Sara.

"Esatto!" Confermò Caesar.

La Shadowhunter dimenticò la stanchezza e incominciò a saltellare.

"Rimandiamo a oggi pomeriggio?" chiese Alexia.

"No. Allora, SIETE PRONTE?"

"Sì!" disse Sara.

"NO!" dissero in coro le altre Fangirls, tranne Nicole, che si era riaddormentata sulla spalla di Sophia.

"Benissimo!"

I personaggi entrarono nella stanza, salutando con la mano.
Dopo aver finito le lettere, avevano chiacchierato per un po' e l'imbarazzo era quasi del tutto scomparso.

Le ragazze andarono con i loro istruttori in diverse zone della grande palestra in cui le aveva condotte Caesar.

Minho consegnò una pistola a Maia.

"Non è illegale?" chiese Alexia.

"Boh." rispose Minho, mentre Thomas faceva vedere a Maia come impugnare la pistola.

Dopo qualche spiegazione, disse alla ragazza: "Prova."

Maia prese la pistola, agitata. Sparò qualche colpo, ma nessuno centrò la sagoma di cartone appesa al muro.

"Di solito ho una buona mira, riesco sempre a prendere mia sorella in testa quando le lancio i suoi peluche."

I due ragazzi si guardarono divertiti.

"È un vero peccato non avere Peluche a portata di mano. Se fosse stata una battaglia vera, a quest'ora saresti morta." decretó Minho.

L'entusiasmo di Maia svaní. Thomas se ne accorse e disse:

"Non fa niente. Faremo tutto noi due, tu limitati a correre."

Maia non protestó.

Dopo venti minuti di allenamento, Nicole decretó che non si era mai sentita così stanca in tutta la sua vita, infatti era sdraiata sul pavimento sperando di svenire.

Caleb non era venuto e Christina si era addormentata in un angolo della palestra, quindi solamente Quattro si occupava dell'addestramento.

La Divergente sapeva che Quattro sarebbe stato un istruttore serio e l'addestramento per niente facile. Le piaceva fare attività fisica, ma solo quando diceva lei (ovvero quando la batteria del cellulare si scaricava e sua sorella aveva monopolizzato Netflix).

Anche se sognava di essere una fantastica Intrepida e saltare sui tetti, non riusciva a sopportare quel dolore in tutto il corpo.

Quattro aveva finalmente finito di gridare ordini per urlare contro Jace, che secondo lui stava disturbando l'allenamento.

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