Capitolo 12

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"Ehi, buongiorno" Pier mi smuove dal divano, sono ancora allungata su di lui.

"Mhh.. buongiorno" sbadiglio.

Mi sorride.

"Quindi oggi conoscerò tua mamma?" Ricambio il sorriso.

"Eh sì" mi lascia un bacio sulla fronte si alza.
"Preparati, andiamo a fare colazione"

Scatto in piedi e prendo qualcosa da mettere per poi andare in bagno a darmi una ripulita.

"Sono pronta!" Esclamo.

"Ehilà bella!" Davide si alza allontanandosi dalla sua colazione e viene verso di me.

"Davide!" Corro ad abbracciarlo e gli do un bacio sulla guancia.

"Come va? Chiede.

"Tutto bene" sorrido.
"Stiamo andando a fare colazione e oggi conoscerò la mamma di Pier"

"Penso proprio che sarà felicissima di trovare suo figlio con una ragazza come te" Ridacchia.

"Oddio grazie" rido imbarazzata.

"Eccomi" dice Pier uscendo dalla sua stanza.
"Oh buongiorno" sorride.

"Bella frà" si battono il cinque e Davide gli passa una canna già rollata.

Ma quella da dove l'ha cacciata?

"Grazie frà" ride guardando la mia faccia sconcertata.

"E fai colazione con quella?" Chiedo.

"Anche" dice.
Salutiamo Davide e andiamo in macchina.

"Non potresti provare a smettere?..." sospiro e abbasso lo sguardo.

Ride.
"Eri seria?" Aggiunge mentre fuma.

"Sì"

"Ci ho provato, ma è più forte di me, è un
bisogno capisci?"

Sembra un anziano che spiega la vita a sua nipote.

"Sì capisco, certo" Sbuffo.

"Dai non mettere il muso ora" fa l'ultimo tiro e la butta fuori dal finestrino poggiando poi la mano sulla mia coscia.

"Sai che potresti involontariamente appiccare un incendio così?" Dico guardando fuori dal finestrino.

"Che palle" sbuffa portando la mano che aveva sulla mia coscia al volante.

Arrivati in città parcheggiamo e ci andiamo a sedere ad un tavolo del bar in silenzio.
Il cameriere ci porta il 'menù' ma sinceramente non ho molta fame.

"Cosa prendi?" Mi chiede Pier.

"Nulla"

"Posso prendere gli ordini?" Chiede il cameriere avvicinandosi sorridente, sorriso che si spegne appena vede le nostre facce scocciate.

"Un cornetto e un caffè per me, e un succo per lei" sospira.

"Non volevo niente Pier" sospiro guardando il cameriere che si allontana.

"Maya che c'è? Non posso fare quello che vuoi a comando, non posso smettere di fumare così come se nulla fosse" sbotta.

"Ti ho detto solo che non volevo niente" sospiro e mi alzo per andare al bagno.

Il mio veleno - MadManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora