Capitolo Quattordici.

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Continuo a guardarlo, ma non voglio cedere subito. Dovrà capire che essere ignorati e trattati male non è bello, fa male.
"La convinzione fotte la gente." affermo fredda.
Mi alzo dalla panchina e inizio a camminare, lasciandolo lì con il suo orgoglio. Non mi giro neanche a guardare la sua faccia, non voglio e non devo dargli soddisfazioni, per nulla al mondo.
Mi afferra il braccio, ma io non mi giro. Gira il mio volto verso di lui e avvicina i nostri nasi, guardandomi negli occhi. Successivamente cerca di baciarmi, ma mi sposto. Rimane come stupito, ma se lo merita.
Ero come incantata dalla sua bellezza, ma alcune parole sicuramente le ho sentite. Peccato non riescano a suscitare in me il perdono richiesto.

17:00
Sono al mare, da pochissimo tempo, da sola. Non voglio incontrare nessuno, ma solo passeggiare assorta nei miei pensieri.

Federico merita di stare male, ma non so fin quando riuscirò a tenere la parte. Quando lo vedo mi sciolgo e tremo tutta, forse non è solo una cotta questa. Dopo tutta la scena della scommessa, però, ha ancora la faccia di avvicinarsi a me? Io mi vergognerei e basta. In ogni caso, non voglio che tutto questo rovini il mio compleanno e il giorno seguente, cioè il mio onomastico. Dopodomani compiró 19 anni e voglio viverlo bene quel giorno, con i miei amici e la mia famiglia. I miei compleanni hanno avuto sempre un filo di tristezza, per la mancanza di nonno o anche per una semplice cosa andata non per il verso giusto. Sarebbe bello finalmente vivirlo interamente come lo desideravo, senza imprevisti, almeno quest'anno.
Approposito di amici e di compleanno, vorrei invitare anche Yuri e Francesco, ma dove posso trovarli? Ora vado al solito lido e vedo se ci sono, ma molto probabilmente si.

17:28
Sono al lido, seduta ad un tavolino e vedo, da lontano, Francesco avvicinarsi a me. Mi alzo e lo raggiungo, lui mi abbraccia e io gli chiedo come sta.
"Fra, vuoi venire al mio compleanno? Ovviamente vale sia per te che per Yuri." dico.
"Certo, poi parlo con Natasha." risponde sorridendo.
"Facciamo una passeggiata?" mi chiede gentilmente.
"Certo." rispondo, iniziando a camminare.
Lui mi segue e mette le sue possenti braccia intorno al mio bacino, mi dà un bacio sulla guancia e si posiziona alla mia destra così da farmi stare con i piedi in acqua. Ho lasciato i sandali in un punto indefinito della spiaggia e dopo spero di ritrovarli lì.

Mi inizia a raccontare della sua vita e io faccio lo stesso con la mia. Ha un vissuto davvero difficile e ha superato con il sorriso tutti gli ostacoli, dovrei prendere esempio lol. Inoltre lui fa molte avventure, vive tutto senza paura, mentre io sono una fifona. Lo sto ascoltando silenziosamente e adoro la sua voce, mi tranquillizza.

All'improvviso mi prende in braccio e mi butta in acqua, caspita!

Siamo due piccolissimi esseri in un mare di paure e illusioni.

Si avvicina e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, avvicinandosi sempre di più.
Mi sorride e mi bacia delicatamente, mi dà piccoli baci a stampo. Mi sento bene con lui, ma non so se tutto questo è giusto perché nella mia testa e nel mio cuore c'è ancora Federico.
Penso che ciò si poteva effettivamente evitare, ma so che se Federico non fosse stato così importante per me, io e Francesco saremmo stati qualcosa di più che semplici amici.
Fisicamente ci attraiamo, il problema essenziale è che mentalmente - da parte mia - non c'è lo stesso interesse.

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora