Capitolo Nove.

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Mi prende il viso e lo rivolge verso il suo. È Benjamin, ma cosa ci fa qui? Ha anche notato che stavo piangendo, benissimo. Mi devo preparare all'interrogatorio ora.

"Cos'hai Emmina?" dice, accarezzandomi la guancia.
Io non gli rispondo, non voglio parlarne.
"Cosa ci fai qui?" domando perplessa.
"Dovevo incontrare un amico, vuoi conoscerlo?" dice sorridendo. Mi alzo e annuisco, almeno non sto qui a pensare. Andiamo in una sala dell'hotel e lui si avvicina ad un ragazzo, posizionato di spalle. Sembra di conoscerlo, ma chi è? Si gira e vedo Federico. Cosa? Si conoscono?
Resto stupefatta.
"Frate, lei è.." cerca di dire Ben, ma neanche un'altra parola che vado via.
"Cosa le prende?" domanda stranito.
"La conosco, fra.." risponde Federico.
"Come? È lei la ragazza che..?" domanda stupito il moro.
"Si, fra. Ho fatto una cazzata."
Ho sentito la conversazione da dietro la porta e ancora non ho capito cosa volessero dire quelle frasi mezze dette.
Dopo altre frasi di cui non capisco il significato, Benjamin va fuori, in giardino, e io vado verso Federico.
"Scusa, cosa significano quelle frasi mezze dette?" dico fredda.
"Quali frasi?" domanda, facendo il finto tonto. Sta continuando ad usare il cellulare e questo mi urta molto. Glielo prendo dalle mani e lo spengo.
"Puoi rispondermi? Di cosa parlavate tu e Ben?" domando infuriata.
Mi guarda e rivolge lo sguardo verso il pavimento. Dio, vorrei ucciderlo.
"Federico, parla!" urlo sempre più urtata. Ho quasi le lacrime agli occhi.
"Era una scommessa.." dice con una voce flebile.
"Cosa? Non capisco" rispondo a bassa voce.
"La nostra conoscenza era una scommessa. Se riuscivo a farti innamorare vincevo." risponde freddo. Gli tiro uno schiaffio e vado al piano superiore, così da poter prendere tutto ed andare immediatamente via.
Esco dall'hotel e inizio a camminare.

Non so dove mi trovo, ma ho portato con me le chiavi della macchina di Federico, così mi dirigo nel parcheggio. La apro e prendo la mia valigia, per poi buttare le chiavi a terra. Tutto questo lo sto facendo piangendo come una matta. Mi sono sbagliata sui suoi conti, che stupida! Avevano ragione gli altri. Sono la ragazza che si fida di tutti, dovevo aspettarmelo da uno come lui.
E dire che ho passato gli ultimi anni a diffidare di TUTTI, ma con lui sembrava diverso. Lui mi faceva sentire amata, non so come spiegare.
La vera domanda è : come si fa a prendere in giro così una persona? Con quale coraggio, poi, ha ammesso la verità? Io non riuscirei a fare una cosa del genere, a vivere nella menzogna, mentendo ad una persona che ti dà veramente il cuore.
Da ora in poi, lui di me non saprà più nulla, non mi vedrà più. Pensare che gli ho fatto conoscere anche mio nonno, stiamo scherzando?
Cazzo, ma come ho fatto?

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora