Capitolo Uno.

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Che noia queste ore di fisica, mi distruggono. Sono le 12:55 e mancano solo 5 minuti per uscire definitivamente da questa scuola. Ebbene si, è l'ultimo giorno e io non sono psicologicamente pronta per affrontare quest'estate, anche se mi entusiasma molto.
Al banco davanti al mio c'è il ragazzo più popolare dell'istituto ed è da qualche giorno che non smette di guardarmi e farmi l'occhiolino. Lui è Federico e diciamo che non ha davvero una grande "reputazione" perché ci prova con tutte e solo Dio sa cosa fa con le sfortunate di turno. A me affascina molto: occhi azzurri color ghiaccio, sorriso mozzafiato e ciuffo biondo. Non voglio, però, essere una delle sue tante conquiste.
Quegli interminabili 5 minuti sono passati e il suono della campanella ha fatto correre tutti gli studenti fuori da quella scuola. Non si capiva più nulla ahah, tutti spingevano e io sono anche caduta. Sì, ho fatto una gran figuraccia ma la cosa importante è uscire da qui.
"Ehi piccola, ti sei fatta male?" dice una voce conosciuta alle mie spalle. Mi giro e vedo Federico che sorride e mi porge la mano per alzarmi. Cosa vuole da me? Non ha forse capito che lo odio?
"No, tranquillo. Ora vado." rispondo fredda. Lui mi guarda un pó stranito perché, di solito, le ragazze arrossiscono e gli baciano i piedi quando lui rivolge loro la parola. Eh no, ragazzo, non sono come le altre.
"Sicura?" dice, ma non lo degno neanche di una risposta.
"Ribelle la ragazza, eh?" continua.  "Senti ragazzino, voglio solo tornare a casa e iniziare finalmente in santa pace la mia estate." sbraito e inizio a camminare.
Mi afferra il braccio e mi fa avvicinare a lui, mettendo le sue mani sui miei fianchi.
È davvero bello, sembra così dolce e.. Oddio, ma cosa sto dicendo?
Io odio Federico Rossi.
Ci guardiamo negli occhi e dopo un pó lui mi sorride e dice "Ci vediamo stasera, alle 21:30, in piazza. Okay bimba?", lasciandomi lì.
Cosa? Ma io non voglio andare, cioè non sono impegnata ma sicuramente non uscirò con una persona come lui.

Sono le 13:30 e sono appena arrivata a casa. Non vedo l'ora di tornare a Napoli dai miei genitori e da mio fratello. Finalmente lascio questa casa in affitto e vado nella mia dolce villa. Sono due anni che sono qui e mi manca il mio paese, la mia migliore amica e la pizza! Si okay, Roma è una città bellissima, ma Napl è Napl!
Giusto, devo videochiamare Natasha e dirle che lunedì sarò lì! Non faccio in tempo neanche a prendere il cellulare che squilla sul divano.
Siamo davvero telepatiche ahahah.

20:59
Sono sotto la doccia e sento il mio cellulare squillare, ma non mi sarei mai scomodata per andare a rispondere. É troppo rilassante tutto ciò! Dopo un paio di minuti mi vesto per uscire e quasi dimenticavo il messaggio ricevuto in precedenza. Vado subito a vedere ed è Federico. Come fa ad avere il mio numero?
Ah già, il gruppo di classe..

Federico:
Ehi piccola, ti aspetto!
Emma:
Vengo solo perché non ho nulla da fare, non illuderti:)

Pff, sono stupita dalla mia risposta però può essere interessante dai. Magari tutti lo giudicano senza motivo, non si sa mai.
Mi trucco, mi sistemo i capelli ed esco. Arrivata in piazza vedo Federico che parla con una ragazza vestita in modo poco consono e già inizia a darmi fastidio. Non voglio uscire con lui, no. Mi giro dall'altra parte ed entro in un bar, dimenticando l'uscita con il biondo.

spazio autrice:
questa è la mia prima storia e spero tanto che vi piaccia perché mi impegno sempre molto a scrivere e mettere un pó di me nel testo. 🖤

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora