"Ehi" lo smuovo ma non reagisce.
Mi siedo vicino a lui e gli passo dolcemente la mano tra i capelli.Alza la testa e appena apre gli occhi sobbalzo. Sono completamente rossi e lucidi. Non so che fare, non posso lasciarlo qui ma non potrei neanche portarlo a casa in queste condizioni.
Esco a cercare Fabiano sperando che voglia aiutarmi.
"Eccoti, ti stavo cercando" Dice accarezzandomi un braccio.
"Puoi aiutarmi con Pier? Ti prego."
"Ora però mi stai chiedendo veramente troppo" sbuffa.
"Ma se è l'unica cosa che ti ho chiesto!" Esclamo.
"Cosa ti serve sentiamo"
"Puoi aiutarmi a portarlo in macchina?..." abbasso lo sguardo.
"Va bene, andiamo."
Andiamo a prendere Pier e lo mettiamo in macchina. Saluto e ringrazio Fabiano e torno a casa. Ora come faccio a farlo entrare in silenzio?
"Pier ti prego ascoltami ora dobbiamo entrare in silenzio..." mi sembra di parlare con un morto.
Riesco a portarlo in camera senza fare troppo rumore. Lo faccio allungare sul letto e mi cambio per poi allungarmi affianco a lui.
Mi sveglio alle 6:00 per preparare la 'mia' colazione post sbronza. Scendo in cucina, preparo qualche fetta di pane tostato con la marmellata, un succo e un po' di frutta, metto tutto sul vassoio e glielo lascio sul comodino.
Io intanto vado a lavarmi, vestirmi e truccarmi per andare a scuola.
Alle 7;30 si svegliano tutti e scendono a fare colazione."Mamma, nonna... c'è Pier in camera mia... ieri sera ha preso una brutta botta e l'ho portato a casa" tiro un grande respiro alla fine del discorso.
"Cara, lo hanno picchiato?" Chiede mia nonna e io scoppio a ridere insieme alla mamma.
"No!" Dico continuando a ridere.
"Lascia perdere, era solo per avvisarti che è in casa""Bene bene! Andiamo a scuola!" Esclama mamma.
Prendo lo zaino e corro i macchina con mia sorella.
"Lui è il tuo fidanzato?" Chiede innocentemente mia sorella.
Le sorrido. "Sì"
"Ma non è grande?" Continua a chiedere giocherellando con un peluche.
"Un pochino" le accarezzo i capelli.
"Ma è buono, qualche giorno te lo faccio conoscere meglio, ti piacerebbe?"Lei annuisce sorridente.
"Il taxi ha finito i suoi giri!" Urla mamma facendoci capire che dovevamo scendere.
"Ciao mamma!" La salutiamo e andiamo a scuola.
Un'intensa mattinata di studio mi aspetta.
"MAYA!" Urlano in coro Jessica e Elisa.
"Ragazze" Rispondo ridendo.
"Cosa è successo ieri con quello?" Chiedono, e io spiego tutto.
"Visto!? Quello è un manipolatore!" Urla Jessica.
"Stai calma... poi mi ha aiutato con Pier" sospiro.
Durante le lezioni penso a come stia andando a casa.
Suonata la ricreazione esco per andare a prendere una boccata d'aria e Fabiano mi viene incontro.
"Ehi bella, si è svegliato il tuo amichetto?"
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Il mio veleno - MadMan
FanfictionMaya è una ragazza a cui non è mai mancato nulla, precisa e determinata nella sua vita. Ma qualcuno potrebbe abbattere tutti i suoi piani per il futuro