105. Semidei della Selva pt 11 - Il Gran Finale

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Quando decisero di riposarsi prima della battaglia, Agatha fece un altro sogno molto strano.

Le sembrava di trovarsi sul fondo di un qualche lago, o fiume, e una bellissima donna stava davanti a lei, seduta a gambe incrociate.
Capelli nerissimi e lunghi fino alle spalle, occhi azzurri, nasino perfetto, qualche lentiggine sparsa, la pelle di uno strano color verde menta, risaltato dalla tunica candida.
Non l'avrebbe riconosciuta, se non fosse stato per il sorriso, più bianco di quel che ricordasse.

-Mamma-
Sapeva che Callisto, o Callis, non era la sua vera madre. Ma continuava a trattarla tale. Se era un sogno, era meglio goderselo.

-Ciao, Agatha- sorrise la ninfa.

-Dove siamo?-
Il volto della donna si fece d'improvviso meno allegro, e Callis tornò seria.

-Agatha, adesso che Sophie ha scelto Rafal, non si fermeranno più. Non potranno essere fermati. La tua amica è un'arma potente nella mani di un amore cieco, e l'unica che può porre fine a tutto questo sei TU.-

La ragazza spalanco' gli occhi.
-Io?! Ma... i miei amici?-

-Bambina mia- riprese la donna -Hai già avuto un sogno premonitore. I tuoi amici verranno messi fuori combattimento. Tu rimarrai in piedi, e potrai salvarci dalla devastazione, perché sei l'unica che potrebbe mai far ragionare Sophie-

-Come? Perché?!...-

-Agatha- Callis le si avvicino, e le prese le mani nelle sue.
-Tu sei sua sorella.-

Agatha rimase impietrita.
-No...-

-Sì, Aggie- ribatte' calma Callis.

-No...!-

-Agatha...-

-Noi ci chiamiamo così per gioco...-

-AGATHA!-
La ragazza guardò la ninfa.

-Com'è possibile?- sussurro', mentre gli occhi le si velavano. Era possibile piangere sott'acqua?

-Stefan, il padre di Sophie, è anche tuo padre. Ha avuto te da Atena, e tua sorella da Afrodite. Non è complicato da capire. Ti hanno affidata a me perché pensarono che fossi capace di proteggerti... e si sarebbe creata troppa confusione, con due gemelle talmente diverse... La foschia aiuta, ma fino ad un certo punto... -

"Mia sorella" non era qualcosa che Aggie riusciva ad affibbiare a Sophie.
Sophie ERA come una sorella, sempre con lei, sempre a rompere le uova nel paniere, ma sempre tenera, sotto sotto.
Però non aveva mai pensato che potesse essere proprio sua... sorella sorella.
Quella parola stava perdendo significato.

-È anche per questo che la vedevo nella visione delle arpie?- chiese.

-Sì, tesoro- Callis le carezzò una guancia.

-E la persona che era con voi? Dovrebbe essere una cosa tipo...-

-Il tuo vero amore. Qualcosa che Sophie non avrebbe visto. Qualcosa di profondo che a quest'età è raro comprendere. Tu ci riuscirai, mentre Sophie si fermerà a metà strada. Ecco perché ha scelto Rafal invece che voi. Lui è impenetrabile, e le darà sempre l'idea che sia tutto lì. Tua sorella è un'arma nelle sue mani, e il Cattivo amore può essere combattuto da quello Buono. Ovvero il tuo con la terza persona...-

-Non so chi sia, mamma!- quasi urlò la ragazza. -È questo il mio dilemma. Ci rifletto, ma... semplicemente non capisco. Mi sembra di avere due prosciutti sopra gli occhi!-

-Per le cose più semplici ti incagli, Agatha. Io non so precisamente chi sia il tuo vero amore. Sento solo che è vicino a te. Talmente vicino che per riconoscerlo... basterà allontanarsi.-

sge - scleri vari: l'accademia del muoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora