Capitolo 15

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Non voglio rovinare questo momento, quindi sto zitta e assecondo i suoi movimenti.

Mi fa allungare e resta tra le mie gambe infilando le mani sotto la maglia.
Inarco la schiena e faccio la stessa cosa.

Mi slaccia il reggiseno e mi irrigidisco leggermente, ma lui se ne accorge.

"Dai, come l'altra volta" mi guarda comprensivo.

Abbasso lo sguardo e annuisco imbarazzata.
"Però prima!" Scatto in piedi e corro a chiudere la tapparella della finestra e la porta a chiave.
Cerco il telefono con cui faccio luce per arrivare al letto.

"Sei seria?" Scoppia a ridere.

"Certo" sbuffo sedendomi sul letto a braccia incrociate.

"Va bene... però io volevo vederti..." sospira abbracciandomi da dietro.

Mi provoca un sorriso, poi mi giro per baciarlo e torniamo alle posizioni di prima,

Mi sfila la maglia e faccio la stessa cosa con lui. Sto andando a fuoco, e sono sicura che se ci fosse luce, vedrebbe che sono bordeaux.

Mi bacia il collo, la clavicola, scende fino alla pancia e sfila i pantaloni.
Per un momento si stacca, e io allungo una mano per cercarlo.

"Dove sei?" sbatto la mano sulla sua faccia.
"Scusa!" Esclamo ridendo.

"Sì... volevo sapere se stai aspettando che i miei pantaloni scendano da soli" ride.

"Ehm.. sisi.." mi metto a sedere e passo le mani sul suo corpo cercando di capire dov'è la cinghia della cinta, per poi slacciarla.
"Ok ora fai tu!" Alzo le mani in segno di resa, come una deficiente, dato che non riesce a vedermi, e mi butto all'indietro.

Mi mette le mani sui fianchi.
"Posso?" Chiede.

Annuisco. Maya cosa diamine annuisci se non ti vede?
"Sisi, vai" prendo un respiro profondo.

"Sicura?" Aggiunge iniziando a scostare i miei slip.

Annuisco, ancora.
Mi sbatto una mano in fronte perché sono stupida e mi alzo di scatto, prendo tra le mani il viso di Pier e lo bacio ritirandolo giù con me.

"Ti basta come segno di approvazione questo?" Mi stacco un momento solo per dire questa frase, e lui sorride sulle mie labbra.

Scosta lo slip nuovamente, e entra stringendo le mani ai miei fianchi.

Azzero la distanza tra noi prendendolo per la nuca e avvicinandolo a me. Gli bacio il collo provando a lasciargli un succhiotto, cosa estranea a me, fino a due secondi fa.

Mi alza facendomi sedere su di lui e tenendomi le mani sul sedere.

Non mi piace questa posizione.
Mi alzo leggermente sulle ginocchia per farlo uscire un po' per poi tirarmi di nuovo giù con forza, gemiamo insieme e mi aggrappo alla sua schiena, facendogliela inarcare probabilmente per via delle unghie.

Mentre lo abbraccio mi bacia la clavicola, che è esattamente all'altezza della sua bocca, e sento uno strano pizzichino. Non mi fa fastidio, è piacevole.

Poco dopo siamo nella posizione iniziale, io allungata sul letto, e lui su di me, infilato tra le mie gambe.

Mi bacia e spinge i me, facendomi ansimare. Gli prendo la sua testa e la spingo nell'incavo del mio collo. Mi lascia piccioli morsi che mi danno i brividi.

Gli do un ultimo bacio vicino all'orecchio.
"Pier.." ansimo.
"Sono stanca..."

"Di già piccola? Non duro così poco..." ridacchia imbarazzato.

"Cosa?" Chiedo confusa...

"Nel senso che... non fa niente col tempo imparerai" esce da me.

"Come stai?" Mi chiede un po' deluso.

Ignoro la domanda, faccio più caso al modo in cui lo dice... mi rattrista.
"Scusami..." accendo la lucetta sul mio comodino.

Lui alza lo sguardo e sorride.
Probabilmente avrò la faccia rossa e i capelli scompigliati, e sembrerò una strega.
Cerco di sistemati frettolosamente.

"Sei bellissima" mi ferma.

Abbasso lo sguardo.

"Non voglio pretendere troppo da te, hai ragione, mi ero fatto prendere, stavo così bene" accenna un sorriso.

"Io ci ho provato... a darti quello che volevi"
Torno a guardarlo.

"Stai scherzando?" Ride.
"Non volevo altro" sorride.

Mi avvicino per baciarlo e lui ne approfitta per mettere le mani tra le mie gambe.
Mi sbilancio di proposito ricadendo su di lui e le sue mani finiscono entrambe a stringere il mio sedere.

"Sai cosa ci vorrebbe ora?" Chiede guardandomi negli occhi.
"Un bel cannone" esclama tornandomi uno schiaffo su una chiappa e scatta in piedi.

"Ehi!" Esclamo sedendomi sul letto e guardandolo rivestirsi.
"Mi hai fatto male!" Faccio la finta offesa alzandomi dal letto e incrociando le braccia.

"Ah si? Beh abituati allora." Mi tira verso di lui prendendomi per i fianchi e sbattendomi le mani sul culo, facendo rimbombare lo schioppo per tutta la stanza.

Mi aggrappo alla sua maglia e poi lo allontano bruscamente.
"Pier lo hai messo il...?" Chiedo con gli occhi sbarrati.

"Certo piccola" ride.
"Ma tanto non mi hai dato tempo di venire" aggiunge aprendo le tapparelle della finestra.

Rido imbarazzata mentre prendo una felpa e un pantaloncino.

"Muoviti, andiamo a casa mia, ho bisogno di fumare..." il suo torno diventa freddo e acido.

"D..devo venire per forza?" Chiedo quasi intimorita.

Mi guarda come se la risposta fosse scontata.
"Vado a lavarmi.. faccio veloce..."
cosa cavolo gli è preso? Due secondi prima è un angioletto, e ora?

Sospiro tra me e me, e faccio una bella doccia calda.

Mi vesto e torno in camera a prendere Pier.
"Possiamo andare"

"Ciao Nonna, ciao Penny!" Esclamo sorridente.

La mia sorellina ci corre incontro per abbracciarci ma Pier non smuove un dito.
"Penny, oggi è arrabbiato, la prossima volta okay?" Cerco di dirle comprensiva.

Lei annuisce e torna ai suoi disegni sul tavolo.

"Ciao, alla prossima" si limita a dire, con tanta freddezza da non riconoscerlo.

In macchina non spiccica parola, e a me scende una lacrima, che mi asciugo immediatamente. Non ci fa caso, mi ignora letteralmente. Ho paura che qualcosa in quello che è successo sia andato male... o peggio che stava aspettando solo questo... e ora sparirà...

Appoggio la testa al finestrino cercando di scacciare via i brutti pensieri.

Arriviamo a casa e suoniamo al citofono.
Il Davide più lucido che io abbia mai visto ci apre la porta.

"Ciao anche a voi... sembrate due morti" ride.

"Senti chi parla" dice Pier freddo, senza neanche guardare il suo amico, dando per scontato che sia strafatto.

Mettiamo un piede in casa e mi guardo intorno scandalizzata.

"Che cazzo è successo qua dentro bró?" Sgrana gli occhi Pier.

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Questo capitolo l'ho letteralmente PARTORITO.
Spero vi piaccia, lasciate una stellina per farmelo capire, ne aspetto tante, non deludetemi!♥️
Una mia amica mi ha fatto notare che lo avevano già "fatto" quindi scusatemi se ho confuso leggermente le cose!

Il mio veleno - MadManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora