130. Eroi della Selva pt 1

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Immaginate un giorno perfetto al Campo Mezzosangue, miei giovani semidei alle prime armi: una fresca brezza di settembre che soffia sui campi di fragole, un sole non troppo accecante, profumo di brezza marina, i campeggiatori allegri e Rachel Elizabeth Dare che se la spassa.

Ecco.

Quella sarebbe potuta essere una giornata perfetta, per Agatha. Ma non lo era.

"La progenie del fulmine per l'ovest partirà" si ripeteva, seduta in una zona d'ombra nei pressi dell'arena. "Il ricordo della casa non chiaro gli sarà. State attenti, eroi dell'estate, il vostro nemico è tetro. E la scelta sbagliata vi riporterà indietro."

Era sicura che la progenie del fulmine fosse Tedros, e gli eroi dell'estate... Potevano essere loro. Ma questo non le era chiaro. Il suo ragazzo sarebbe quindi stato coinvolto in due imprese consecutive, ma cosa voleva dire il pezzo sul ricordo della casa? E chi era il nemico? La profezia si era già compiuta? Magari aveva incontrato altri semidei? E tornare indietro in che senso?

-No, Sophie, NO!- Tra Nicole Bissette e Sophie Dean non scorreva buon sangue, ma questa volta i battibecchi tra le sue due sorellastre (era strano pensarlo ogni volta) si sentivano per tutto il Campo, tanto da far riemergere Agatha dai suoi pensieri. Si voltò, e vide che le ragazze stavano avanzando verso di lei.

-Certo che sei una palla al piede! Ti ho chiesto solo di prestarmi il tuo ragazzo!- ribatteva la biondina.

-Hort non è il tuo schiavetto!- continuava Nicole, intanto che il suddetto figlio di Ecate andava loro dietro trascinando cinque borsoni rigorosamente rosa.

-Ehm... un aiutino?... Ragazze?- Ma la sua voce era sovrastata dalla sua ragazza e dall'ex amore della sua vita. Aggie decise di intervenire, anche se era curiosa di vedere fin dove Sophie si sarebbe spinta.

-Che succede?- chiese, percorrendo di corsa i metri che la separavano da quelle due comari.

-SUCCEDE che tua sorella, qui, non vuole che Hort faccia un lavoretto per me!- spiegò la bionda, indicando con fare teatrale l'altra.

-Oh! Quindi è così che tu chiami lo sfruttamento!- ribatté Nicole.

-RAGAZZE?!- Hort stava perdendo pericolosamente l'equilibrio a quattro metri da loro. Prima che cadesse in avanti, Agatha scansò le sorellastre e andò ad aiutarlo.

-Mi sembrate esagerate- commentò pacatamente alla fine. -Nicole, dovresti essere meno gelosa, e tu, Sophie, non devi sfruttare Hort come tuo facchino personale. A che scopo, poi? E' fidanzato, non ti va più dietro come una volta-

La figlia di Afrodite sbuffò, mentre Nicole abbozzava un sorriso soddisfatto.

-Per di più, quando ti deciderai ad unirti alle Cacciatrici?- chiese la Bissette.

-Non ne ho ancora avuto occasione...- borbottò la ragazza. -Ma sarà meglio decidersi... troppi ragazzi...- E svoltò, diretta alla sua cabina.

-Che me ne faccio di queste?- chiese Hort, guardando con rassegnazione le cinque borse.

-Lasciale lì, dopo me ne occupo io- sorrise Aggie. Quando il furetto se ne andò pimpante, Nicole si avvicinò ad Agatha.

-Stavi pensando di nuovo all'impresa?- domandò cauta. La sorella la guardò, e lasciò andare un sospiro.

-E' tutto molto confuso, Nick. E' oscuro.-

-Le profezie sono fatte per esserlo- riuscì solo a dire l'altra. -Ma... sono sicura che tornerà. D'altronde, se non ha incontrato altri semidei, dovrà pur prendere qui la sua scorta!-

Agatha sorrise. -Suppongo di sì...-

Un fruscio tra gli alberi, passi veloci, erba calpestata. Qualcuno stava venendo verso di loro. Le due figlie di Atena si girarono di scatto. Infatti, dai cespugli uscì Dot, la ninfa dell'albero di cacao. Aveva il fiatone e le guance accese. Alzò la testa e fissò gli occhi scuri su Aggie. La sua bocca si contorse come se non sapesse se ridere o piangere.

sge - scleri vari: l'accademia del muoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora