Capitolo 14

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Mi sveglio con Penny abbracciata ai miei fianchi, cerco di sfilarmi dalla sua presa senza svegliarla. Vado in bagno a lavarmi la faccia, ho gli occhi gonfi, ma non gli do importanza.
Scendo al piano di sotto, saluto mia mamma e mia nonna, e vado a prendere una tazza per metterci un po' di latte.

"Buongiorno stellina" dice mia mamma venendomi a stampare un bacio sulla fronte.

"Ehi mamma" dico a voce bassa versando il latte nella tazza.
"Penny sta dormendo in camera mia."

"Tutto ok?" Chiede mia nonna venendomi vicino con un vassoio pieno di biscotti appena sfornati.

"Sì" sforzo un sorriso prendendo un paio di biscotti dal vassoio.

"Vado a studiare" prendi la mia tazza di latte e qualche biscotto e torno al piano di sopra, poggio tutto sulla scrivania e prendo i libri dagli scaffali, oggi è Sabato, voglio liberarmi di Pier almeno per oggi, cercherò di non dargli importanza, anche se sto soffrendo, ho tralasciato troppo la scuola, e devo assolutamente recuperare gli argomenti.

Mi siedo alla scrivania e iniziò la mia lunga serie di studio tra un sorso di latte e l'altro.

Dopo qualche oretta, sono le 12:30, una notifica sul mio cellulare mi distrae. Lo prendo e vedo che Pier mi ha mandato un messaggio.

Stupido: dobbiamo parlare, ti aspetto alle 13:00 sulla panchina dove ci siamo dati appuntamento la prima volta.

Sembra quasi che si stia svolgendo uno spaccio.
Accetto, ma. Non gli dedicherò tutta la mia giornata, non ho finito di studiare.

Mi alzo e vado al piano di sotto a dire a nonna di non cucinare per me, e che avrei mangiato in giro.

"Dove vai Maya? Ad ora di pranzo poi..." Chiede mia nonna, non è proprio capace di farsi i fatti suoi...

"Maya, vai da Pier, vero?" Chiede la mia sorellina tirandomi il braccio, e guardandomi con gli occhi da cucciola.

Le annuisco sorridendo.
"Nonna, devo parlare con Pier di una cosa importante." Puntualizzo.

Vado al bagno a sistemarmi i capelli da matta, prendo una felpa, prendo una mela dalla cucina e mi avvio per raggiungere il 'luogo di incontro'.

Ovviamente mi avvio dieci minuti prima per essere puntuale, come al solito.
Appena arrivo Pier è già lì, seduto con le gambe allungate, le mani in tasca, e il cappuccio che gli compre almeno la metà del volto.

Mi ci piazzo davanti senza aprire bocca, aspettando che lo faccia lui.

"Sei in anticipo" dice freddo.

"Come se non lo fossi sempre" sbotto guardando altrove. C'è molto vento, il cielo è grigio, probabilmente tra poco inizia a piovere.
Mi infilo la felpa e tiro su il cappuccio.

Pier si alza rimanendo davanti a me, guardandomi negli occhi.

"Mi da fastidio che parli con quello, so che siete amici, ma non riesco a tollerarlo, ho tanti conti in sospeso con Fabiano, tu se solo un'altra scusa per farmi incazzare, per favore, lascialo perdere, a lui di te non gliene frega nulla."
Mette le sue mani calde sulle mie guance.

Abbasso lo sguardo senza rispondere.

"Tu mi piaci tanto, lo sai, vero?" Chiede alzandomi il viso.

Io annuisco.

Sorride, e si avvicina per baciarmi, ma indietreggio.

"Però smettila di trattarmi come una bambina, so riconoscere una persona buona da una cattiva" Sbuffo, provocando un rosolino sulla faccia del ragazzo davanti a me.
"Non prendermi in giro!" Sposto le sue mani che sono ancora sulle mie guance.

"Piccola... sei così ingenua. Non hai visto niente di brutto in questo mondo. Io voglio farti crescere" mi prende le mani e mi riavvicina.

Poggio la testa sul suo petto e lui mi stringe a se.

"Ti amo" affermo.

"Anche io" risponde baciandomi la fronte.

"Mi ero ripromessa di tornare a studiare, e di non occuparmi la giornata con te.. ma.. ti va di tornare a casa con me?" Chiedo timidamente.

"Certo.." sorride e entriamo nella sua macchina parcheggiata lì vicino.

Mentre torniamo a casa comincia a piovere, questa giornata mi mette angoscia, anche se trovo il rumore della pioggia così rilassante...

Metto la mano su quella di Pier, ferma sul cambio, facendolo sorridere.

"Voglio passare un po' di tempo con te..." sospiro.

"Maya quanto tempo vuoi farmi aspettare ancora??" Si gira a guardarmi con la faccia divertita.

Abbasso lo sguardo e non rispondo, ho capito di cosa sta parlando.

"Okay, scusami... volevo solo dirti che io sono disposto ad aspettarti." Mi guarda cercando di rassicurarmi e mi mette una mano sulla coscia.

"Grazie.." sospiro e sforzo un sorriso.

Scendiamo dalla macchina e corriamo dentro casa. Penny ci apre la porta e subito salta in braccio a Pier.

"Ehii piccolina!" Esclama lui prendendola per i fianchi e abbracciandola.

"Pensavo che non tornavi più!" Piagnucola la mia sorellina.

"E invece eccomi qui!" Sorride rimettendola giù.

"Ow ciao Pierfrancesco, avete risolto quella questione importante?" Chiede mia nonna mentre asciuga un piatto con un panno.

"Salve signora, certo, abbiamo risolto" gli sorride mentre guarda me confuso.

"Noi andiamo a studiare" lo prendo per mano e lo porto in camera.

"A studiare certo" ridacchia tra se e se mia nonna, faccio finta di non averla sentita.

"Davvero Maya? A studiare?" Ride lui mentre chiude la porta.

"Dovevo pur dire qualcosa!" Esclamo buttandomi a sedere sul letto.

Si avvicina facendomi allungare e abbracciandomi.
"Mi sei mancata"

Lo abbraccio stile koala e chiudo gli occhi, mentre lui mi bacia il collo.
In questo momento è tutto così perfetto, le gocce d'acqua che picchiettano sulla finestra, noi due qui abbracciati, al caldo...i suoi baci... credo di non poter chiedere di meglio in questo momento.

Pier si mette a sedere sul letto, io a cavalcioni su di lui, con le sue mani che mi stringono, una i fianchi e l'altra il sedere. Vorrei tanto dargli ciò che desidera, ma io non mi sento pronta, penso che sia ancora troppo presto per noi, la nostra relazione è così 'instabile'...

Non voglio rovinare questo momento, quindi sto zitta e assecondo i suoi movimenti.
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Stellina per il continuo!💫
Magari Maya farà una sorpresa a tutti! Dipende da voi👑
Scusate eventuali errori 🤞🏼

Il mio veleno - MadManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora