Capitolo Ventuno.

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Come sottofondo metto la mia Playlist, mentre collego il mio cellulare a due casse piccoline.
Sono quasi le 23:40 e tra poco sarà il mio compleanno, sono molto felice. Sapete perché amo questo giorno? Ogni 19 luglio, di ogni anno, mi sento una persona più speciale e importante proprio perché tutti mi danno delle attenzioni. L'unica cosa che mi da fastidio è che anche persone che non sento dall'ultimo anno delle medie mi fanno gli auguri. Dovrei essere felice perché si ricordano di me? Sono strana? Si, io sono così. Tutto l'anno non mi scrivono e non mi calcolano e lo fanno solo per darmi gli auguri e questa, per me, è falsità. Pensatela come volete voi ahahah.
Negli ultimi anni, in oltre, ho sempre avuto un velo di tristezza perché non è mai andato come volevo. Per questo, almeno stavolta, vorrei che fosse come l'ho sempre sognato.

Questa pizza è buonissima e il locale in cui l'abbiamo comprata è molto pulito e accogliente. Molto probabilmente è diventato il mio preferito ahahah.
"Zia, o meglio vecchia, tra soli 15 minuti è il tuo compleanno!" esclama la mia amica saltandomi addosso.
"Ehi ehi, ferma!" affermo ridendo.
Intanto abbiamo finito di mangiare la pizza e mio fratello sta andando a buttare i cartoni qui vicino.
Nel mentre tutti si avvicinano a me e prendono i propri cellulari. So già cosa vogliono fare, cioè un video appena scatta la mezzanotte, come sempre o almeno Natasha e Manuel l'hanno sempre fatto. Accendono le proprie torce per illuminarmi al massimo e mi sorridono.
Aiuto, sono in imbarazzo!
Mio fratello ci raggiunge e si posiziona anche lui davanti a me, vicino agli altri.
Manca un minuto alla mezzanotte e Natasha ha iniziato a sclerare, dicendo di prepararmi per domani sera, cioè stasera, insomma per la festa del 19 luglio.

00:00
Fanno partire la canzoncina Tanti Auguri e iniziano a cantare, mentre fanno i rispettivi video.
Ho un sorriso a 32 denti, quasi 33 ahahah.
Sono davvero felice di aver creato questa sorta di squad, sono tutte persone meravigliose.
Appena finisce la canzone Natasha e gli altri si fiondano su di me, facendomi sdraiare sulla sabbia con loro addosso. Ma quanto sono fortunata ad averli? Appena si scollano e io mi riprendo, realizzo che Federico non era venuto ad abbracciarmi così vado da lui e lo bacio. Sento mille luci addosso, ci giriamo entrambi e vediamo Natasha con la Canon che immortala il nostro momento.
No, ma aspetta. La Canon? Canon Canon? Oddio, ma è il regalo che desidero da quasi metà anno!
"Ecco le tue prime foto sulla tua nuova macchina fotografica, stupida!" afferma lei, porgendomela.
"Oddio piccina, aiuto!" dico senza parole.
Mi fiondo tra le sue braccia e faccio cadere il mio amatissimo regalo sulla sabbia, menomale che Federico l'ha preso in tempo.
Le voglio un bene infinito e sapeva che non potevo prenderla perché i miei risparmi non arrivavano a 240€ e i miei avevano già preso il regalo.

04:56
Stiamo tornando a casa, a piedi, e sono stanchissima perché abbiamo fatto mille cose: bere, fare mille foto, sclerare, fare il bagno notturno e divertirci come matti.
Federico è tornato in hotel, mentre Francesco e Yuri sono andati a casa. Noi tre ora siamo quasi arrivati, ma io mi sento crollare. Ho bevuto troppo, ma forse è anche il sonno. Non sono abituata a fare le ore piccole ahahah.

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora