Capitolo Dodici.

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Mhh, non mi convincono questi due tipi, ma se la mia amica vuole fare la loro conoscenza buon per lei. Sono sbucati dal nulla e ora devono giocare proprio con noi?
"Ehi, come ti chiami?" mi domanda il moro.
"Emma" rispondo fredda, non voglio dare confidenza a persone che non conosco.
"Bene, allora stai in coppia con me" afferma.
"Okay." rispondo indifferente.
Iniziamo a giocare e lui vorrebbe creare un rapporto di complicità con me, ma io faccio finta di niente.
Una volta finita la partita, io vado al bancone per prendere il Magnum Classico e domando agli altri cosa vogliono. Il moro si alza e va al bancone per pagare, mentre io prendo i gelati.
Bravo, così non spreco i miei risparmi.
"Mi stai più simpatico ora" penso, sorridendo.
"Cos'hai?" mi domanda, mentre mangia il suo cono gelato.
"Eh? Nulla." rispondo arrossendo.
"Raga, che ne dite se ci facciamo qui la doccia e andiamo a fare un giro in centro?" propone Natasha, per poi avere il 'si' da tutti.
Ho scoperto che il moro si chiama Francesco e il biondo Yuri; sono simpaticissimi, anche se mai dire mai.

16:52
Siamo appena arrivati in un centro commerciale e io mi fiondo in tutti i negozi di abbigliamento, il primo è Tally Weijl. È uno dei miei negozi preferiti e ho notato già molte magliette carine. I due ragazzi ridono per il mio comportamento e io do una scrollata a Francesco, ridendo.
Prendo una maglietta corta, un pantaloncino nero, di jeans, e corro nel camerino libero.
Li misuro entrambi e devo dire che mi donano, cosa strana dato che non amo il mio corpo e per decidermi a comprare qualcosa ci metto ore.
Esco da lì e trovo Francesco che mi aspetta, perché Yuri è con quella pazza della mia amica.
"Come mi stanno?" domando insicura.
Si gira e mi guarda dalla testa ai piedi, quasi con la bocca aperta.
Oddio, forse mi stanno male.
"Quindi?" urlo, delirando.
"Sei bellissima davvero!" esclama lui.
Mi tolgo quei vestiti ed esco dal camerino, per poi tornare a guardare gli altri capi da poter provare.
"Dai Fra, mantieni. Ho già visto un bel vestito" dico entusiasta e impaziente.

Una volta indossato, esco e lui è già lì a guardarmi. Questo vestito nero mi piace tantissimo, spero mi stia bene.
"Mh, non mi convince." dice, grattandosi la nuca.
"Ah.." dico, rientrando nel camerino, quasi offesa.
Apre la tendina e mi sorride.
"Sei bellissima, scherzavo" afferma ridendo, mentre mi fa fare il giro, prendendomi per mano.
Ma guarda tu, mah!
Si avvicina a me e fa sì che io vada con la schiena al muro, poi mi da un bacio sulla guancia, delicatamente, e mi sussurra qualcosa all'orecchio. L'ha sussurrato così piano che non ho capito cosa abbia detto. Scendo nella malinconia e mi sposto, inventando una scusa. Mi ricorda Federico, quando mi portò fuori da quel bar e mi baciò. Mi manca terribilmente tanto e cerco di sostituirlo, ma non riesco. Non mi ha neanche scritta, ma tanto ha vinto la scommessa ed è questo che importa a lui.
Esco dal camerino e vado alla cassa a pagare. Dopo aver fatto ciò, esco dal negozio e raggiungo Sephora.
Natasha è già lì e mi ha comprato il mascara, dato che sa quanto sia essenziale per me.
Che carina la mia piccola panda. Prendo una tinta per labbra, insieme ad altri prodotti, e vado alla cassa.

Siamo fuori dal centro commerciale e ho quattro buste in mano hahah. Menomale che porto sempre i soldi dietro, anche se sinceramente non mi aspettavo quest'uscita improvvisata e benché meno l'incontro con i due ragazzi.

18:25
Ci hanno accompagnate a casa mia e ora stanno andando via. Sono molto simpatici e vorrei conoscerli meglio, sarebbe davvero bello se loro fossero persone sincere e leali.
Entriamo e Natasha dice che starà da me per un mesetto perché sua madre è dovuta partire per lavoro, cosa che già mia madre sapeva e di cui avevano già preso accordo il giorno prima. Sono felicissima perché è da tanto che non dorme da me per tutto questo tempo.
"Non sai quante sorprese ho in mente per il tuo compleanno." dice, ridacchiando.
Le butto un cuscino addosso e così do via alla lotta hahahah.
È bellissimo stare con lei, mi diverto sempre come una pazza. Le voglio bene e questi 15 anni di amicizia sono serviti a molto, anche per rendermi più forte. Mi ha insegnato molte cose, come credere in me stessa.

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora