Capitolo 10

521 28 3
                                    

"Ehi" lo smuovo ma non reagisce.
Mi siedo vicino a lui e gli passo dolcemente la mano tra i capelli.

Alza la testa e appena apre gli occhi sobbalzo. Sono completamente rossi e lucidi. Non so che fare, non posso lasciarlo qui ma non potrei neanche portarlo a casa in queste condizioni.

Esco a cercare Fabiano sperando che voglia aiutarmi.

"Eccoti, ti stavo cercando" Dice accarezzandomi un braccio.

"Puoi aiutarmi con Pier? Ti prego."

"Ora però mi stai chiedendo veramente troppo" sbuffa.

"Ma se è l'unica cosa che ti ho chiesto!" Esclamo.

"Cosa ti serve sentiamo"

"Puoi aiutarmi a portarlo in macchina?..." abbasso lo sguardo.

"Va bene, andiamo."

Andiamo a prendere Pier e lo mettiamo in macchina. Saluto e ringrazio Fabiano e torno a casa. Ora come faccio a farlo entrare in silenzio?

"Pier ti prego ascoltami ora dobbiamo entrare in silenzio..." mi sembra di parlare con un morto.

Riesco a portarlo in camera senza fare troppo rumore. Lo faccio allungare sul letto e mi cambio per poi allungarmi affianco a lui.

Mi sveglio alle 6:00 per preparare la 'mia' colazione post sbronza. Scendo in cucina, preparo qualche fetta di pane tostato con la marmellata, un succo e un po' di frutta, metto tutto sul vassoio e glielo lascio sul comodino.

Io intanto vado a lavarmi, vestirmi e truccarmi per andare a scuola.
Alle 7;30 si svegliano tutti e scendono a fare colazione.

"Mamma, nonna... c'è Pier in camera mia... ieri sera ha preso una brutta botta e l'ho portato a casa" tiro un grande respiro alla fine del discorso.

"Cara, lo hanno picchiato?" Chiede mia nonna e io scoppio a ridere insieme alla mamma.

"No!" Dico continuando a ridere.
"Lascia perdere, era solo per avvisarti che è in casa"

"Bene bene! Andiamo a scuola!" Esclama mamma.

Prendo lo zaino e corro i macchina con mia sorella.

"Lui è il tuo fidanzato?" Chiede innocentemente mia sorella.

Le sorrido. "Sì"

"Ma non è grande?" Continua a chiedere giocherellando con un peluche.

"Un pochino" le accarezzo i capelli.
"Ma è buono, qualche giorno te lo faccio conoscere meglio, ti piacerebbe?"

Lei annuisce sorridente.

"Il taxi ha finito i suoi giri!" Urla mamma facendoci capire che dovevamo scendere.

"Ciao mamma!" La salutiamo e andiamo a scuola.

Un'intensa mattinata di studio mi aspetta.

"MAYA!" Urlano in coro Jessica e Elisa.

"Ragazze" Rispondo ridendo.

"Cosa è successo ieri con quello?" Chiedono, e io spiego tutto.

"Visto!? Quello è un manipolatore!" Urla Jessica.

"Stai calma... poi mi ha aiutato con Pier" sospiro.

Durante le lezioni penso a come stia andando a casa.

Suonata la ricreazione esco per andare a prendere una boccata d'aria e Fabiano mi viene incontro.

"Ehi bella, si è svegliato il tuo amichetto?"

Il mio veleno - MadManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora