44. Semidei della Selva pt 3

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Eh già. Quel tramonto era bellissimo. E lo sarebbe stato ancora di più se una voce alle spalle di Hester non avesse gridato: -Aniiiiiii!!!!-

"Magic moment rovinato" pensò la ragazza. Fece appena in tempo a girarsi, che una grassottella in tunica bianca le abbraccio'.

-Anii!!! Chi è la tua amica??- domandò, anzi, strillo' l'intrusa.

-La vera domanda è chi sei TU- ribatte' secca Hester. L'altra, improvvisamente fredda, si staccò.

-Sono Dot, e sono una driade- rispose, guardando la mora in faccia. Aveva un viso grosso e due piccoli occhi scuri e porcini, ma la pelle era verde menta, come fosse un alieno. O un sacco di clorofilla umano. -Ninfa degli alberi- si affretto' a specificare.

Hester pensò che se si fosse intromessa ancora, avrebbe potuto tranciare il suo alberello...

-Sapete che poco fa c'erano Percy e Annabeth che facevano così! A proposito, li hai conosciuti? Ah, e dovresti vedere anche le mie amiche Kiko e Junip...- cominciò a raffica. Anadil arrossi' e la bloccò.

-Dot, sarebbe meraviglioso dire tutto questo ad Hester, ma...-

-In questo esatto momento è merdaviglioso- finì bruscamente la mora. -Io vado a cercare i miei amici. Tu mi accompagni, Ani?-

L'albina guardò un attimo Dot, ma acconsentì. Si alzò e seguì Hester.

-Da quanto tempo la conosci?- domandò, quando furono abbastanza lontane.

-Poco. I figli delle divinità minori hanno avuto il diritto di essere riconosciuti da... che ne so... una settimana, forse. Ma Dot è fatta così. È espansiva. Adesso sarà di sicuro tornata al suo albero di cacao.- spiegò Anadil.

-Wow... E tu quanti anni hai, parlando del diritto?-

-Sedici, quasi- rispose Ani. -Ma Percy Jackson ha chiesto che i figlio di ogni divinità fossero riconosciuti entro i tredici anni. Io sono vecchia, ma non potevano farci nulla...-

-Questo Percy sembra proprio un eroe del popolo, altro che Tedros nella sua testa!-

-Sapessi...- sussurro' Anadil, guardando l'amica.

-HESTER!- Era Hort. Stava gridando e venendo loro incontro. -HESTER! Ho una super notizia!... Uh, ti sei fatta un'amica?-

-Eh?- La ragazza era un po' sballata.

-Vi state tenendo per mano, così ho pensato...- le fece notare il cugino.
Hester e Anadil sembrarono averlo notato in quel momento, e si staccarono, imbarazzate.

-Ehm, sì... comunque, che mi devi dire?-

-Mi sono trasformato!- strillo' su di giri Hort. -In lupo! È stato fighissimo, e poi... poi mi è comparso il simbolo di Ecate sulla testa!-

-CHE?! Non puoi... cioè...  il fratello di ANADIL?!- strillava Hester. Suo cugino era anche il fratello della sua amica. Peggio di Game of Thrones

-SÌ! Chirone ha detto che i poteri di Ecate non sono ancora conosciuti, e potrei essere il primo semidio met... matemo... no, no, METAMORFO. Metamorfo, ecco. Vuol dire che mi posso trasformare! E tu, sorellina? Che sai fare?- chiese poi ad Anadil, che lo guardava incredulo.

- Leggo nel pensiero. E forse riuscirò a sbloccare altri poteri- rispose secca.

- Cooomunque... Sta venendo Agatha, ha delle cose da raccontare alla sua parabatai. Puoi chiamare Sophie?- chiese il neo riconosciuto.

Hester grugni', ma si avviò. Anadil la seguì senza dire nulla.

-Come sono i tuoi amici?- domandò.

sge - scleri vari: l'accademia del muoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora