103. Semidei della Selva pt 10

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-No.- Tedros ormai riusciva a dire solo quello. -No, no, no, NO!-

Erano volati via da Las Vegas, e si erano accampati in una delle solite foreste incontrate per strada. Radunati attorno ad un fuoco magico evocato da Anadil, mettevano sotto i denti qualcosa e cercavano di consolare Teddy.

-Lo ritroveremo. E' questa la nostra missione. Lui è un mezzosangue, ed è nostro compito aiutarli. Okay?- gli diceva Hester, insolitamente tenera. D'altronde, bisognava maneggiarlo come il bambino che era sotto la corazza da sedicenne. 

-Io non sopporterei di morire senza averlo salvato! Posso schiattare in guerra, ma voglio prima averlo aiutato, averli aiutati tutti. Voglio... essere ricordato per questo. Per qualcosa di importante-

-Noi ti ricorderemo, sempre e comunque- lo consolò Sophie. -Sarebbe impossibile scordarsi di te-

-Ah, ma io lo prenderò, quel bastardo del Maestro... lo prenderò, e voglio strappargli la maschera, e trafiggerlo di persona, e... e...- Cominciò a singhiozzare. -Come farò?! Come farò a fare tutto?!-

-Ti aiuteremo noi, amico- gli disse Hort, allungandogli una barretta di cioccolato.

Tedros la addentò. -Rhian... Rhian diceva che la cioccolata aiuta... allora io voglio essere cioccolata... io voglio aiutare... voglio essere importante per qualcuno...- Stava delirando.

-Tu SEI importante- All'improvviso Agatha gli aveva preso la mano. -Per noi-

Teddy vide un lampo passare negli occhi della ragazza, una cosa velocissima. Si disse che era solo il riflesso del fuoco nelle sue pupille nere. 

-Vuoi essere il nostro capitano, Teddy?- continuò, stringendogli entrambe le mani nelle sue. 

Il ragazzo tirò su col naso. -Non sono in grado, Agatha... Lo vedete tutti. TU sei un capo. Tu ragioni, sai cosa è meglio...- 

-Ma io non so alzare una spada e arrivare al momento giusto- sorrise lei. L'aveva mai vista sorridere? Era contagioso. Si asciugò le lacrime, e guardò gli altri.
Sophie sorrise a sua volta; Hort tirò su i pollici; Hester e Anadil fecero sì con la testa.

-Direi che... lo voglio- rise. Sembrava una proposta di matrimonio. 

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-Agatha... Agatha... Agatha!- La ragazza si svegliò all'improvviso. La voce non era di nessuno dei suoi compagni. Alzò la testa, e vide Chirone, visibilmente ansioso, che chiamava tramite messaggio Iride.

-Mh... Chirone, buongiorno- salutò, mettendosi a sedere.

-Lo vedremo, se sarà buono...- borbottò.

La ragazza si fece più attenta. -Cos'è successo?-

Il centauro si guardò intorno prima di risponderle. -Rafal-

-Rafal?-

-E' scappato. Presumibilmente ieri. Credo sia... venuto a cercarvi. Era preoccupato, negli ultimi giorni-

Si sentì un mugugno. Sophie aveva sentito QUEL nome.

-Aggie?-

-Non è il momento, Soph. Ti spiegherò tutto dopo- la liquidò lei. 

-Che diamine succede, qui?!- brontolò Hester.
Anadil si svegliò con lei.
Tedros aprì gli occhi da dentro il sacco a pelo, e Hort si divincolò per non restare strozzato dalle coperte.

Aggie sospirò. -Tanto vale che ascoltiate tutti-

Chirone ricominciò. -Ieri Rafal è scappato dal Campo-

sge - scleri vari: l'accademia del muoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora